FONTE: MOVISOL.ORG
Una grossa fetta dei 145 miliardi di euro di soldi dei contribuenti promessi dall’UE alla Grecia andrà alle banche di proprietà del miliardario greco Spiro Latsis (il greco più ricco al mondo), rampollo di una delle più grosse famiglie di armatori e proprietari di banche.
A quanto risulta, le banche che appartengono alla holding di Latsis, la European Financial Group EFG SA, detengono 12 miliardi di euro di BOT greci. Alla fine dell’anno scorso il gruppo ha spostato la sede ufficiale dalla Svizzera al Lussemburgo, un paese dell’Eurozona. Con questa mossa, la EFG Eurobank, la filiale greca che possiede i 12 miliardi di titoli dello stato greco, è stata riclassificata diventando una banca “greca”, dunque idonea a beneficiare dei fondi UE e della Banca Centrale Europea. Il caso è stato denunciato nel magazine politico del primo canale della televisione tedesca, ARD, il 21 maggio. L’esposizione totale del gruppo di Latsis è però ben maggiore dei 12 miliardi denunciati da ARD. Una fonte alla Banca per i Regolamenti Internazionali di Basilea ha confermato che le banche del gruppo EFG detengono oltre 60 miliardi di Euro di debito greco (sia pubblico che privato) dal settembre 2009, il che significa che questa cifra potrebbe essere più alta nel frattempo.
A rendere ancor più fosco lo scandalo, è stato rivelato che Jose Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, ha trascorso svariate vacanze con la sua famiglia sullo yacht di Latsis, l’Alexandros. Lo staff di Barroso nega ogni conflitto di interessi, ma il Presidente della Commissione UE ha esercitato fortissime pressioni sulla Germania affinché concedesse gli aiuti.
Mentre i media definiscono questo uno scandalo “greco”, in realtà esso è uno scandalo dell’Impero britannico, in quanto l’impero finanziario e navale dei Latsis fa parte dell’Impero britannico esteso. Un altro ospite regolare sullo yacht Alexandros è il principe Carlo. Non sorprende, in quanto suo padre, il principe Filippo d’Edimburgo, è un membro della famiglia reale greca, messa al trono nel XIX secolo dall’Impero britannico. Filippo è cugino del deposto re di Grecia, Costantino, che ora vive a Londra ed è il padrino del nipote di Filippo, il principe William. Una volta deposto, e quando gli furono negati i soldi dei contribuenti greci, Costantino, in cambio di poco lavoro, ricevette un generoso salario dalla famiglia Latsis.
John Latsis, padre di Spiro Latsis, era vicino alla famiglia reale saudita ed ha costruito alcune delle raffinerie di petrolio del paese ed altri progetti edili, mentre si occupava delle spedizioni del petrolio saudita. Ha fatto una fortuna grazie allo spot market del petrolio creato dall’oligarchia anglo-olandese. Suo figlio, Spiro, ha studiato alla London School of Economics nello stesso periodo in cui era iscritto anche l’attuale Primo ministro greco George Papandreou.
Stando ad un articolo della stampa finanziaria, il “boss dietro l’impero finanziario dei Latsis” è il banchiere svizzero Jean Pierre Cuoni che, tra il 1990 ed il 1994, è stato amministratore delegato della Coutts and Co. Private and Commercial Banking, la stessa Coutts che per generazioni funse da banca privata della famiglia reale britannica. Nel 1969 fu acquisita dalla banca commerciale britannica NatWest, assorbita a sua volta dalla Royal Bank of Scotland. Nel 1995 Cuoni, insieme ad altri tre dirigenti della Coutts, decise di creare una nuova banca specificamente modellata sul vecchio modello di banca privata per rispondere alle esigenze di tutti i “clienti ultra ricchi” e chiese aiuto a Spiro. Fu deciso di usare la Banque des Dépots di Latsis a Ginevra, insieme alla filiale svizzera della Royal Bank of Scotland, appartenente al Gruppo Inter-Alpha, per costituire lo European Financial Group.
Il gruppo include il braccio bancario privato costituito dalla EFG International di Zurigo, con un capitale di 90 miliardi di franchi svizzeri, la EFG Eurobank Egasias SA di Atene, e la EFG Bank European Financial Group SA di Ginevra. I tre sottogruppi vengono gestiti dal quartier generale al Lussemburgo denominato European Financial Group EFG SA.
Fonte: www.movisol.org
Link: http://www.movisol.org/10news113.htm
3.06.2010