La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

ANCORA UNA VOLTA

blank
A cura di Davide
Il 9 Maggio 2013
68 Views

DI CARLO BERTANI
carlobertani.blogspot.it

Sembra una maledizione, eppure è e sarà soltanto rubricato come un “incidente sul lavoro”, quale – a rigor di logica – è. Non ci sono dietrologie da affrontare né misteriosi mandanti – anche se la “Messina” sembra coinvolta (ricordiamo la “Jolly Rosso”) in affari poco chiari sui litorali calabresi, dei quali si narrò qualche anno fa – sui quali poi scese il silenzio: era tutta colpa di un mercantile/passeggeri affondato da un U-Boot durante la Prima Guerra Mondiale. Così riferì l’allora ministro Prestigiacomo e tutti s’arresero all’evidenza dei fatti, ovvero che c’era un solo relitto al largo delle coste calabre: erano sei? E chi lo dice? Un pentito inaffidabile.

Ma torniamo a Genova.

Una nave parte a macchina indietro e deve fare, ovviamente, manovra invertendo il moto dell’elica per mettere la prua verso il mare aperto: è una nave da 74.000 tonnellate, mica una barchetta.

Dove lo fa?

A 100 metri dalla torre di controllo dei piloti. A quella distanza avviene il drammatico dialogo fra il comandante di un rimorchiatore ed il pilota a bordo della “Jolly Nero”, riportato dal “Secolo XIX”:

Dal rimorchiatore: “Non avete più acqua” (sta a significare “siete quasi a terra”)

Dalla Jolly: “Non ho la macchina”.

Qui, ci può essere un dubbio: o la macchina s’era (per misteriose ragioni) arrestata oppure, più probabilmente, l’invertitore di marcia non aveva “ingranato”.

L’invertitore di moto è un meccanismo che consente, mantenendo uguale il senso di rotazione del motore, d’invertire il senso di rotazione dell’elica: semplificando, la “marcia indietro”.

Questi invertitori (spesso, sulle piccole barche) sono meccanismi robusti, ma che vanno usati in un certo modo: non è prudente azionarli da “avanti mezza” ad “indietro mezza” improvvisamente. Può andar bene, ma il rischio è quello di ritrovarsi con una pioggia d’ingranaggi in coperta ed uno “sgaragnac” che non tradisce nulla di buono.

Prudentemente, il motore va messo al minimo, s’aziona l’invertitore e poi si regolano i giri del motore.

Questo vale per le piccole barche: sulle grandi navi i comandi sono tutti oleodinamici (il comando azionato in plancia agisce su una pompa, che invia l’olio nelle tubolature in modo da ottenere l’effetto desiderato) e questo potrebbe essere un altro fattore da valutare per l’incidente.

Ci torna alla mente l’episodio della Amoco Cadiz (Bretagna, 1978), la quale – durante un fortunale – ruppe proprio il comando oleodinamico del timone: si ruppe una tubolatura nel locale agghiaccio timone. Cos’era successo?

I primi automatismi in campo navale erano proprio i sensori che misuravano la pressione dell’olio nei circuiti: rompendosi un tubo, la pressione scendeva e la pompa – azionata da un circuito automatico – “inviava” olio idraulico. Quando l’olio fu esaurito, da qualche parte s’accese una spia: era troppo tardi.

Va detto che le condizioni del mare erano proibitive e questo per capire l’ansia – e magari la disattenzione – dell’equipaggio.

A Genova tutto era tranquillo. Una domanda viene spontanea: perché ritenere “corretta” una manovra che porta la poppa di un simile bestione a cento metri (mezza gomena!) dalla torre di controllo dei piloti? Eppure, le procedure sono state “corrette” – affermano le autorità – e non ne dubitiamo.

Il problema, allora, è linguistico: “corretto” è sinonimo di “giusto”? Non mi pare.

Sarà “corretta”, ma sono manovre che contengono sempre – per le distanze e le masse in gioco – un inaccettabile fattore di rischio. Ecco la procedura di attracco a Multedo (Genova) per una petroliera di 300.000 tonnellate che sale, con rotta NNE, da Gibilterra verso Genova:

– Prima di Savona si riduce la velocità fino ad 8 nodi;

– Al traverso di Savona si stacca la macchina;

– Al traverso di Arenzano si dà un quarto, poi mezza macchina indietro, con la nave che avanza ancora a 3 nodi;

– Giunti quasi a Multedo la nave ha ancora un abbrivio di un nodo in marcia avanti, ma a quel punto il più è fatto.

Come potrete notare, sono mezzi che hanno un’inerzia spaventosa: 3,5 nodi a cento metri dalla banchina?!? “Corretto”?!?

Infine, apriamo una vecchia pagina che vale la pena d’andare a rivedere: il disastro della “Haven”, 1991.

A parte una “curiosità” – che non sapremo mai se relegarla nell’ambito della “casualità” – la Haven s’incendiò di fronte a Genova esattamente 15 ore (ore, non giorni!) dopo la tragedia del Moby Prince, avvenuta la sera prima a Livorno.

Che caso.

Per giorni e giorni, a Savona, fummo testimoni del più grave disastro ambientale del Mediterraneo: una striscia di fumo nero, pestilenziale, correva in cielo da Genova fin verso la lontana Francia.

Eppure, la Haven aveva superato i collaudi di routine pochi mesi prima. “Corretti”, ovvio.

Già, e qui s’incontra un altro attore di tanta “correttezza”: il RINA, Registro Navale Italiano al quale, ciclicamente sono affidati i collaudi delle imbarcazioni. Insomma, come la revisione delle autovetture.

Solo che qui i soldi in gioco sono tanti, mica devi solo cambiare un fanalino!

Secondo voi, dove vivono gli ispettori del RINA? Nella case popolari oppure nelle più lussuose ville?

Chi ha orecchie per intendere intenda, io mi fermo qui.

Carlo Bertani
Fonte: http://carlobertani.blogspot.it/
Link: http://carlobertani.blogspot.it/2013/05/ancora-una-volta.html
9.05.2013


ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
11 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Recent Topics



blank