“Nessuno lo saprà mai …. A meno che non direte queste cose all’estero”.
Manifestanti con uno striscione che recita Mai più il fascismo, durante una protesta al Pireo vicino Atene. Foto: Kostas Tsironis / AP.
Quindici manifestanti antifascisti sono stati arrestati ad Atene durante uno scontro con i neo-nazisti di Alba Dorata e hanno detto di essere stati torturati nella Centrale di Polizia dell’Attica (GADA) – l’equivalente di Atene di Scotland Yard – e sono stati sottoposti ad un trattamento che il loro avvocato descrive umiliante come ad Abu Ghraib.
Un altro gruppo di 25 persone, che è stato arrestato dopo aver dimostrato a sostegno dei loro compagni antifascisti, ha dichiarato che molti di loro sono stati picchiati, fatti spogliare nudi e fatti piegare di fronte a ufficiali e altri manifestanti all’interno della stessa stazione di polizia.
I manifestanti hanno mostrato ferite e lividi.
Molti dei manifestanti arrestati dopo la prima dimostrazione di Domenica 30 Settembre hanno detto al Guardian che sono stati schiaffeggiati e colpiti dagli agenti di polizia mentre cinque o sei altri agenti guardavano, che gli hanno sputato e “usati come posacenere” perché “puzzavano”, e li hanno tenuti svegli tutta la notte con torce e laser puntati negli occhi.
Qualcuno ha detto che sono stati bruciati sulle braccia con un accendino, e che gli agenti di polizia li hanno video registrati con i telefonini, minacciandoli di pubblicare le foto su internet e dare i loro nomi e indirizzi a Alba Dorata, che ha un una registrazione della violenza politica.
La popolarità di Alba Dorata è aumentata dopo le elezioni di giugno, quando ha guadagnato 18 seggi in parlamento, ma di recente è arrivata terza in diversi sondaggi, dietro il partito conservatore Nuova Democrazia e la sinistra di Syriza.
Il mese scorso il Guardian ha scritto (1) che alcune vittime di reato erano state consigliate dagli agenti di polizia di chiedere aiuto a Alba Dorata, che poi li avrebbe fatti sentire obbligati ad una donazione.
Una delle due donne arrestate ha detto che gli ufficiali hanno usato con loro brutali insulti sessuali e le hanno tirate per i capelli quando cercavano di evitare di essere riprese. I manifestanti hanno detto che per 19 ore non hanno potuto bere né chiedere l’intervento di un avvocato. “Eravamo così assetati che abbiamo bevuto acqua dai gabinetti”, ha detto uno di loro.
Un uomo con una ferita alla testa sanguinante e un braccio rotto che dice che gli hanno rotto durante il suo arresto ha sostenuto che la polizia ha continuato a picchiarlo nelle stanze della GADA e gli ha rifiutato il trattamento medico fino al mattino dopo.
Un altro ha detto che la polizia lo ha costretto a tenere le gambe aperte e che lo ha preso a calci nei testicoli durante l’arresto. “Mi hanno sputato e mi hanno detto che saremmo morti come i nostri nonni durante la guerra civile”.
Un terzo è stato colpito sul dorso con un Taser, mentre cercava di scappare e la bruciatura si può ancora vedere.
“E’ come una scossa elettrica,” ha detto. “Le gambe si sono paralizzate per qualche minuto e sono caduto a terra. Mi hanno ammanettato con le mani dietro la schiena e hanno cominciato a colpirmi nelle costole e in testa con i calci. Poi mi hanno detto di stare in piedi, ma non ce la facevo, così mi hanno tirato con una catena, mentre mi trascinavo sugli stinchi. Hanno continuato con calci e pugni per cinque isolati fino all’auto della pattuglia.”
I manifestanti hanno chiesto di non pubblicare i loro nomi, per timore di rappresaglie da parte della polizia o di Alba Dorata.
Un secondo gruppo di manifestanti ha anche detto di essere stato “torturato” negli uffici del GADA.
“Siamo dovuti passare davanti a un ufficiale che ci ha fatto spogliare nudi nel corridoio, piegarci e girarci di fronte a tutti quelli che erano lì,” ha detto un manifestante al Guardian. “Ha fatto tutto quello che voleva con noi -ci ha preso a schiaffi, ci ha colpito, ci ha detto di non guardarlo e di non sedere a gambe incrociate. Nessuno degli ufficiali che sono passati in tutto quel tempo ha fatto nulla per fermarli.
