Da un po’ di mesi che vedo appelli su internet a nome di una sedicente ong chiamata Avaaz. Sul sito dell’organizzazione si possono trovate campagne per le più svariate cause, dall’animaletto in procinto di estinzione alla tortura, dalle foreste in pericolo, per l’ecologia, i diritti umani… e tante cose belle.
Leggo che l’ong è nata nel 2007 per iniziativa di altre organizzazioni, le principali delle quali sono MoveOn e ResPubblica.
La prima è un influente gruppo di azione politica on line presieduta da Eli Paliser (membro anche della seconda), politicamente vicino al partito democratico di Obama e dei Clinton (ministro ed ex presidente), e in passato finanziata (circa 5 milioni di dollari, stando a wikipedia) dal miliardario George Soros. Noto per essere uno degli uomini più ricchi del pianeta, per esserlo diventato improvvisamente nel ’92 guadagnando circa 10 miliardi di dollari attraverso speculazioni finanziarie che distrussero Banca d’Inghilterra… e la Banca d’Italia e SME, e per essere uno dei principali finanziatori delle così dette rivoluzioni colorate nei paesi dell’ex blocco sovietico.
La seconda è un comitato le cui finalità sono è la promozione “del buon governo, della virtù civica e della democrazia deliberativa”, anch’essa finanziata direttamente da Soros attraverso la sua Open Society Institute, fra i sui membri confluiti in Avaaz: Ricken Patel (che di Avaaz è diventato direttore esecutivo), canadese ex consulente ONU politicamente di area liberal, membro delle fondazioni Rockeffeller e Bill Gates, in passato un dipendente del International Crisis Group, di cui Soros è un fiduciario; Tom Perriello, di lui si sa che è un ex deputato del congresso USA e che nel 2009 ha votato a favore della continuazione della Guerra in Iraq e per l’intensificarsi di quella in Afganistan, fondatore della Catholic Alliance for the Common Good, anch’essa finanziata da Soros; Tom Pravda, diplomatico britannico, membro del Foreign & Commonwealth Office UK.
Detto ciò, non credo sia errato affermare che, non sembrerebbe proprio un’organizzazione nata dal basso e che la maggior parte dei suoi soci fondatori sia gente che ha a che fare, o ne ha avuto, con George Soros. Non sembra nemmeno così strano che qua e là siano sorte, sia in Italia che all’estero, denunce che accuserebbero l’ong di una certa ambiguità.
Secondo queste dietro i centinaia di appelli, alcuni dei quali condivisibili, di Avaaz si nasconderebero questioni d’importanza strategica per gli USA, e in secondo piano per la sua area geopolitica. L’obiettivo sarebbe quello di superare la diffidenza della così detta sinistra liberal su determinati argomenti. Quali argomenti e quale diffidenza? Ad esempio dipingere il capo di stato cattivone di turno come il figlio di satana in terra e rendere accettabili per la pubblica opinione eventuali azioni ostili verso i loro paesi, ove per azioni ostili si intendono sanzioni economiche, isolamento internazionale, bombardamenti.
Ambiguità riscontrabile anche sul loro sito internet. Bene in evidenza si legge che “Avaaz è la comunità che si crea intorno a una campagna che porta la politica dei cittadini nel processo decisionale in tutto il mondo”. Insomma qualcosa che si avvicina alla democrazia diretta attraverso internet. Bella cosa… ma è possibile realizzare una cosa del genere in un mondo si fatto con strutture di potere e interessi (i loro) precisi (vedi sopra)?. La mia incertezza non è se fidarmi, ma quale aggettivo usare per descrivere tale affermazione: utopistica o fiabesca?.
Più in basso: “Il mondo è fortunato ad avere Avaaz che lavora per un futuro migliore sfidando i brutti ceffi di oggi!” dice Phil, membro di Avaz Usa. E’ la sana retorica di Bat Man, combattere i malvagi sempre e ovunque; e un ringiovanito Al Gore “Avaaz è illuminante… Ha già fatto la differenza.” Per chi non se lo ricordasse Al Gore è l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, che è diventato ecologista convinto, dopo aver fatto terra bruciata di intere zone dell’ex Jugoslavia, bombardandole con munizioni all’uranio impoverito. Non esattamente la migliore delle referenze.
