DI DIANA JOHNSTONE
counterpunch.org
Il vitale sito d’informazione di Rick Rozoff, Stop NATO, ha appena trasmesso un report Usa sulla “più grande esercitazione della NATO dopo la fine della Guerra Fredda”.
Le forze che hanno preso parte all’esercitazione, denominata “Tridente Lance”, provengono per la maggior parte dal Joint Multinational Training Center a Grafenwöhr, in Germania.
All’esercitazione partecipano elementi di comando di Polonia, Grecia e Turchia, mentre l’eserito USA in Europa, ha fornito un contributo logistico molto importante, così ha riferito il report dell’esercito Usa
Il comandante tenente generale John Nicholson delle forze terrestri della NATO ha detto che l’esercitazione ha dimostrato che alleati della NATO (LANDCOM) hanno finalmente raggiunto la piena capacità operativa.
Pronti a partire !
Per andare dove ?
“Uno degli obiettivi dell’esercitazione, Trident Lance, è stato quello di testare al meglio la piena operatività di LANDCOM – che ha il compito di migliorare il tempo di efficacia e di reazione delle forze di terra dell’alleanza – potrebbe rispondere ad una crisi internazionale. In questo caso, lo scenario affrontato è stata l’ipotetica invasione di membro della Nato: l’ Estonia riporta “Stars and Stripes”
Naturalmente la Russia non ha intenzione di “invadere l’Estonia”, è un’ipotesi assurda. Non ci sono prove
evidenti o ragioni per un “invasione russa” dell’ Estonia.
Ma se esaminiamo una mappa del Baltico. Possiamo notare, con più attenzione, che c’è Kaliningrad. Una piccola enclave di mezzo milione di persone appartenenti alla Russia. Si chiamava Königsburg, ed era parte della Germania, fu persa durante la Seconda Guerra Mondiale. Incastrata tra la Polonia e la Lituania, è già colpita da un danno ai suoi scambi commerciali con l’UE derivanti dalle sanzioni imposte dagli americani. La prospettiva di recuperare Kaliningrad/Königsberg attraverso qualche incidente manipolato potrebbe essere un fattore nell’attuale ufficiale posizione anti-russa della Germania, che va contro gli interessi economici tedeschi e contro la metà dell’opinione pubblica tedesca.
Una guerra per conquistare Kaliningrad potrebbe iniziare con una qualche artificiosa “crisi internazionale” per “rispondere” a.
Passerebbe come una naturale risposta al recupero della Crimea da parte della Russia . Qusto paragone è già stato fatto nel marzo di quest’anno dal quotidiano The Moscow Times.
Ma la Crimea è stato ripresa senza spargimento di sangue, attraverso un pacifico referendum dei cittadini che hanno votato in modo schiacciante per tornare in Russia, loro patria tradizionale, in un momento in cui il legittimo governo ucraino era stato rovesciato in un colpo di stato violentemente anti-russo.
Un’operazione NATO sarebbe molto diversa.
Come potrebbe finire, non voglio neanche indovinarlo.
Cassandra ha i suoi limiti. E spero davvero che si sbagli.
Diana Johnstone
Fonte: www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/2014/12/12/is-kaliningrad-natos-real-target/
12/14.12.2014
Traduzione a cura della redazione di comedonchsciotte.org