DI THE SAKER
vineyardsaker.blogspot.co.nz
La Grecia ha votato le sanzioni contro la Russia (la notizia qui)
Il sogno è stato bello finché è durato.
Ora dimentichiamoci pure di SYRIZA.
The Saker
Fonte: http://vineyardsaker.blogspot.co.nz
Link: http://vineyardsaker.blogspot.co.nz/2015/01/well-that-did-not-take-long.html
29.01.2015
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura della redazione
Amen.
La sx è solo brava a mettere tasse per ‘colpire i borghesi’. Al di là di questo non è capace neppure di rendersi conto in che mondo vive.
Mi piacerebbe sapere quali e quante minacce sono state fatte alla Grecia in questo breve tempo, e mi piacerebbe sapere quanto sono leoni piccolissimi uomini come lei, nel mondo reale, non dietro al PC.
Non gli usa con le loro portaerei, ma banda di slavi in casa e, sono sicuro, lei gli canterebbe l’internazionale nudo con lo scopino del cesso infilato nel culo, supplicandoli a fine esibizione di non dar fuoco al culo dei bambini.
Che tristezza, ci stavo per credere.
Io invece non ci ho creduto mai. Ma non perché sono più bravo. E’ solo perché ne ho viste tante. Forse troppe (da qui il cinismo).
Amico/a, che problemi hai? Che c’entra lo scopino del cesso ed altre volgarità che ti qualificano? Syriza è un bluff per davvero e se non ha il coraggio di fare quello che ci sarebbe da fare (mandare la santissima trinità, euro, UE e USA, a quel paese), sarebbe stato meglio che non si fosse proprio presentata alle elezioni. Riguardo alla sinistra, questa non esiste, come del resto non esiste la destra, esistono il socialismo ed il capitalismo, il nome "sinistra" o "destra" sono solo parole di proposta a questa o a quella fetta di elettorato. In questo momento ad esempio, in Italia, Casapound è più socialista del PD, che viceversa a sua volta è più capitalista di Casapound e non vedo perché in Grecia la cosa debba funzionare diversamente.
In realtà non sono state approvate nuove sanzioni, data la contrarietà della Grecia e un po’ anche dell’Italia, ma per fare un compromesso hanno solo stabilito di prolungare fino a settembre le attuali sanzioni che scadevano a marzo.
Ma perchè veramente qualcuno ci credeva ??? Qualcuno credeva ad un partito messo li e fnanziato da Goldman Sachs
Innanzitutto non si può pretendere di giudicare una politica complessiva solo sul terreno estero … quanti fronti dovrebbe affrontare tutti insieme ?
Il nuovo palamento greco si è insediato da due giorni, non sono un fan di Sfigas, ma aspetto a sputare sentenze.
La Grecia ha basi USA sul suolo, e almeno una base israeliana (a Creta).
Gli ultimi che hanno accennato ad un minimo di politica estera autonoma sono stati i polacchi: è venuto giù un aereo con dentro mezzo parlamento. Se Sfigas ha paura e nicchia, lo posso capire.
Anche Berlusconi è più socialista del PD, e il FN francese è infinitamente più socialista di Berlusconi, quindi?
Il fatto che lei menzioni piccoli omuncoli viscidi come quelli di CP, dopo i fatti Cremona, qualifica benissimo lei.
Non siamo amici e il mio problema più cogente è dove e come organizzare i campi di concentramento in cui far pascolare a mezze maniche i nemici del popolo italiano. Non abbiamo ghiacciai abbastanza estesi per mettervici tutti, e questo è un problema logistico enorme. Occorrerà sviluppare nove collaborazioni internazionali con la Russia per risolvere il problema, la ci sono le condizioni climatiche giuste e abbastanza spazio per 10-15 milioni di capi di bestiame.
appreso ciò, il mio primo pensiero va in automatico a Giulietto Chiesa. chissà xè…
Il primo ministro greco, Alexis Tsipras
Poco dopo aver giurato come primo ministro, Alexis Tsipras ha alzato il telefono e ha chiamato Federica Mogherini, lamentandosi di non essere stato consultato per il comunicato sulle sanzioni europee contro la Russia. E ieri, dalla prima riunione brussellese dei ministri degli Esteri, sull’estensione delle sanzioni è emersa una posizione faticosamente unanime, dopo che il ministro dell’Energia Lafazanis aveva spaventato i partner europei con una dichiarazione che suonava così: “la Grecia non ha alcun interesse a imporre sanzioni alla Russia”.
