DI JOHANN REDELINGHUYS
dailymaverick.co.za
Si trovano negli affari e in politica. Sono calmi, affascinanti e persuasivi. A volte proiettano l’immagine di prendere a cuore le cose. A volte non amano mettersi in luce. Ma l’unica cosa che gli interessa è il potere.
La storia è piena zeppa di leader eletti che, una volta si trovino in posizioni di potere, finiscono con l’essere ego-maniacali senza scrupoli che manipolano e fanno affari sporchi a loro beneficio. Famosi psicopatici e leader malvagi come Hitler, tra i tanti, che sono stati leader eletti e che erano nella loro posizione di potere con il sostegno del loro popolo.
All’apparenza, gli psicopatici sono spesso persone affabili ed estroverse, che sono ansiose di fare una bella impressione. Ma questi comportamenti sono le imitazioni di quello che sanno essere socialmente accettabile: la cosiddetta maschera della sanità. La checklist per la psicopatia si riferisce a “fascino disinvolto e superficiale, grandiosità, necessità di stimolo, mentire patologicamente, manipolare e imbrogliare, assenza di rimorso, indifferenza, scarsi controlli del comportamento, impulsività, irresponsabilità, non accettazione della responsabilità per le proprie azioni”, ecc.
Si potrebbe pensare che ciò ricordi alcuni dei politici che conosciamo. La Human Capital and Management Library dice: “gli psicopatici altamente funzionanti… tendono a governare il mondo. Raggiungono i più alti livelli di potere in politica e negli affari”.
Il Dott. David Mashburn dice: “gli psicopatici altamente funzionanti possono avere molto successo. Appaiono sicuri e calmi e sembrano sapere quello che fanno. La caratteristica distintiva è che sono insaziabili bugiardi ed abili manipolatori”.
È giusto pensare a questo proprio adesso perché siamo in un anno in cui molta della leadership mondiale cambierà marcia. Si sente nell’aria.
Significantemente, sta succedendo nei due paesi più potenti del mondo. La Cina ha già scelto il suo prossimo presidente. L’America lo farà a novembre. Elezioni, disordini e minacce di destituzione stanno inoltre avvenendo dalla Siria alla Francia e dalla Russia al Mali.
Qui a Mangaung a dicembre, l’ANC si appresterà a scegliere il suo leader, che inevitabilmente sarà il prossimo presidente del Sud Africa. Politici di ogni bandiera faranno le loro promesse e cercheranno di conquistare gli elettori. L’aria è piena di tensione. I media fanno le loro ricerche per trovare ogni minimo scandalo o trasgressione che possa cambiare o influenzare le opinioni. Di questi tempi i politici, come le stelle del cinema, hanno team di consiglieri, consulenti di stile e pubblicisti, che agghindano ogni loro momento e discorso politico. E noi, esausti membri dell’elettorato, dobbiamo trovare un qualche modo sensato di valutare il reale carattere e la reale personalità di chi chiede il nostro voto.
Su che cosa basiamo la nostra decisione? E i cittadini degli Stati Uniti su cosa basano la loro? In Cina quasi nessuno si confronta con l’autorità e alla gente viene semplicemente detto quello che succederà. Ma nelle grandi democrazie, come valutiamo Barack Obama o Mitt Romney? Oppure, a casa nostra, Motlanthe rispetto a Zuma? È quello che dice la persona e come si presenta? È possibile arrivare a capire realmente i suoi pregressi? E, in ogni caso crediamo che farà quello che dice?
La verità è che in questo fragile mondo, dove siamo talmente manipolati da fumo e specchi, è dubbio che possiamo basare la nostra valutazione di un individuo, su qualsiasi piano su ciò che è reale.
Si pensi a quante volte abbiamo scoperto dopo il fatto che una certa figura prominente ha avuto un serio “bagaglio” personale, sconosciuto quando tutto il clamore e gli applausi avevano luogo.
Scopriamo la verità solo quando le persone sono messe alla prova, oppure quando i media ci conducono ad essa. In un’America ipoteticamente pulita e di ampie vedute, pensate a quante volte abbiamo saputo di candidati alla presidenza con precedenti di crimini sessuali, o che siano stati colpevoli di corruzione, o che abbiano detto pure menzogne al mondo. Potrebbero non essere stati psicopatici conclamati, ma fa riflettere, no?
E qui a casa, siamo ancora avvinghiati tra i tentacoli dell’accordo sulle armi, e con un presidente che sta affrontando gravi accuse di corruzione. Che dire di lui? Lasciamo perdere le avventure extraconiugali e le docce. I suoi sostenitori dicono che è un “uomo del popolo”. Ha modi affabili e un sorriso affascinante.
Vi prego di fare attenzione. I politici non sono lì per gli ideali altruistici che sbandierano. L’afrodisiaco politico è il potere. È l’abilità di camminare al fianco di re e presidenti, con la sicura conoscenza che le le proprie opinioni saranno ascoltate e implementate.
E prima di ridere, non è diverso negli affari. In un recente brano di una ricerca, Clive Brody della Nottingham Trent University, ha fatto riferimento agli “psicopatici corporativi”, che hanno causato la crisi economica a causa della loro “mancanza di coscienza … e della loro inabilità di provare alcun sentimento, empatia o simpatia per la gente”.
L’altro esperto di psicopatia è il Canadese Robert Hare, che ha scoperto che una significativa percentuale di leader d’affari mostrano “segni certi di essere psicopatici”.
La cosa straordinaria è che sono le stesse qualità che rendono per noi le persone attraenti come energici e forti leader, che mascherano spesso le parti peggiori della loro personalità. Quindi, negli affari come in politica, attenti ai sopraffini manipolatori che ci fanno tutte quelle promesse, e pensiamo ancora a quello che Jim Collins, autore di Good to Great chiama il leader di quinto livello: quello di spicco che farà un lavoro eccellente e che è solitamente un introverso, quello che cerca di non mettersi in luce.
Johann Redelinghuys
Fonte: http://dailymaverick.co.za
Link: http://dailymaverick.co.za/opinionista/2012-04-13-beware-the-psychopaths
15.04.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI