Il capo della polizia del Campidoglio ha proposto di erigere una recinzione permanente attorno al centro del governo a Washington.
Yogananda Pittman, capo della polizia del Campidoglio degli Stati Uniti, ha dichiarato che erigere protezioni è necessario «prevenire un’altra rivolta».
«Alla luce dei recenti eventi, posso affermare inequivocabilmente che i grandi miglioramenti alle infrastrutture di sicurezza fisica devono essere apportati per includere recinzioni permanenti e la disponibilità di forze di supporto pronte in prossimità del Campidoglio», ha detto Pittman in un dichiarazione.
Dagli eventi del 6 gennaio, un’enorme recinzione di otto piedi con filo spinato è stata costruita intorno al Campidoglio. Come nota Summit News, si tratta visivamente di uno scenario alla Mad Max.
La richiesta di una maggiore sicurezza e di una recinzione permanente a Washington arriva dopo che Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo il suo primo giorno per fermare la costruzione dell’enorme recinzione al confine.
Barriere, recinzioni e filo spinato devono proteggere le élite, non i semplici cittadini, che sul tema dell’immigrazione tornarono nel 2016 a votare in massa il Partito Repubblicano (che aveva abbandonato l’argomento su pressione dei grandi donatori industriali sfruttatori di manodopera a basso costo), cioè, più che altro, Donald Trump. Qualcosa ci dice che gli americani anche questa volta avevano scelto lui…
L’appello per fortificare il Campidoglio arriva anche dopo che la leader democratica Nancy Pelosi ha affermato che «il nemico è dentro» la Camera, riferendosi ai deputati repubblicani che, secondo lei, portano armi in giro per il Campidoglio e hanno «minacciato di violenza altri membri del Congresso». Tali affermazioni, ovviamente, paiono prive di ogni fondamento, ma nessuno taccia la Pelosi – di cui nelle ultime ore gira una splendida foto in compagnia dell’onorevole Fico – di diffusione di fake news.
Pubblicato il 01.02.2021