E’ sufficiente ricordare alcune esternazioni di Tsipras, che l’anno scorso aveva accusato l’Ucraina, durante un viaggio a Mosca, di aver imbarcato “neonazisti” nel governo, per capire che la posizione del nuovo governo greco sulla Russia è destinata a far discutere. La prima persona invitata dal premier per un colloquio nella sede del governo, lunedì scorso, è stato Andrey Maslov, l’ambasciatore russo.
La fuga in avanti sulle sanzioni contro Mosca dei giorni scorsi, dunque, non è solo tattica, non deriva solo dal fatto che i greci hanno tutto l’interesse a tenere anche questo fronte aperto per negoziare condizioni economiche migliori di quelle imposte sinora dalla troika. Alcuni membri di primo piano del nuovo governo hanno rapporti forti con l’entourage di Vladimir Putin. E pazienza se si tratta di personaggi a dir poco ambigui e di fede politica opposta rispetto ai leader della sinistra radicale greca.
Forse qualcuno nel nuovo governo greco sogna davvero il polo cristiano-ortodosso tra Russia, Grecia e Serbia vaticinato da Samuel Huntington nel suo “Scontro delle civilità”. Del resto, uno dei pochi punti che accomuna i due partiti al governo, la sinistra radicale di Syriza e la destra ultrareligiosa di Anel, è la dichiarata vicinanza alla Russia di Putin. Ma se si volesse aggiungere un tassello (non cristiano ortodosso) alla nuova sfera di influenza russa in Europa, basterebbe ricordare l’Ungheria, dove il premier, Viktor Orban, ha usato casualmente la stessa frase di Tsipras, l’anno scorso, per descrivere le sanzioni contro Mosca. L’Europa, hanno sostenuto entrambi, “si spara in un piede”.
Il nuovo ministro degli Esteri greco, Nikos Kotzias, è molto legato a uno dei principali consiglieri di Putin, Aleksandr Dugin. Intervistato l’anno scorso dal sito di Alba dorata, il professore russo ha condannato la “demonizzazione” dei neonazisti greci e ha sostenuto che “rappresentano gli interessi dei greci, un fatto grandioso”. Simpatie che non hanno impedito al politico di Syriza di invitare il teorico dell’”Eurasia” a parlare delle sue deliranti tesi ad Atene, negli anni scorsi. In ogni caso, una delle prime dichiarazioni di Kotzias, da neo ministro, è stata che “chiunque pensi che a causa del debito rinunceremo a partecipare al dibattito europeo, si illude”.
Un altro habitué dei circoli putiniani è il capo degli Indipendenti Greci (Anel), Panos Kammenos, neo ministro della Difesa. I suoi viaggi a Mosca sono frequenti: l’ultimo è di qualche settimana fa, quando ha incontrato il capo della commissione Affari esteri della Duma. Il miliardario Konstantin Malofeyev sostiene di essere un intimo amico del leader ultranazionalista greco. Al Financial Times, Maloveyev ha raccontato che la Grecia “ha vissuto asservita alla trojka. Ora ha tutto l’interesse, pr il bene dei greci e dell’economia greca, mantenere buoni legami con la Russia”. Auspicabilmente, senza imitarne troppo il modello di democrazia.