“Tutto quello che potevamo fare era guardarci a vicenda girando gli occhi, senza muoverci, per darci coraggio. Quell’ufficiale ci ha tenuto lì per più di due ore mentre telefonava al cellulare e diceva ‘sto lavorando e me li sto inculando, proprio per bene’. Alla fine solo quattro di noi sono stati accusati, per resistenza all’arresto. E’ stata una giornata del passato, come quando c’era la giunta dei colonnelli.”
In risposta alle accuse, Christos Manouras, portavoce della polizia ellenica, ha detto: “Non c’è stato uso della forza da parte degli agenti di polizia, contro nessuno, negli uffici del GADA. La polizia greca sta esaminando e studiando approfonditamente ogni singola relazione per quanto riguarda l’uso della violenza da parte di agenti di polizia, se saranno riscontrate responsabilità, la polizia intraprenderà ogni azione disciplinare prevista contro gli agenti responsabili. Non c’è nessun dubbio che la polizia greca rispetterà sempre i diritti umani e non userà la violenza.”
Le proteste di domenica sono avvenute dopo un attacco vandalico contro una comunità tanzaniana da parte di un gruppo di 80-100 persone in un quartiere centrale di Atene, nei pressi di Aghios Panteleimon, una roccaforte di Alba Dorata, dove già ci sono stati molti attacchi violenti contro gli immigrati.
Secondo i manifestanti, circa 150 persone hanno attraversato il quartiere in moto distribuendo volantini. Hanno detto che alla testa della sfilata c’erano due o tre uomini con delle magliette nere con scritto “Alba Dorata” e poi è scoppiata una rissa. Un gran numero di poliziotti sono subito arrivati dalle strade circostanti.
Secondo Manouras: “Durante la protesta con le moto ci sono stati scontri tra manifestanti e gente del posto. La polizia è intervenuta per evitare che la situazione degenerasse e per ristabilire l’ordine pubblico, forse c’è stata qualche contusione di lieve entità, durante gli scontri tra residenti, i manifestanti e la polizia… “
Marina Daliani, un avvocato di uno dei tanti gruppi di manifestanti arrestati ad Atene, ha detto che l’accusa era di “disturbo della quiete pubblica con volto coperto” (perché i manifestanti indossavano caschi da motociclista), e di lesioni personali gravi nei confronti di due persone. Ma, ha detto, finora nessuna prova di questi fatti è stata presentata. I manifestanti sono stati rilasciati su cauzione di € 3.000.
Secondo Charis Ladis, un altro avvocato dei manifestanti, il maltrattamento di cittadini greci durante la custodia di polizia è stato raro fino a quest’anno: “Questo caso dimostra che abbiamo girato pagina. Fino ad ora eravamo convinti che chiunque fosse stato arrestato, anche per violenza, sarebbe stata al sicuro in mano alla polizia, ma questi giovani hanno detto di aver vissuto una notte di buio interminabile.
Dimitris Katsaris, un avvocato che difende quattro dei manifestanti, ha detto che i suoi clienti hanno patito una umiliazione sullo stile di Abu Ghraib, riferendosi al centro di detenzione dove alcuni detenuti iracheni sono stati torturati dai soldati americani durante la guerra in Iraq:
“Questo non è un caso di brutalità della polizia come quelli di cui si sente parlare di tanto in tanto in tutti i paesi europei. Questo sta accadendo ogni giorno. Abbiamo le foto, abbiamo le prove che quello che succede alle persone arrestate per aver protestato contro l’ espansione del partito neonazista in Grecia. Questo è il nuovo volto della polizia, con la collaborazione del sistema giudiziario”.
Uno dei manifestanti arrestati, un uomo tranquillo di trent’anni, in piedi da una parte isolato, ha detto: “I giornalisti qui non denunciano queste cose. Dovete dirlo voi quello che sta succedendo qui, in questo paese che ha sofferto così tanto per il nazismo. Nessuno lo saprà mai …. A meno che non direte queste cose all’estero”.
Note :
Fonte: http://www.guardian.co.uk/
Link: http://www.guardian.co.uk/world/2012/oct/09/greek-antifascist-protesters-torture-police
9.10.2012
Traduzione per ComeDonChisciotte a cura di ERNESTO CELESTINI