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La Redazione

 

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“Azov” in tournèe

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A cura di Redazione CDC
Il 30 Luglio 2024
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Di Susann Witt-Stahl,  Jungewelt.de

La brigata neonazista parte per un tour europeo – sono previste apparizioni anche in Germania

I fascisti ucraini si autocelebrano: “Il nostro popolo è ovunque” (Zaporizhia, 5 maggio 2024)

La macchina propagandistica del movimento “Azov” presenta eroi di guerra che si possono toccare. Il 21 luglio, infatti, partirà un tour europeo con i membri della 3ª Brigata d’assalto separata dell’esercito ucraino. L’unità, comandata da Andrij Bilezkij, uno dei leader neonazisti più influenti in Ucraina, ha inizialmente programmato apparizioni a Varsavia e Breslavia, e successivamente a Praga, Vilnius, Rotterdam e Bruxelles.

Poiché le bande fasciste ucraine hanno agito come fratelli d’armi della NATO nella guerra per procura contro la Russia, l’imperativo categorico “Mai più!” vale qui in Germania solo per un periodo limitato fino alla prossima volta. Per questo motivo sono stati annunciati eventi della brigata d’assalto “Azov” anche in Germania per il 25 e 26 luglio: A Berlino, le “storie più epiche dal fronte ‘guarnite con umorismo da soldato’ saranno offerte per 20 euro, ad Amburgo per 15 euro; il ricavato andrà ad ‘Azov”. “Venite a conoscere i veri combattenti della brigata che hanno partecipato alle battaglie di Bakhmut, Avdiivka e Kharkiv”, si legge nell’annuncio, diffuso sui canali dei social media. “Senza censura, raccontano tutto del loro servizio”.

È dubbio che questo valga anche per le brutte verità che i media in Germania e in altri Paesi della NATO hanno fatto di tutto per nascondere, banalizzare o negare dal 2022: Ad oggi, la 3a Brigata d’Assalto si presenta con orgoglio come l’erede storica dell’ala banderista dell’organizzazione fascista dei nazionalisti ucraini e del suo braccio armato, l’Esercito Insurrezionale Ucraino, che un tempo era uno dei più volenterosi aiutanti nella guerra di sterminio contro l’Unione Sovietica e nell’Olocausto. Anche l’ammirazione per i guerrieri d’élite di Hitler è ininterrotta: vari simboli della 3ª Brigata d’assalto sono modellati sulle insegne delle Waffen SS, e uno è persino basato sulla targa della 36ª Divisione Waffen Grenadier “Dirlewanger”.

Secondo la brigata “Azov”, lo scopo del tour europeo è quello di “incontrare i fan all’estero”. Ma è chiaro dall’annuncio che la loro missione va oltre l’acquisizione di denaro e il già avanzato branding di “Azov” – con le proprie case di produzione cinematografica, marchi di moda, case editrici e recentemente anche una serie Netflix – per il mercato dell’industria culturale in Occidente. “Sappiamo che vi manca casa”, è il cenno in direzione degli uomini ucraini che vivono qui. “Chi non è entusiasta dell’eroismo nell’Ucraina orientale dovrebbe almeno fare un servizio alternativo all’estero: ‘Potete creare iniziative locali’, è l’appello di ‘Azov’ per fondare il movimento in Germania. Questo ha già preso piede a Magdeburgocon una propaggine di “Centuria” (una delle più potenti organizzazioni neonaziste in Ucraina, il cui braccio militare è integrato nella 3ª Brigata d’assalto). Il fatto che “Azov” abbia voglia di espandersi è indicato anche dal titolo del tour: “La nostra gente è ovunque”.

Ad Amburgo, l’ospite ideale per lo spettacolo nazista in formato talk show è stato trovato in “Feine Ukraine”: L'”Associazione di cooperazione tedesco-ucraina” organizza regolarmente raduni a favore di maggiori forniture di armi e dell’istituzione di una no-fly zone sull’Ucraina e quindi, di fatto, del dispiegamento di truppe NATO contro la Russia. Il mese scorso, “Fine Ukraine” ha co-organizzato un evento, compresa una sessione di autografi, con il medico ucraino Julija Pajewska – ex membro del “Settore destro” banderista – presso la rinomata Bucerius Law School. A Berlino, la mostra “Azov” si terrà giovedì presso l’Hotel Continental – Art Space in Exile, Centro per l’arte moderna di Treptow, utilizzato principalmente da artisti ucraini in fuga e il cui sponsor è Ogalala Kreuzberg e. V. “per la promozione dell’arte e della cultura”. Una richiesta della redazione di jW all’Hotel Continental – che è anche partner del Deutsches Theater – sulla sua discutibile collaborazione con le orde fasciste è rimasta finora senza risposta.

Di Susann Witt-Stahl,  Jungewelt.de

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Fonte: https://www.jungewelt.de/artikel/479392.kriegspolitik-asow-on-the-road.html

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