Giovedì 7 aprile alle 21 incontreremo sui nostri canali lo storico Pietro Ratto. Analista unico nel panorama contemporaneo, il suo approccio storiografico sulle fonti, scrupoloso nella ricerca e originale nell’interpretazione, gli ha fatto tracciare con le sue opere una storia del tutto inedita, che ha mostrato dietro al velo della didattica scolastica le verità scomode ai poteri che hanno scritto la storia. Il suo sguardo va direttamente a coloro che muovono i fili e mette a nudo il procedimento, tra la costruzione ideologica e la vera e propria falsificazione, con cui i vincitori plasmano la narrazione del passato a proprio vantaggio. Si può dare una lettura storica, allo stato attuale dei fatti, del conflitto russo-americano in Ucraina?
“Perché l’Ucraina? Perché adesso? Perché un uomo come Putin espone il mondo al rischio di una guerra globale? E come mai, soprattutto, in risposta ai suoi bombardamenti, un’organizzazione di parte, un’alleanza militare come la NATO, dovrebbe accorrere in difesa di uno Stato che, di quella stessa organizzazione non fa ancora parte?” È con le domande che Pietro Ratto mette a tacere gli squilli di tromba che animano la platea dei pennafondai atlantisti, e il loro interventismo a cottimo serve all’escalation della russofobia e a fare da giustificazione ideologica alla politica delle sanzioni che, affatto nuocendo Mosca, ha l’unico effetto di blindare sempre più il muro che l’establishment occidentale vuol creare tra occidente e oriente.
La propaganda dà solo le risposte. Appiattire il dibattito è infatti lo scopo degli strilloni di regime, mantenere l’opinione pubblica spaventata e divisa, così da poter capitalizzare politicamente in patria il meccanismo bellico avviato fuori. Dato che gli italiani non sono in guerra gli viene inculcata la sua retorica allo scopo di applicare la sua economia, così da finire il macello del patrimonio privato italiano che con la Covid si era avviato.
La storia, invece, fa solo domande, mettendo a nudo le ragioni, storiche e ideologiche, del conflitto-chiave per comprendere il passaggio dall’operazione Covid alla Quarta Rivoluzione Industriale.
La risposta, mai univoca, si articola nel dibattito che da esse viene a scaturire.
Atlas vi dà appuntamento a giovedì 7 aprile alle 21.
Vi aspettiamo!