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BANCHE GRECHE: LA GRANDE TRUFFA
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A cura di Davide
Il 12 Novembre 2015
79 Views

DI VANGELIS GOULAS

lesakerfrancophone.net

“Si apprestano a vendere le banche greche a Francesi e Tedeschi e la presentano come una misura contro … le oligarchie!”

Nel corso delle dichiarazioni di Alexis Tsipras sul suo programma, uno dei pochi punti che hanno suscitato applausi tra le fila dei deputati della coalizione governativa riguardava le banche.
Il Primo ministro ha qualificato come l’ultima occasione di salvare il sistema bancario greco la loro imminente ricapitalizzazione, della quale sarà ancora il popolo greco a sopportare il peso, dato che il provvedimento aumenterà il debito.

Per prevenire il giustificato malcontento dei contribuenti egli ha promesso che questa volta le banche che hanno bisogno di una ricapitalizzazione con fondi pubblici avranno un management adeguato.

I deputati della coalizione di governo si sono entusiasmati per questa dichiarazione, credendo che significhi il controllo del governo, dello Stato, della società, sulle banche che sono state sottoposte a numerose malversazioni.. E’ segno di una grande superficialità… che prova che la maggior parte di loro non ha nemmeno letto il terzo Memorandum che hanno votato in gran fretta. Infatti ciò che il Memorandum prevede in modo praticamente inflessibile è una ricapitalizzazione – risanamento che cederà il controllo delle banche greche al capitale finanziario europeo, sostanzialmente francese e tedesco. Dato che le banche controllano la circolazione del denaro e dei prestiti, il loro affidamento ai soci europei significa che questi ultimi potranno mettere mano a una serie di aziende greche di importanza strategica che dipendono direttamente dalle linee di credito delle banche.

Esagerazione? Giudicate voi stessi. Ecco ciò che dice precisamente il terzo Memorandum al capitolo 3 che riguarda la “Salvaguardia della stabilità finanziaria”.

“L’indipendenza del Fondo di Stabilità Finanziaria sarà rispettata integralmente e il suo ambito di competenza sarà rinforzato per evitare qualunque intervento preventivo.” Ovvero: il governo non avrà la minima possibilità di controllare l’istituto incaricato di attuare la ricapitalizzazione. E questo non è niente.

“Da ora fino alla metà di ottobre 2015 la legge riguardante il Fondo di Stabilità Finanziaria sarà modificata in modo (omissis…) che sia costituito un comitato per la selezione dei membri del Consiglio di Amministrazione (CdA) del fondo. Questo Comitato sarà composto da sei esperti indipendenti, dei quali tre dovranno essere nominati dalle istituzioni dell’Unione Europea, e tra questi il presidente, che avrà voto decisivo in caso di parità dei voti.” Questo significa in linguaggio esplicito, che i Francesi ed i Tedeschi avranno il controllo assoluto del Fondo “greco” di Stabilità Finanziaria e dell’amministrazione e del governo delle banche, tramite il Fondo stesso.

“Il governo non interverrà nell’amministrazione delle banche, nelle loro decisioni e nelle loro iniziative commerciali: esse continueranno a funzionare secondo le regole del mercato”. Dunque scordatevi ogni idea di annullamento dei debiti dei privati sovraindebitati, di concessione di liquidità alle aziende medio-piccole eccetera. La regola sarà il guadagno degli “investitori” stranieri e degli oligarchi greci trasformati in soci di second’ordine.

“I membri del CdA e i quadri dirigenti di vertice delle banche saranno nominati senza intervento dello Stato. Da ora fino alla fine di Febbraio 2016 il Fondo “greco (!)” di Stabilità Finanziaria, con il soccorso di un consigliere internazionale indipendente, adotterà un programma per rivedere tutti i CdA delle banche [ed ecco la dipendenza totale da creditori, che Alexis Tsipras ha presentato come una sua proposta e.. quasi anticapitalista!]. Da questo momento fino alla fine di Giugno 2016 i membri dei Consigli di Amministrazione potranno essere sostituiti in modo da assicurare che i CdA delle banche comprendano almeno tre esperti internazionali… Tra questi esperti saranno scelti anche tutti i presidenti dei Consigli di Amministrazione”. In altre parole: cessione totale dell’amministrazione e del management ai rappresentanti del capitale finanziario europeo.

Conclusione chiarissima: il sistema finanziario greco, per responsabilità delle oligarchie e dei governi precedenti, è un morto che cammina e che non può essere salvato nel suo stato attuale da una forma qualsiasi di ricapitalizzazione. Davanti a noi si aprono due strade: o una cessione totale della gestione ai creditori, e il popolo greco dovrà sobbarcarsi ancora una volta il peso di questo salvataggio; oppure la nazionalizzazione delle banche, sotto il controllo pubblico, con l’obiettivo di mettere il sistema bancario al servizio della società e di uno sviluppo economico in favore della popolazione.

Ma questo secondo percorso implica la rottura con l’eurozona e il ristabilimento della sovranità nazionale e finanziaria. Non c’è una terza soluzione. Tutto il resto non è che una pietosa foglia di fico a coprire pesanti errori.

Vangelis Goulas

Fonte: http://lesakerfrancophone.net

Link: http://lesakerfrancophone.net/banques-grecques-la-grande-escroquerie/

7.11.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GIAKKI49

L’originale dell’articolo si trova su iskra.

Nota del Saker Francofono

A seguito delle ultime notizie secondo La Tribune:

“Alexis Tsipras dovrà provare la sua capacità di resistere alle aspirazioni dei creditori. Dopo che il primo ministro greco in meno di due settimane ha fatto votare due leggi “omnibus” che contengono numerose riforme, dopo aver accettato di fare approvare una legge bancaria che toglie allo Stato greco ogni mezzo di controllo sulle banche, l’Eurogruppo (ovvero la riunione dei ministri delle finanze della zona Euro) di questa sera dovrebbe rifiutare di sbloccare la tranche di 2 miliardi di Euro del programma di aiuti.

Perchè? Perchè il Governo greco rifiuta di piegarsi alla richiesta degli esperti del quartetto (la troika composta dalla Commissione europea, dalla BCE e dal FMI con l’aggiunta del MES (MES sostituirà il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) attualmente ancora in vigore – da Wikipedia NdT) che vogliono rendere più facili gli sfratti dalla prima casa [ per rimpinguare le banche, Nota del Saker Francia]

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