DI ENRIQUE OLIVA
argenpress.info/
La Federal Reserve, o FED (abbreviazione in inglese) è stata fondata nel 1913 per iniziativa del potente e conservatore impero della banca europea della famiglia Rothschild dando vita all’ambizioso progetto di conquistare New York con l’audace intenzione di assumere una posizione di forza nella finanza nordamericana.
Con l’inserimento di soci statunitensi e europei, il gruppo arrivò a detenere il maggior accentramento di potere nel mondo economico, finanziario, politico, industriale e delle comunicazioni. Dopo quasi un secolo dalla sua fondazione cerca, con questa crisi, di consolidare ancora di più la sua posizione nel “capitalismo selvaggio”. Come in situazioni precedenti non si può scartare la possibilità di un altro conflitto mondiale. Davanti a questa prospettiva vale la pena ricordare la profezia di Albert Einstein: “ Non so come si combatterà la terza guerra mondiale, ma la quarta con sassi e bastoni”.
Il progetto iniziò quando la Banca Rothschild inviò a New York un agente chiamato Paul Warburg. Fu lui a riuscire a reclutare forti alleati statunitensi con imprese di nome come John Rockefeller I con la sua Standard Oil Company, lo zar dei treni Edward Harriman, il magnate dell’acciaio Andrew Carnegie, e in più i banchieri Lehman, John P. Morgan & Co. Kuhn Loeb & Co. Y Jacob Schiff.
A questo gruppetto, i Rothschild aggiunsero le loro banche europee e quelle di Lazard Frères di Parigi, il già citato Paul Warburg come operatore in Olanda e Germania, e Israel Moses Seif dall’Italia. Sempre capeggiati dalla famiglia Rothschild seguita dai Rockefeller, aprirono tra il XIX e XX secolo diverse succursali della Federal Reserve nell’entroterra degli Stati Uniti e insieme fecero il gran salto.
Grazie a manovre lobbistiche mai ben giustificate, riuscirono nel 1913, in gran silenzio e con Woodrow Wilson come presidente, a ottenere l’autorizzazione per fungere da banca centrale privata. Le fu accordata l’esclusiva sull’emissione di moneta nordamericana con la garanzia dello stato. Le già citate entità finanziarie fondatrice conformarono la direzione, designando come primo presidente Paul Warburg l’uomo dei Rothschild.
Nei due conflitti mondiali gli Stati Uniti furono l’unico paese e uscire vincitore, mentre il resto degli alleati finirono indebitati, soffrendo grossi problemi di disoccupazione e crisi sociali. Il dollaro si convertì così nel re degli scambi internazionali, superando definitivamente la libra d’oro inglese, addirittura usata come fish nei casinò.
“L’oro della riserva per l’emissione di marchi tedeschi si trasformò in bottino di guerra. Più di 30.000 tonnellate di oro si accumularono così nel Stati Uniti. L’oro servì da copertura al dollaro. Ma visto che la maggior parte faceva da riserva monetaria nelle casse delle banche centrali straniere, gli Stati Uniti poterono continuare a stampare più dollari di quelli che gli sarebbero corrisposti con le sue riserve auree… Nel 1971, il discusso presidente Richard Nixon, in carica tra 1969 e 1974, annullò la convertibilità del dollaro in oro e quindi la garanzia dello stato sul valore del dollaro… Si tratta della moneta privata libera della FED. Ma la massa monetaria di dollari che la FED mette in circolazione (da marzo 2006 non ha più pubblicato la quantità di massa monetaria) si è convertito in un problema senza soluzione: la massa mondiale di beni si è quadruplicata negli ultimi 30 anni, ma la massa monetaria si è moltiplicata per 40. Come funziona questa banca privata col diritto a imprimere i dollari? La FED produce dollari. Li presta al governo degli Stati Uniti in cambio di obbligazioni che fanno da garanzia. Le banche delle FED in possesso di questi titoli ricevono un interesse annuale. Molto furbo. Non le sembra? Già nel 2002 le obbligazioni in mano della FED raggiungevano il valore di 5 TRILIONI di dollari. La FED ha ottenuto questo incredibile patrimonio prestando soldi al governo e gli interessi che paga il contribuente statunitense continuano ad aumentare costantemente.”
Tuttavia i controlli sulle sue attività sono state sempre un mistero, come le sue varie applicazioni di facoltà. La FED creò le regole della globalizzazione internazionale. E’ diretta come una entità di capitali privati da 12 grandi banche nordamericane e europee.
Se si ripete che la crisi è la più grande della storia dell’umanità non si sta esagerando. L’influente multimilionario Warren Buffet, riferendosi a questa nuova calamità, ha dichiarato che “Gli Stati Uniti sono caduti in un precipizio”.
