DI GIUSEPPE GENNA
Il primo ministro Matteo Renzi ha tolto il segreto di Stato, declassificando gli atti su Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna e rapido 904. Per me e Gianluca Neri, che si inventò la benemerita “Banca della memoria”, con un archivio di sterminata documentazione, significa che si è posto un discrimine tra un’epoca e un’altra. Oggi non è più ieri: sarebbe ovvio, non lo è in Italia. Però non va bene. Non va bene perché in quelle carte non c’è nessun segreto, i presidenti dei famigliari delle vittime dicono che non è rilevante, senatori che vissero Sessantotto e Settanta vogliono sapere da chi come quando e in quali casi fu apposto il segreto. Ora, proprio non mi si può dire di essere renziano.
Mi limito a osservare tutto il nichilismo e il reazionariato emotivo che compongono, in un tristo melting-pot incivile e indigeribile, la caratura nazionale.
Questo Paese mi fa schifo. I 2.0 mi fanno schifo. Ma spero che spazzino via le componenti del Paese che mi fanno schifo da molto più tempo.
Giuseppe Genna
Fonte: www.giugenna.com
Link: http://www.giugenna.com/2014/04/22/april-22-2014-at-0606pm/
22.04.2014