Sulla sezione “chi siamo” scrivono: Avaaz, che significa “voce in tante lingue europee, mediorientali e asiatiche, è stata lanciata nel 2007 con una semplice missione democratica: organizzare i cittadini di tutte le nazioni per avvicinare il mondo che abbiamo al mondo che la maggior parte delle persone ovunque vorrebbero.”
Ora non so se qualcuno, probabilmente estremamente sensibile, di una sensibilità quasi ultraterrena sappia qual’è “il mondo che la maggior parte delle persone ovunque vorrebbero.” Solo io ritengo questa caso arrogante? L’archetipo umano che potrebbe prendere sul serio questa missione, forse è sempre Bat Man, quello che potrebbe conoscere questo mondo migliore che tutti vorrebbero ovunque, forse qualcosa di simile a un Gesù.
Due le campagne che mi hanno spinto a interessarmi di questa ong: “Arrestate i torturatori della Siria” e “Contrabbandare la speranza in Siria”; in entrambi ci sono cose discutibili come ad esempio dipingere a priori come “mostruoso” il “regime” di Assad, ma questo potrebbe anche sembrare strano solo a me, che non mi accontento delle trame da film d’azione di quart’ordine, dove il cattivo è indubbiamente il cattivo senza nemmeno una sfumatura.
Nella seconda campagna in particolare, si vede in un video tale Danny, reporter di Avaaz, fare un accorato appello di sostegno ai “ribelli” nel mentre al di sotto si legge nella pagina web…”il regime sta uccidendo uomini, donne e bambini e distruggendo intere città”… “Ma Danny e il movimento pro-democrazia sono più determinati che mai”… Ora mi sento di segnalare un articolo ripreso su megachip che parla appunto di questo Denny e di un suo compare protagonisti di alcuni video girati in Siria (in uno dei quali viene intervistato persino alla CNN) che risulterebbero, stando alle argomentazioni e ad altri video segnalati dall’autore dell’articolo, palesemente una montatura. Certo qualcuno potrebbe, non crederci, pensare che si tratti di contropropaganda, in questo video sullo stesso post di Megachip, si vede lo stesso Danny alla CNN scusarsi con il pubblico per aver mentito ed ammettere la non vericidità di quei video.
Questo è un punto indiscutibile, qualunque opinione abbiate su Siria e Assad, Avaaz mente e Danny fa comunque ancora appelli e viene considerato una fonte affidabile.
Già in passato Avaaz era caduta in simili gaffe. Nella passata campagna a favore della no fly zone in Libia, nella quale con toni simili a quelli usati per la Siria (mostruoso regime) dava per buone le notizie sul massacro di migliaia di civili da parte di Gheddafi, tra l’altro usando l’aviazione sui manifestanti dopo appena pochi giorni di proteste… roba che nemmeno il Dottor Male di James Bond. Ora in Libia riferiscono di diritti umani violati, caccia ai neri (i famosi mercenari di Gheddafi), violenze, ma c’è un governo che sta bene all’occidente. Avaaz tace.
Oppure la campagna a favore di Sakineh Ashtiani la donna iraniana che avrebbe rischiato la lapidazione perchè adultera, poi si scoprì che l’accusa che la riguardava era omicidio e la lapidazione non è prevista nel codice penale iraniano. All’epoca l’iran era il primo dei cattivoni e la campagna fu ripresa da vare testate giornalistiche, ricordo l’effige sull’Unità… nel frattempo negli USA Theresa Lewis, una donna mentalmente inferma, riceveva l’iniezione senza che Azaaaz o alcun organo di stampa aprissero bocca in suo favore. Il modo peggiore di essere contrari alla pena di morte è strumentalizzarla in modo così infimo. Sakineh Ashtiani è ancora viva e spero che lo resti.
Tutto ciò mi fa propendere per la tesi che indubbiamente si, Avaaz è stata creata per coprire fra i bei pensanti, questioni strategiche per gli USA e l’occidente. Chiudo con le parole di Giorgio Gaber “non è mica normale che un comune mortale per le cazzate tipo compassione e fame in India c’ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna che viene da dire. Ma dopo come fa a essere così carogna?”
24.04.2012
http://liberatebrian.iobloggo.com/179/avaaz-salvare-gli-oceani-impegnarsi-per-i-rinoceronti-bombardare-la-siria