DI BARBARA TAMPIERI
In questi giorni mi è tornata alla mente la vicenda della nave Vlora che l’otto agosto del 1991 giunse al porto di Bari carica di quasi ventimila immigrati albanesi (che oggi, secondo il logos del ripopolamento verrebbero definiti semplicemente “migranti”, non più con l’aggettivazione indicante la nazionalità di provenienza ma con quella neutra, sovranazionale, globalizzante e ad alta carica simbolica di “profughi” e “disperati”).
Quello sbarco di clandestini – a tutt’oggi il più grande mai avvenuto in Italia ed apice della “campagna” migratoria degli anni tra il 1990 e il 1992, fu definito allora da alcuni un vero e proprio ricatto ai danni dell’Italia, si disse organizzato dalle autorità albanesi e dalle mafie, svuotando le carceri e approntando una vera e propria bomba umana formata da quasi tutti maschi senza lacci delle scarpe e cinture.
Questo tipo di versione dei fatti è ormai però introvabile, almeno ad una ricerca sommaria sul motore di ricerca monopolista, perché è preponderante la melassa della retorica cattoonunista che vuole il fenomeno migratorio positivo per definizione e ovviamente insindacabile, pena l’apposizione della lettera scarlatta del razzismo e della disumanità sui reprobi ancora attaccati alla primitiva difesa del territorio.
Una cronistoria depilata e un po’ meno emotiva e propagandistica dei fatti di quell’agosto la si può però trovare grazie alla preziosa Cronologia della Storia d’Italia dell’Archivio Cipriani, uno degli strumenti più interessanti di controinformazione, dove si possono fare anche ricerche per argomento e per data a partire dal 1943 fino al 2011.
Cito dunque dalla fonte citata:
8 agosto 1991 – A Bari, sbarcano 17 mila profughi albanesi.
10 agosto – A Tirana (Albania), il governo albanese accetta il sostegno militare italiano per il controllo dei propri porti così da evitare ulteriori esodi di massa; il rimpatrio immediato dei profughi e l’erogazione da parte italiana di 90 miliardi per aiuti di emergenza.
Nell’articolo intitolato “Controesodo tra lacrime e insulti”, il quotidiano “Il Corriere della sera” scrive: “Parte la prima nave, la ‘Tiziano’, con 610 profughi e 140 carabinieri. A mani alzate, gli esuli entrano dal portellone posteriore. C’è chi stramaledice il Paese che non ha voluto accoglierlo, chi piange…”
12 agosto – L’Italia concede asilo politico a circa 500 soldati albanesi disertori. A Bari, agli albanesi rinchiusi nello stadio, le autorità italiane offrono un paio di jeans, una maglietta, sigarette Ms e 50 mila lire, purché accettino di essere rimpatriati senza opporre resistenza.
Enzo Biagi, sul quotidiano “Il Corriere della sera”, nell’articolo intitolato “Niente spaghetti”, scrive: “E’ svanito il sogno degli albanesi, ma anche quello degli italiani. La quinta potenza industriale del mondo non è in grado, in tre giorni, di distribuire diecimila tazze di caffelatte…quei sacchetti di plastica gonfi d’acqua buttati agli assetati, quei panini lanciati dai soldati sulla folla tumultuante, ricordavano lo zoo”.
13-14 agosto – A Tirana (Albania), giungono in visita ufficiale il presidente della repubblica Francesco Cossiga, e il ministro degli Esteri, Gianni De Michelis.
1.500 profughi albanesi che rifiutano il rimpatrio, sono smistati nei centri di assistenza con la garanzia che potranno restare in Italia.
26 agosto – E’ firmato il memorandum d’intesa italo – albanese per l’avvio della ‘operazione Pellicano’, la dislocazione di 700 militari italiani al comando del generale Antonio Quintana in Albania, con il compito di evitare esodi, gestire gli aiuti umanitari, distribuire generi alimentari e assicurare la cooperazione tecnica.
16 settembre – A Trieste, parte la nave militare ‘Golfo del sole’- attraccherà a Durazzo due giorni dopo- con a bordo 500 uomini per l’avvio dell’operazione Pellicano destinata a concludersi, dopo vari rinvii, il 2 dicembre 1993.
23 settembre Da questa data, 800 soldati italiani presidiano i porti albanesi per impedire sbarchi in Italia. (fonte)
30 maggio 1994 – “A Torino, il presidente della circoscrizione San Salvario – quartiere di forte immigrazione – Edoardo Garrone del Pds (una delle tante mutazioni del serpentone metamorfico PCI-PDS-DS-PD, ndr) diffonde un questionario che invita alla delazione anonima circa occupazioni abusive e “situazioni di illegalità presenti nei condomini.”maggio 1996 – “A Roma, il sindaco Francesco Rutelli lancia una campagna contro i lavavetri e le zingare che leggono la mano ai passanti. Quanto a queste, dichiara: “Non si può tirare in ballo l’emarginazione sociale, non c’entra nulla! E’ una realtà incivile che non deve continuare” e, aggiunge, “non c’è niente di pittoresco…Basta con queste fattucchiere!” Per i lavavetri, “mi sono rivolto alle organizzazioni sindacali e alle rappresentanze degli stranieri in Italia per regolamentare questo servizio. Chi vorrà continuare a fare questo lavoro potrà farlo solo con un ‘tesserino di cortesia “10 gennaio 1997 – “A Roma, annunciando un nuovo disegno di legge governativo per contenere l’immigrazione, il ministro degli Interni Giorgio Napolitano contesta le cifre fornite dall’inglese “Economist” (secondo cui dalle frontiere italiane, definite “colabrodo”, passerebbero centinaia di migliaia di persone) affermando che sono “del tutto arbitrarie, fatte apposta per screditare i nostri controlli. ..Una cosa deve essere chiara, noi non siamo quel paese dalle lunghe coste e dalle facili accoglienze che alcuni vogliono far credere“.(fonte)
5 gennaio 2000 – A New York, in sede Onu, è presentato il rapporto “Migrazione di ricambio: una soluzione all’invecchiamento delle popolazioni?”, secondo il quale l’Europa, per mantenere l’attuale equilibrio tra popolazione attiva e passiva, dovrebbe accogliere 159 milioni di lavoratori stranieri da oggi al 2025. L’Italia abbisognerebbe di 300.000 nuovi immigrati all’anno per i prossimi 25 anni.
8 novembre 2000 – La sezione italiana dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati raccomanda al governo italiano di non introdurre il reato di “immigrazione clandestina”, che finirebbe per colpire anche gli aventi diritto all’asilo politico.(fonte)
Nel 2005 la corte europea dei diritti dell’uomo e il Parlamento europeo condannano l’Italia per le politiche repressive dell’immigrazione clandestina e condanna le espulsioni di massa.
2009 – Il commissario Ue Jacques Barrot invita gli stati membri ad attenersi ai principi europei sulle politiche verso l’immigrazione soffermandosi sul diritto di asilo e sul diritto alla vita, con riferimento ai respingimenti in mare, ritenuti inaccettabili. Invita particolarmente l’Italia a fornire spiegazioni sui respingimenti verso la Libia. (fonte)