Il “ritorno” dell’Unione Sovietica
…Quindi potrebbero essere sorpresi da un sondaggio svolto da una delle più importanti società di analisi demoscopica della Russia putiniana dalla quale emerge che il 51% dei cittadini considera ideale il sistema di economia pianificata contro il 29% che preferisce il sistema di mercato. L’anno scorso le percentuali erano rispettivamente del 49 e del 36. E non solo: il 36% considera il sistema politico dell’Urss come il più desiderabile, mentre il 22% vorrebbe vivere in una democrazia di tipo occidentale mentre il 17% ritiene migliore il sistema oligarchico di Putin.
Un anno i primi erano al 29%, i secondi il 29% e i putiniani il 20%. Continua QUI
Perché siamo entrati nell’euro? Intervista a Loretta Napoleoni
“…L’euro è una costruzione monetaria sbagliata. L’euro doveva essere un punto di arrivo e non un punto di partenza, lo dice la teoria economica. Quindi che cosa ha fatto l’euro? L’euro in realtà ha dato ai paesi del nord Europa, in particolare alla Germania, una competitività che non aveva. Quindi ha aumentato la competitività del prodotto tedesco ed ha abbattuto la competitività del nostro prodotto. Perché non dimentichiamoci che l’euro ha bloccato non solo il meccanismo di svalutazione della lira ma anche il meccanismo di rivalutazione del marco. Un tempo tutti volevano comprarsi la BMW, però non lo potevano fare perché c’era un tasso di cambio, quindi con il tempo il marco saliva e la lira scendeva.” Continua QUI
Dimissioni Ratzinger: il futuro Pietro II, e una grande Cassandra
…Pier Paolo Pasolini aveva scritto anche di un pomeriggio al Vaticano, davanti a San Pietro, e della sua improvvisa visione profetica di un Papa solo e morente. Pietro II lo chiamò, come il pontefice della famosa profezia . I tempi sono quelli del poeta, solo un po’ più prossimi alla fine: cioè i tempi nostri, di borghesi e barbari. Il giorno è il 5 di Marzo.Continua QUI
Ah ah ah. Ovverosia, per un’innovazione del linguaggio comico usato nella politica.
…La comicità di Matteo Renzi è forse quella più contemporanea, anche se datata difatto agli anni ’90: il suo modello evidente (lo faceva notare in un bel pezzo recente Francesco D’Isa) è un mix tra Panariello e Pieraccioni. Ossia il toscano cazzone che alla fine liquida le questioni con una battuta da adolescente, uno che finisce ogni frase con una specie di adagio del Benigni innocuo degli ultimi tempi: “Si fa per ridere, eh”. Il bacino di elettori che va a prendere è proprio quello dei suoi coetanei, la “Generazione Bim Bum Bam” delineata da Francesco Aresu. Continua QUI