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La Redazione

 

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AL QAEDA: IL DATABASE

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A cura di Davide
Il 14 Maggio 2011
134 Views
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DI PIERRE-HENRY BUNEL
Wayne Madsen Report
Global Research.ca

Poco prima della
sua morte prematura, l’ex Ministro degli Esteri Robin Cook disse alla
House of Commons che ‘Al Qaeda’ non è in realtà un gruppo terroristico ma un database internazionale di mujaheddin e di trafficanti d’armi usati dalla CIA e dai Sauditi per fornire guerriglieri, armi e soldi nell’Afghanistan occupato dai Sovietici.
Grazie alla concessione di World Affairs, un giornale con sede a Nuova
New Delhi, vi posso presentare un importante estratto da un articolo
di Pierre-Henry Bunel nel numero Aprile-Giugno 2004, un ex agente dell’intelligence militare francese.

Wayne Madsen Report

________________________________________

Sentii per la prima
volta parlare di Al Qaida quando stavo frequentando il corso Command and Staff in Giordania. All’epoca ero un ufficiale francese e le forze armate francesi avevano contatti frequenti e stavano cooperando con la Giordania […].

Due dei miei colleghi giordani erano esperti di computer. Erano ufficiali di difesa aerea. Usando lo slang del linguaggio del computer, mi

raccontarono una serie di barzellette sulle punizioni agli studenti.

Ad esempio, quando

uno di noi era in ritardo alla fermata dell’autobus per lasciare lo

Staff College, i due ufficiali dicevano sempre: “Sarai segnato

nel ‘Q eidat il-Maaloomaat”, che voleva dire “Sarai registrato

nell’archivio delle informazioni”. Con il significato: “Riceverai

un avvertimento”. Se il caso era ancora più grave, parlavano quasi

sempre di “Q eidat i-Taaleemaat”, che voleva dire ‘l’archivio

delle iniziative’. Che voleva dire ‘che saresti stato punito’.

Per i casi peggiori parlavano sempre di registrazione in ‘Al Qaida’.

Nei primi anni ’80

la Banca Islamica per lo Sviluppo (IBD), che è situata a Jeddah in

Arabia Saudita, come il Segretariato Permanente dell’Organizzazione

della Conferenza Islamica, acquistò un nuovo sistema computerizzato

per far fronte alle richieste di elaborazione e di elaborazione. Al

tempo il sistema era più sofisticato di quanto fosse realmente necessario.

Fu deciso di usare

una parte della memoria del sistema per ospitare il database della Conferenza

Islamica. Era possibile per i paesi coinvolti accedere al database

via telefono: un Intranet, in linguaggio moderno. I governi dei paesi

membri così come alcune delle ambasciate nel mondo erano connesse a

quella rete

[Secondo quanto riferito

da un maggiore pakistano] il database

era diviso in due parti, i file delle informazioni da cui i partecipanti

alle riunioni potevano prelevare e inviare i dati richiesti, e i file

delle iniziative dove le decisioni prese nelle precedenti sessioni venivano

registrate e immagazzinate. In arabo questi file erano chiamati ‘Q

eidat il-Maaloomaat’ e ‘Q eidat i-Taaleemaat’. Questi due file

erano a sua volta all’interno di un altro file chiamato in arabo ‘Q

eidat ilmu’ti’aat’, che è l’esatta traduzione della parola

inglese ‘database’. Ma gli arabi usano comunemente la parola

‘Al Qaida’ che in arabo significa “la base”. La base aerea militare

di Riad in Arabia Saudita è chiamata ‘q eidat’ riyadh al ‘askariya’.

‘Q eida’ significa ‘una base’ e “Al Qaida” significa ‘la

base’.

Nella metà degli anni ’80 Al

Qaida era un database presente nei computer

dedicato alle comunicazioni del segretariato della Conferenza Islamica.

Nei primi anni ’90,

ero un ufficiale dell’intelligence militare al Quartier Generale delle

Forze di Pronto Intervento francesi. A causa della mia conoscenza nell’arabo

il mio lavoro era quello di tradurre molti fax e lettere sequestrate

o intercettate dai nostri servizi segreti […].

Abbiamo spesso intercettato

materiale spedito da network

islamici che operava nel Regno Unito o in Belgio.

Questi documenti contenevano

direttive inviate a gruppi armati islamici in Algeria o in Francia.

I messaggi citavano dichiarazioni che potevano essere usate nella redazione

di opuscoli o depliant o per essere inseriti in video o nastri

da spedire ai media. Le fonti più frequentemente citate erano

le Nazioni Unite, le nazioni non allineate, l’UNHCR e… Al Qaida.

