DI JOHN VIDAL
guardian.co.uk
Altre personalità facoltose hanno finanziato una serie di ricerche per il futuro uso di tecnologie di geo-ingegneria per il clima.
Un piccolo gruppo di importantissimi scienziati del clima, finanziariamente supportati da miliardari, compreso Bill Gates, stanno facendo pressioni su governi e istituzioni internazionali perché sostengano esperimenti volti a manipolare il clima su scala globale per evitare un catastrofico cambiamento climatico.Gli scienziati che supportano i metodi di geo-ingegneria come la nebulizzazione di tonnellate di particelle riflettenti di biossido di zolfo 30 miglia al di sopra della terra, sostengono che un “piano B” per il cambiamento climatico sarà necessario se le Nazioni Unite e i politici non troveranno un accordo riguardo all’impellenza di ridurre i gas effetto serra, e chiedere al governo statunitense e ad altri di finanziare un importante programma di ricerca internazionale.
Le tecniche di geo-ingegneria solare sono altamente controverse: mentre alcuni climatologi ritengono che potrebbero rivelarsi un modo veloce e relativamente poco costoso per rallentare il riscaldamento globale, altri temono che una volta rilasciate sostanze nell’atmosfera, possano alterare irrevocabilmente i regimi delle precipitazioni e interferire con il clima della terra.
La geo-ingegneria è osteggiata da molti ambientalisti, i quali sostengono che la tecnologia potrebbe minare gli sforzi per ridurre le emissioni, e da paesi in via di sviluppo che temono che la geo-ingegneria potrà essere usata come un’arma dai paesi ricchi a loro vantaggio. Nel 2010, la Convenzione della Nazioni Unite sulla Diversità Biologica ha reso nota una moratoria sugli esperimenti nel mare e nello spazio, fatta eccezione per gli studi scientifici su piccola scala.
Sta crescendo la preoccupazione che il piccolo ma influente gruppo di scienziati, e dei loro sostenitori, potrebbe avere un effetto sproporzionato sulle principali decisioni riguardanti la ricerca e la politica della geo-ingegneria.
“Avremo bisogno di proteggerci da interessi particolaristici [e] essere sicuri che le scelte non sono influenzate da soggetti che potrebbero guadagnare ingenti somme di denaro attraverso la possibilità di modificare il clima, specialmente utilizzando la proprietà intellettuale”, ha dichiarato Jane Long, direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory negli Stati Uniti, in un documento consegnato ad una recente conferenza di geo-ingegneria sull’etica.
“La posta in gioco è molto alta e gli scienziati non sono le persone più adatte ad occuparsi delle questioni sociali, etiche o politiche che la geo-ingegneria solleva”, ha affermato Dough Parr, scienziato capo presso Greenpeace. “L’idea che un gruppo auto-selezionato debba avere così tanta influenza è bizzarro.”
La pressione per trovare una soluzione tecnologica rapida per il cambiamento climatico è in crescita poiché i politici non riescono a raggiungere un accordo per ridurre in maniera significativa le emissioni. Nel 2009-2010 il governo americano ha ricevuto una richiesta per oltre 2 miliardi di dollari (1,2 miliardi di sterline) di sovvenzioni per la ricerca in geo-ingegneria, ma ha speso circa 100 milioni di dollari.
Come Gates, altri uomini ricchi tra cui Sir Richard Branson, il magnate delle sabbie bituminose Murray Edwards e il co-fondatore di Skype, Niklas Zennström, hanno finanziato una serie di ricerche ufficiali per un futuro uso di questa tecnologia. Branson, che ha spesso fatto riferimento alla geo-ingegneria per combattere il cambiamento climatico, ha contribuito a finanziare l’indagine della Royal Society sulla gestione della radiazioni solari lo scorso anno attraverso la sua attività di beneficenza Carbon War Room. Non si sa quanto abbia contribuito.
Il Professor David Keith, dell’Università di Harvard, e Ken Caldeira della Stanford, sono i due principali sostenitori al mondo delle più importanti ricerche di geo-ingegneria dell’atmosfera volta a fornire alla terra uno schermo riflettente. Hanno finora ricevuto più di 4,6 milioni di dollari da Bill Gates per creare il Ficer, Fondo per la Ricerca Innovativa del Clima e dell’Energia. Quasi la metà del denaro del Ficer, che proviene direttamente dai fondi personali di Bill Gates, finora è stato utilizzato per le loro ricerche, il resto invece viene erogato dal Fondo per finanziare il lavoro di altri sostenitori di interventi su vasta scala.
Secondo le dichiarazioni degli interessi finanziari, Keith riceva una somma imprecisata da Bill Gates ogni anno, ed è il presidente e il proprietario di maggioranza della compagnia di geo-ingegneria Carbon Engineering, di cui Gates e Edwads posseggono la maggior parte delle quote – si pensa che sommate valgano più di 10 milioni di dollari.
Un’altra società di Edwards, Canadian Natural Resources, ha in programma di spendere 25 miliardi di dollari per trasformare la sabbia bituminosa trovata a nord di Alberta in barili di greggio. Caldeira dice di aver ricevuto 375.000 dollari in un anno da Bill Gates, detiene inoltre il brevetto per l’estrazione e la lavorazione del carbone per Intellectual Ventures, una compagnia privata di ricerca geo-ingegneristica, posseduta in parte da Gates e guidata da Nathan Myhrvold, ex capo della tecnologia presso Microsoft.