Preocupante carenza di informazioni della FED
Dopo 30 anni in cui nessun presidente della Federal Reserve abbia mai rilasciato una intervista televisiva, il 15 marzo Ben Bernanke, presidente in carica, si è fatto intervistare nel famoso programma 60 minuti dal giornalista Scott Pelley della catena CBS. Si mostrò molto ottimista cercando di trasmettere un messaggio di speranza agli americani. Sentenziò che “la recessione finirà presto, molto probabilmente questo stesso anno”, che “ le grandi banche sono solventi.” Ma, avvisò, con un richiamo a chi pensa che la banca dovrebbe essere nazionalizzata, “ mi preoccupa che ci possa essere una mancanza di volontà politica di adottare nuove misure al fine di stabilizzare il sistema bancario. La storia ci insegna che non si può ottenere una ripresa economica solida quando il sistema finanziario è in crisi.” (Clarìn 17/03/09, nota dal Washington de Ana Baròn). Si deve pensare quindi che si continuerà a dare denaro alle banche colpevoli di errori e di delitti nel loro operato?
Istituzioni collaterali della FED
Praticamente non c’è nessun potere negli Stati Uniti e nel resto del mondo occidentale che non sia influenzato dalla Federal Reserve. E’ da li che sono usciti, tra gli altri, i progetti e la creazione di istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Banca Mondiale (BM), l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), il Gruppo dei sette paesi più industrializzati (G7), Gruppo dei 20 (G20) e una quantità di organismi di tipo culturale, di investigazione scientifica e educazione, soprattutto nelle università ricche – tutte paghe- dove si coltivano giovani da utilizzare come amministratori di multinazionali. Su quest’ultimi opinò recentemente “Lula” da Silva:” Sono stanco di viaggiare per ascoltare uomini di 30 anni spiegare quello che dovremmo fare in Brasile, quando non sanno neanche dov’è”.
Inoltre la FED ha a sua disposizione una rete ufficiale di varie centinaia di Organizzazioni non Governative (ONG), manipolate in parte dai servizi di intelligence, con etichetta di umanitarie, ecologiche, alfabetizzazione, etc. etc. che sono state al centro di frequenti scandali di corruzione. Diversi paesi le hanno espulse, come i recenti casi di Bolivia, Venezuela, Ecuador e Sudan.
La FED e il Pentagono
Tra la FED, il Pentagono e la industria di guerra esistono stretti vincoli. Gestiscono i fondi che vengono stanziati per le spese degli armamenti e controllano forze di mercenari per proteggere le multinazionali che sfruttano le risorse naturali dei paesi poveri. In questi settori, anche se il Congresso possa a volte lamentarsi, ci sono sempre ottimi candidati, pagati dai contribuenti.
In questo momento gli Usa spendono per la difesa quanto tutto il resto del mondo. Tra Russia e Usa c’è così tanta differenza che Mosca ha annunciato un piano di riarmo e modernizzazione, includendo anche le armi nucleari.
Gira voce in Washington che il Pentagono gode di gran autonomia. Dopo pochi giorni dall’insediamento di Barack Obama, i media diffusero la notizia che il nuovo presidente visitò la sede militare “ perché gli dicano tutta le verità sulla situazione in Iraq e Afganistan” lasciando pensare con queste parole che qualcosa gli veniva nascosto.
Due presidenti assassinati dai banchieri ?
Abraham Lincoln, in piena Guerra di Secessione considerò abusive le condizioni che gli imponevano le banche private per prestare i soldi che loro stampavano. Decise quindi di emettere il denaro attraverso, e con la garanzia, dello Stato. Ma fu assassinato il 15 aprile del 1865 con un colpo alla testa.
“Il presidente John F. Kennedy fu il primo che cercò di trasformare la FED firmando un decreto presidenziale (ordine esegutivo numero 11.100). Poco dopo fu assassinato a Dallas (Texas) il 22 novembre 1963, probabilmente dal suo stesso servizio di intelligence. La primo cosa che fece il suo successore, Lyndon Johnson, nell’aereo presidenziale che lo portava a Washington da Dallas, fu annullare il decreto di Kennedy. Qual è la situazione attuale? Le banche private cercano a tutti i costi di mantenere e rafforzare la loro gigantesca fonte di ingresso: il dollaro. I paesi che vogliono stabilire le loro relazioni internazionali sulla base dell’euro, come Iraq, Iran e Venezuela, vengono bollati con il titolo di terroristi.” E la Russia ha iniziato a operare in rubli.
Quel 22 novembre, dentro l’aereo presidenziale, prima di partire per Washington con il cadavere di Kennedy, il mondo poté vedere alla televisione Lyndon Johnson giurare come nuovo presidente davanti ad un giudice di Dallas. Vicino a lui c’era Jacqueline Kennedy ( con il viso sfigurato e i vestiti con grandi macchie di sangue del marito). Finita la breve cerimonia, si chiusero i portelloni dell’aereo e iniziò il ritorno alla capitale. E Johnson arrivò a Washington con il decreto sul “salvataggio” della FED e il cadavere di Kennedy.
Nota: Quest’articolo ha sequito in parte il lavoro divulgato dalla Red Voltaire, che lo tradusse in spagnolo dalla versione francese di “Horizontes y Debates”. I paragrafi tra virgolette sono trascrizioni testuali dalla stessa fonte.
Enrique Oliva
Fonte: www.rebelion.org
Link: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=83020
4.04.2009
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MATTEO MENNA