Forte la presa di posizione del Coordinamento dell’APL – Avvocati Per le Libertà – rispetto agli ultimi provvedimenti del Governo Draghi.
Come riportato nel loro ultimo comunicato, successivamente all’entrata in vigore del DL n. 01/2022, “Ogni argine posto a tutela dei diritti fondamentali dell’individuo e dello stato di diritto, infatti, con la nuova normativa in commento sembra essere stato travalicato e travolto!”
A sostegno di ciò , gli avvocati analizzano i vari profili di incostituzionalità riscontrati nel provvedimento liberticida, soffermandosi in particolare sull’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50. Come magistralmente da loro denunciato, tale obbligatorietà vaccinale non solo non è accompagnata dalla previsione di un equo indennizzo per danni da reazioni avverse – come stabilito dalla Corte Costituzionale in precedenti pronunce – ma continua a ricalcare una linea già tracciata, quella delle vaccinazioni – che si è già dimostrata fallace nell’impedire il contagio.
Alla situazione degli over 50 si contrappone quella degli under, i quali, nonostante non sono specificamente soggetti all’obbligo, subiscono surrettiziamente la necessità del Green Pass per lo svolgimento delle attività quotidiane, cosa che, come sottolineato dall’APL, è in piena violazione con almeno 2 articoli della Costituzione: l’art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale” e l’art. 32 seconda parte “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Ci auguriamo che la denunci dell’APL abbia un seguito e riesca, sinergicamente agli sforzi di tutti, a produrre dei risultati utili alla lotta.
Massimo A. Cascone, 14.01.2022
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