Secondo gli ultimi conti della Ficer, i due scienziati hanno finora riservato 300.000 dollari (presi dalla donazione di Gates) per co-finanziare tre importanti ricerche e valutazioni di geo-ingegneria – il rapporto della UK Royal Society sulla gestione delle radiazioni solari, la US Taskforce sulla geo-ingegneria e la relazione del 2009 della Novin, una thinktank (centro di ricerca, ndt) di scienze con sede a Santa Barbara in California. Keith e Caldeira si appoggiano alle commissioni che hanno prodotto queste relazioni o contribuito a fornire prove. I tre rapporti raccomandano fortemente di continuare nella ricerca della gestione delle radiazioni solari.
Il fondo ha inoltre elargito 600.000 dollari a Phil Rasch, climatologo capo del Pacific Northwest National Laboratory, uno dei 10 istituti di ricerca creati dal dipartimento americano per l’energia.
Rasch si è fatto conoscere con la prima relazione sulla geo-ingegneria nel 2009 ed è stato membro della commissione che ha redatto il rapporto nel 2011. Ha preso parola al Congresso americano parlando della necessità dei finanziamenti governativi per una geo-ingegneria su vasta scala. Inoltre, Caldeira e Keith hanno elargito 240.000 dollari agli esperti di geo-ingegneria per viaggiare e prendere parte ai workshop e agli incontri e 100.000 dollari per la Jay-Apt, un esponente di rilievo della geo-ingegneria come ultima risorsa, e professore di ingegneria presso l’Università Carnegie Mellon. Apt ha lavorato con Keith e con la Aurora Flight Sciences, una società statunitense che si occupa dello sviluppo della tecnologia per aerei-droni per l’esercito americano, per valutare i costi annuali del lancio di un milione di particelle di solfato nell’alta atmosfera.
L’analisi delle otto principali ricerche nazionali e internazionali riguardo alla geo-ingegneria negli ultimi tre anni mostra che Keith e Caldeira, Rasch e il Professor Granger Morgan, il capo del dipartimento di ingegneria e delle politiche pubbliche presso l’Università Carnegie Mellon dove Keith lavora, hanno appoggiato sette commissioni, tra cui una delle Nazioni Unite. Altri tre grandi sostenitori della geo-ingegneria delle radiazioni solari, incluso Rasch, hanno appoggiato la ricerca nazionale co-finanziata da Ficer.
“Ci sono evidenti conflitti di interesse tra molte delle persone coinvolte nel dibattito”, ha affermato Diana Bronson, ricercatrice di geo-ingegneria della ETC a Montréal.
“Ciò che è veramente preoccupante è che lo stesso piccolo gruppo che lavora sulle tecnologie ad alto rischio che renderanno il pianeta “geo-ingegnerizzato” stanno inoltre tentando di costruire la discussione riguardo alle norme e regolamentazioni internazionali. Non possiamo mettere la volpe a guardia del pollaio.”
“L’eco-cricca sta facendo pressioni per un’enorme iniezione di fondi pubblici per la ricerca in geo-ingegneria. Dominano quasi ogni ricerca di geo-ingegneria. Sono presenti in quasi tutte le deliberazioni degli esperti. Sono stati i principali consulenti per le inchieste parlamentari e congressuali e i loro punti di vista, con ogni probabilità, domineranno le decisioni della Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico (IPCC) delle Nazioni Unite, alle prese per la prima volta con il groviglio etico e scientifico che è l’ingegneria climatica”, ha dichiarato Clive Hamilton, Professore di Etica Pubblica all’Università Nazionale Australiana, in un blog del Guardian.
Gli scienziati coinvolti rifiutano questa nozione. “Anche la percezione che [un piccolo gruppo di persone abbia] un’influenza illegittima è controproducente per una tecnologia che ha un’enorme potere sul mondo. Le preoccupazioni riguardo al fatto che un piccolo gruppo domini il dibattito sono legittime, ma la situazione oggi non è più come un tempo”, ha dichiarato Keith. “Tutto sta cambiando, poiché oggi paesi come l’India e la Cina iniziano a partecipare. L’era in cui la mia voce o quella di pochi era dominante è finita. Abbiamo bisogno di un dibattito molto ampio.”
“Ogni scienziato ha qualche conflitto di interesse, perché tutti vorremmo vedere più risorse destinate allo studio di cose che troviamo interessanti”, ha affermato Caldeira. “Ho forse troppa influenza? A me sembra di averne molto poca. Mi sono speso per rendere illegali le emissioni di CO2 per molti anni, ma nessuno mi ha ascoltato. Chi non si trova d’accordo con me potrebbe pensare che esercito troppa influenza. Il modo migliore per ridurre la mia influenza è quello di destinare molti più fondi pubblici alla ricerca. Se il governo federale avesse svolto il suo ruolo in questo settore, non ci sarebbe stato bisogno dei soldi di Bill Gates”.
“Per quanto riguarda le mie licenze, ho più volte affermato che se un brevetto di cui sono in possesso è stato utilizzato al fine di alterare il clima, allora i proventi che mi derivano per questo uso saranno donati ad ONG senza scopo di lucro e ad associazioni di beneficenza. Non ho aspettative né interessi nello sviluppo di un guadagno personale basato sull’utilizzo di questi brevetti per la modifica del clima.”
Rasch ha aggiunto: “Non mi sembra che ci sia un conflitto d’interesse. Non faccio pressioni, non lavoro con brevetti o proprietà intellettuali, o per compagnie che fanno profitti. Le ricerche che faccio sulla geo-ingegneria coinvolgono simulazioni al computer e lo studio di possibili conseguenze. La fondazione Ficer che ha finanziato la mia ricerca cerca di essere trasparente nelle sue attività, così come cerco di fare io.”
John Vidal
Fonte: www.guardian.co.uk
Link: http://www.guardian.co.uk/environment/2012/feb/06/bill-gates-climate-scientists-geoengineering
6.02.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org cura di MARIA MERCONE