DI CHRIS MCGREAL
The Guardian
Funzionari delle Nazioni Unite e gruppi portavoce dei Diritti Umani premono per aprire un’inchiesta internazionale su crimini di guerra per il modo “irruente e indiscriminato” con cui i soldati israeliani stanno bombardando zone residenziali e usando intere famiglie palestinesi come scudo umano nella striscia di Gaza.
Con un conto che supera i 900 morti nei 17 giorni di assalto israeliano su Gaza, sta aumentando la pressione per un’inchiesta indipendente su casi specifici, come il bombardamento di una scuola convertita dall’Onu in centro rifugiati, dove circa 40 persone hanno perso la vita, e per accertarsi come le tattiche militari usate da Israele violino sistematicamente le leggi umanitarie.
Il consiglio superiore dell’Onu per i diritti umani ha ieri approvato una risoluzione che condanna l’offensiva israeliana per “considerevole violazione dei diritti dell’uomo”. Una fonte asserisce che le agenzie umanitarie stanno mettendo insieme diverse testimonianze di crimini di guerra e passandole ai “livelli più alti” per essere usate nel modo più adatto.Alcuni attivisti umanitari dichiarano che i leader israeliani hanno dato ordine di limitare le proprie perdite militari, non importa a quale costo per la popolazione civile. Questa strategia, asseriscono, ha contribuito direttamente ad una delle più sanguinose aggressioni mai avvenute sui territori palestinesi.
John Ging, direttore di un’agenzia Onu palestinese che si cura dei rifugiati di Gaza, dice: “Si tratta di responsabilità circa l’adeguatezza della forza usata, della proporzionalità di tale forza e della questione che riguarda il dovere di risparmiare i civili”.
“Non vogliamo aggregarci ai cori di quelli che sparano sentenze, ma sosteniamo che dovrebbe esserci un’inchiesta su qualsiasi fatto dove ci sia ragione di pensare che le leggi internazionali sono state violate”.
I soldati israeliani sono accusati di:
• Usare bombe potenti su zone civili, sapendo che possono causare un gran numero di vittime innocenti;
• Usare armi proibite, tipo bombe al fosforo;
• Usare famiglie palestinesi come scudo umano;
• Attaccare strutture mediche, inclusa l’uccisione di 12 addetti nelle loro rispettive e riconoscibili ambulanze;
• Uccidere un gran numero di poliziotti che non avevano alcun ruolo militare.
Le azioni militari d’Israele hanno provocato un’insolito richiamo da parte della Croce Rossa Internazionale, dopo che l’esercito ha spostato una famiglia di palestinesi in un edificio per poi bombardarlo, con l’uccisione di 30 persone. I bambini sopravvissuti sono rimasti aggrappati ai cadaveri delle loro madri per quattro giorni, mentre l’esercito israeliano non permetteva ai soccorritori di avvicinarsi ai feriti.
L’Osservatorio Diritti Umani ha sollecitato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di istituire una commissione d’inchiesta contro i crimini di guerra.
Due principali organizzazioni israeliane sui diritti umani hanno autonomamente scritto al loro procuratore generale esigendo un’inchiesta su tali accuse.
Ma c’è chi dubita che un’inchiesta del genere sarà fatta, visto che Israele ha già bloccato precedenti tentativi grazie all’appoggio degli Stati Uniti.
Amnesty International sostiene che colpire strade residenziali con bombe che esplodendo spandono schegge su larga scala costituisce “una prova ‘prima facie’ di crimine di guerra”.
”C’è stato un uso tremendo, sproporzionato e in alcuni casi indiscriminato dell’uso della forza”, asserisce Donatella Rovera, un’investigatrice di Amnesty International in Israele. “C’è stato l’uso di armi che non dovrebbero essere impiegate in zone di grande concentrazione civile, perché si sa che causano gravissime perdite tra la popolazione”.
“Israele possiede missili ad alta tecnologia che possono essere diretti su automobili in movimento invece sceglie l’uso di altre armi, o decide di bombardare una casa pur sapendo che dentro ci sono donne e bambini. Questi sono atti estremamente chiari di violazione delle leggi internazionali”.
B’Tselem, la più importante organizzazione per i diritti umani israeliana, ha scritto al procuratore generale di Gerusalemme, Meni Mazuz, chiedendogli di investigare sui casi sospetti, inclusi come l’esercito seleziona i bersagli e l’uccisione di dozzine di poliziotti in parata.
v
“Molti dei bersagli non sembrano essere stati legittimi obiettivi militari, come specificato nelle leggi umanitarie internazionali,” dice Sarit Michaeli di B’Tselem.
Rovera ha anche raccolto testimonianze che l’esercito israeliano tiene prigioniere intere famiglie palestinesi nelle loro case, e che le usa come scudo umano. “È normale per i soldati israeliani andare in una casa, rinchiudere la famiglia in una stanza al primo piano e usare il resto dell’edificio come base militare, posizionandovi cecchini. Questo è un caso chiarissimo di uso di scudi umani. È da molti anni che l’esercito israeliano si comporta a questo modo, e adesso lo sta facendo a Gaza”.
Mentre molti sollecitano un’inchiesta internazionale, è meno chiaro come tale inchiesta possa essere effettuata. Il consiglio per i diritti umani dell’Onu ha l’autorità per indagare sulle affermazioni di crimini di guerra, ma Israele ne ha già in altre occasioni bloccato i tentativi. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe ordinare un’inchiesta, e perfino allestire un tribunale per crimini di guerra, ma è probabile che gli Stati Uniti e probabilmente l’Inghilterra non lo permettano.
La corte criminale internazionale non ha giurisdizione in questo caso, perché Israele non è tra i firmatari. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe rivolgersi ad un tribunale, ma è piuttosto improbabile.
Benjamin Rutland, portavoce militare israeliano, sostiene che un’indagine internazionale sulle azioni dell’esercito israeliano non è giustificata. “Abbiamo avvocati internazionali ad ogni livello di comando il cui incarico è di autorizzare le decisioni di bersagli, i modi di combattere… Noi non pensiamo di aver infranto leggi internazionali in nessun caso”.
Chris McGreal
Fonte: www.guardian.co.uk/
Link: http://www.guardian.co.uk/world/2009/jan/13/gaza-israel-war-crimes
13.01.2009
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da GIANNI ELLENA