Al Qaida rimaneva l’archivio

della Conferenza Islamica. Non tutti i paesi membri della Conferenza

sono ‘stati canaglia e molti gruppi islamici possono prelevare informazione

dai database. Era perfettamente normale per Osama Bin Laden essere collegato

a questo network. Egli è il membro di un’importante famiglia

nel mondo bancario e degli affari.

A causa della presenza

degli ‘stati canaglia’, divenne semplice per i gruppi terroristi

usare le e-mail dell’archivio. A questo proposito l’e-mail

di Al Qaida fu usata, con qualche interfaccia di sistema che garantiva

la segretezza, dalle famiglie dei mujaheddin

per tenere attivi i collegamenti con i loro figli che venivano addestrati

in Afghanistan o in Libia o nella valle della Beqa’ in Libano. Oppure

ovunque in azione nei campi di battaglia dove gli estremisti sponsorizzati

da tutti gli ‘stati canaglia’ combattevano. E gli ‘stati canaglia

comprendevano l’Arabia Saudita. Quando Osama bin Laden era un agente

americano in Afghanistan, l’Intranet di Al Qaida era un buon sistema

di comunicazione che usava messaggi coperti o in codice.

Incontrare

‘Al Qaeda’

Al Qaida non era un

gruppo terrorista e neppure una proprietà privata di Osama bin

Laden… Le azioni dei terroristi in Turchia nel 2003 furono compiute

da turchi e le motivazioni erano locali e non internazionali, unificate

o condivise. Questi crimini misero il governo turco in una posizione

complicata di fronte ai britannici e a Israele. Ma gli attacchi avevano

certamente l’intenzione di ‘punire’ il Primo Ministro Erdogan

per essere un politico islamico all’acqua di rose.

[…] Nel Terzo Mondo

l’opinione comune è che le nazioni che usano armi di distruzione

di massa per scopi economici al servizio dell’imperialismo sono a

tutti gli effetti ‘stati canaglia’, in particolar modo gli Stati

Uniti e gli altri paesi della NATO.

Qualche lobby economica

islamica sta ingaggiando una lotta con le lobby economiche ‘liberali’.

Usano i gruppi di terroristi locali che dichiarano di operare per Al

Qaida. D’altra parte, gli eserciti nazionali invadono le nazioni indipendenti

sotto l’egida del Consiglio delle Nazioni Unite e combattono guerre

preventive. E i veri sostenitori di queste guerre non sono i governi,

ma le lobby che si nascondono dietro di loro.

La verità è

che non esiste alcun esercito o gruppo terrorista islamico chiamato

Al Qaida. E un qualsiasi servizio d’intelligence informato lo sa.

Ma esiste una campagna di propaganda per far credere al pubblico di

essere in presenza di un’entità ben definita che rappresenta il ‘diavolo’

solo per portare lo ‘spettatore televisivo’ a accettare una leadership

internazionale unificata per una guerra al terrorismo. La nazione dietro

questa propaganda sono gli Stati Uniti e i lobbisti per la guerra USA

contro il terrorismo sono solo interessati a fare soldi.”

_____________________________________________________________________

In un altro esempio

di quello che succede a quelli che sfidano il sistema, nel dicembre

del 2001 il maggiore Pierre-Henri Bunel

è stato condannato da una corte militare francese segreta per

aver passato documenti riservati che identificavano gli obbiettivi potenziali

dei bombardamenti NATO in Serbia a un agente serbo durante la guerra

del Kossovo nel 1998. Il caso di Bunel fu trasferito a una corte civile

per tenere i dettagli della causa anch’essi riservati. Conoscendo

il carattere e la psicologia di Bunel, il sistema

“gliel’ha fatta pagare” per aver detto la verità

su Al Qaeda e su chi c’era effettivamente dietro gli attacchi terroristi

che vengono comunemente attribuiti a quel gruppo.

È degno di nota il fatto che il governo jugoslavo, con cui il governo

francese asserisce che Bunel abbia condiviso le informazioni, ha dichiarato

che i guerriglieri albanesi e bosniaci nei Balcani erano spalleggiate

da elementi di ‘Al Qaeda’. Noi sappiamo che questi guerriglieri

erano spalleggiati dai soldi forniti dal Bosnian Defense Fund, un’entità

costituita da un fondo speciale alla Riggs Bank, influenzata da Bush,

e diretta da Richard Perle e da Douglas Feith.

Il maggiore francese

Pierre-Henri Bunel, che sapeva la verità su ‘Al Qaeda’, un altro

obbiettivo dei neo-con.

Pierre-Henry Bunel

Fonte: http://globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=24738

13.05.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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