Secondo quanto riferito dal The Times UK, il Primo Ministro britannico Boris Johnson rischia di veder messa in discussione la sua leadership questa settimana, in quanto i membri del suo stesso partito stanno facendo pressione per un voto di sfiducia, dopo che lo scandalo “Partygate” ha fatto crollare il sostegno dell’opinione pubblica nei confronti del loro leader.
I membri del partito conservatore al governo intendono quindi imporre il voto di sfiducia entro mercoledì, ha riferito il quotidiano londinese, citando i commenti dei legislatori. Un deputato conservatore ha dichiarato al giornale che i membri dissidenti hanno già raggiunto la soglia di 54 richieste formali presentate al 1922 Committee – il gruppo parlamentare del Partito Conservatore alla House of Commons del Regno Unito – per forzare il voto, e la decisione sul quando votare la sfiducia potrebbe arrivare anche nelle prossime ore.
Un risultato negativo costringerebbe Johnson a dimettersi o a indire nuove elezioni generali, dando agli elettori l’opportunità di scegliere una nuova leadership.
Il partito di Johnson ha subito un duro colpo politico dopo le rivelazioni che il suo ufficio ha organizzato feste a base di alcol a Downing Street e Whitehall durante le serrate nazionali di Covid-19 nel 2020 e 2021.
“Non posso e non voglio difendere l’indifendibile”, ha dichiarato il deputato conservatore Stephen Hammond dopo la pubblicazione di un rapporto investigativo sul Partygate alla fine del mese scorso. “Sono stato colpito da alcuni miei colleghi che erano davvero preoccupati per il fatto che è quasi impossibile per il premier dire ‘voglio andare avanti’, perché non possiamo andare avanti senza riconquistare la fiducia dell’opinione pubblica, e non sono sicuro che questo sia possibile nella situazione attuale”.
Le notizie che giungono parlano quindi di decine di parlamentari del partito Conservatore che hanno chiesto pubblicamente le dimissioni di Johnson per aver mancato di leadership e per aver presumibilmente ingannato il Parlamento. Nonostante ciò il Premier si è scrollato di dosso queste richieste, affermando all’inizio di questa settimana che non può “abbandonare” la nazione tra le difficoltà economiche e il conflitto tra Russia e Ucraina.
Da rilevare inoltre che il mese scorso i conservatori hanno perso quasi 500 seggi e il controllo di 11 consigli comunali alle elezioni locali. Inoltre i conservatori potrebbero avere anche difficoltà a mantenere due seggi in Parlamento che saranno in gioco questo mese in elezioni suppletive, dopo che due deputati sono stati costretti a dimettersi – uno per aver guardato materiale pornografico sul suo telefono alla House of Commons e l’altro per aver aggredito sessualmente un ragazzo di 15 anni. Per i due seggi vacanti attualmente sono in vantaggio i candidati del partito labourista all’opposizione.
Massimo A. Cascone, 06.06.2022
Fonte: https://www.thetimes.co.uk/article/can-boris-johnson-weather-the-coming-storm-tbcj89fjn