http://www.lastampa.it/2015/01/30/esteri/le-relazioni-pericolose-tra-grecia-e-russia-da-atene-nessun-interesse-a-imporre-le-sanzioni-TcOzMnRp3A88crj5I5aVkO/pagina.html
Per approvare il prolungamento delle sanzioni alla Russia era necessaria l’unanimità degli Stati Europei di cui la Grecia fa parte. Tsipras ha barattato il consenso alle sanzioni per realizzare il suo programma anti-austerity, ritenendo prioritario mantenere l’impegno assunto verso gli elettori greci; probabilmente avrà ricevuto rassicurazioni in proposito dai ministri europei che ha iniziato a consultare. Come avrebbe potuto il premier di un Paese indebitato fino all’osso, con fasce di povertà in aumento e la sanità priva di fondi, opporsi DA SOLO alle (prevaricatrici) direttive NATO e tuffarsi nel baratro ? La Francia, l’Ungheria, la Finlandia, la Slovacchia, l’Italia ed altri Stati, seppur contrari, hanno dovuto piegare la testa. Per dare il via ad una rivoluzione non velleitaria, cioè che duri, occorrono le persone giuste, la strategia giusta e, soprattutto, il momento giusto. Non credo che queste condizioni siano già maturate, per cui occorre aspettare un evento con ben altro potenziale risolutivo. Infatti, anche lo stesso Saker, in un post ha realisticamente scritto sui limiti che dobbiamo aspettarci da Syriza
Prego tutti di limitare i toni e restare sull’argomento, lasciando perdere i comportamenti degli altri utenti.
Ho letto, quindi, il governo greco è stato coerente con quanto affermato in precedenza.
Prima di blaterare, signor Saker, si legga cosa dice Il Sole 24 ore sulla QUESTIONE:
Veramente l’unico offeso sono io e non ho risposto. L’ha fatto un’altra persona, UnaltroUniverso, nei giusti termini e che io ringrazio. Penso che CDC sia così importante come libera tribuna su cui esprimersi da non meritare affatto persone che si esprimono solo con odio e volgarità.
Siate oggettivi, non vi fate ancora ed ancora fregare dalla politica. Arriva il renzi della situazione e dice "abbasserò le tasse" ed abbassa lo 0,00001% di una tassa che pagano 10 persone e poi aumenta le aliquote del 1000mila% a tutti gli altri.
prolungare le attuali sanzioni fino a settembre, il che significa ridiscuterle fra 5/6 mesi, riflette unicamente l’incremento delle tensioni tra la U.E. e gli USA. pensare che la Grecia, con le pensioni e gli stipendi da pagare in euro nel mesi di gennaio e di febbraio, possa essere il detonatore di queste contraddizioni, mi pare appartenga più al wishful thinking che all’analisi politica.
Penso che l’attuale governo greco si trovi a dover far fronte a numerosi nemici, interni ed esterni.
La loro posizione è critica, in due giorni hanno preso le distanze da Israele, dalla NATO, dalla Troika, e ci sono numerosi casi di politici morti ammazzati, morti malati, per non essersi piegati.
Io non mi aspettavo nulla, invece non sembrano nemmeno particolarmente intimoriti, quando dovrebbero esserlo, io avrei paura se fossi al posto di Tsipras.
Le riforme proposte da Tsipras, sono destinate al fallimento a stretto giro se la Grecia non esce dall’UE, la Russia si è già proposta per aiutare a compiere il passo.
A questo punto, le dichiarazioni sulla "ridiscussione dell’UE" e non "uscita dalla UE" potrebbero essere solo una strategia elettorale, non dimentichiamoci che la stessa propaganda, le stesse minacce che fanno agli italiani (su una eventuale uscita) vengono fatte ai greci.
Oppure, si tratta di un bluff, la Grecia fallisce, la Russia non interviene, e i cravattari spolpano ciò che rimane, o, non ci sono denari, mi dispiace, il debito pubblico, ci abbiamo provato ma da adesso in poi faremo i bravi, creando un precedente "a esempio" per gli altri paesi europei.
Quello che è accaduto giovedì 29 settembre a Bruxelles. Di più, la Grecia non poteva proprio fare. Preoccupa, invece, il TOTALE asservimento degli altri Stati Europei. Il ministro degli esteri greco Kotzias ha conseguito due obiettivi: spezzare una lancia in favore della Russia e non interrompere le trattative con l’UE sulla situazione economica della Grecia.
Mi sembra, dopo un anno e mezzo che non scrivo, che le cose procedano spedite. Meglio ancora di quanto pensassi. Non ci vorrà molto tempo ancora perchè si possa far tranquillamente credere alla gente che gli asini volano. Ci siamo quasi…..Un po’ di pazienza…
Verso un asse Atene-Mosca? No a nuove sanzioni a Mosca, l’Ue proroga quelle già decise :
http://contropiano.org/internazionale/item/28845-verso-un-asse-atene-mosca-no-a-nuove-sanzioni-a-mosca-l-ue-proroga-quelle-gia-decise