FONTE: COBRAF.COM
Un fondo sovrano italiano. Ecco la soluzione! Lettera aperta a Berlusconi, Napolitano e Bersani
L’Italia e l’Europa sono in un “cul de sac”. Bersani sa benissimo che non serve strillare e nemmeno un’altro governo. Chiunque oggi vada al Governo si trova con 1900 MLD di debito e un’economia boccheggiante (se Bersani non lo capisce vada a farsi dare consigli da Prodi o da qualche banchiere di sua fiducia). Quindi ora è meglio mettere mano all’economia e poi andare al Governo con una qualche possibilità di non passare alla storia come colui che ha portato l’Italia al fallimento.
Noi siamo collegati mani e piedi alla BCE e al suo statuto che impedisce di creare moneta. Intanto la crisi di fiducia sui bond italici fa aumentare il costo del debito e lo porta a livelli insostenibili.
Inoltre nell’ultimo anno si è verificato un drammatico calo della base monetaria italiana (-8%) e questo rende molto probabile una recessione drammatica che riducendo il PIL agraverebbe ulteriormente il rapporto con debito e genererebbe una terribile rincorsa:
– tagli di bilancio e + tasse
– riduzione della spesa
– ulteriore contrazione del PIl
– altre manovre
etc…….
Così non se ne esce!!!!!! Ne con berlusconi nemmeno con Bersani (la demagogia è una cosa la realtà un’altra).
Due sole soluzioni (escludo il default):
1 – Eurobonds. Ma i tedeschi della pessima Merkel non li vogliono (pensano ancora di essere immuni dai disastri UE e invece l’Euro li ha collegati indissolubilmente a noi) e quindi ritarderanno il più possibile tale soluzione aggravando sistematicamente la situazione. Se li accetteranno lo faranno solo sull’orlo del baratro! Kohl lo avrebbe già fatto, ma lui era uno statista, questi sono solo dei politici con la p minuscola.
2 – La creazione di un fondo sovrano italiano con il quale difendere i nostri assets più importanti (Banche, ENI, ENEL etc) e assestare qualche colpo da KO alla speculazione ribassista sui nostri Bond): l’obiettivo non è battere definitivamente la speculazione ma semplicemente scoraggiarla in modo che attacchi altri stati più deboli.
Dovrebbe avere un patrimonio superiore ai 100 MLD di euro e una forte capacità di manovra.
Come crearlo:
Ci sono molti modi alcuni leciti e altri ai limiti della legalità finanziaria. In ogni caso uno stato sovrano come l’Italia ha diverse possibilità.
Qui tra i leciti ne cito uno: impegnare le riserve d’oro presso la Banca d’Italia (sono circa il 5% del nostro debito).
Ma prima bisognerebbe che Berlusconi e Bersani si incontrassero e finalmente decidessero di fare politica veramente e non le solite squallide scaramucce sulla stampa.
Ricordate prima la politica e poi un programma di lungo termine che ci porti tutti lontani dal disastro. La fantasia finanziari agli italiani non manca e allora creiamo un super fondo sovrano capace di difendere i nostri interessi nazionali.
Come dicono i francesi: a la guerre comme a la guerre.
Se invece andremo alla guerra in ordine sparso o peggio facendoci sempre del male a vicenda….. sappiamo cari amici italiani che ci spazzeranno via!
Duca
Fonte: www.cobraf.com
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3.’8.2011
PROGRAMMA DI GOVERNO
Duca, ma sei fuori con la tua proposta del “Fondo Sovrano” per l’Italia ?
ll programma economico per l’Italia è questo:
1) FUORI DALL’EURO E SVALUTAZIONE
uscire dall’euro che comporta un automatica svalutazione del -40% e un balzo della competitività dell’export italiano (ma anche dell’inflazione). I BTP in mano a stranieri verranno comprati dalla Banca d’Italia stampando lire e pagandoli in ottime lire. Gli euro sono in pratica dei marchi o dei fiorini, perchè cavolo dobbiamo pagare in marchi ? Per 150 anni abbiamo pagato in lire e non è morto nessuno, al massimo ci hanno tirato dei cancheri quando si svalutavano. Il problema del debito si risolve con la Banca d’italia che stampa lire, un 5% di moneta in più l’anno, ma non di più e piano piano ripaga tutti. In questo modo smetteremo di pagare miliardi di interessi a investitori esteri che ingrassano in modo parassitario dissanguandoci con gli interessi su interessi cumulati del nostro debito. Provocherà un crac dei mercati finanziari ? Sicuro. E allora ? E’ peggio un crac del mercato del parmigiano e dell’uva, che sono cose importanti
2) PATRIMONIALE E VENDITA DI IMMOBILI DELLO STATO
Ovviamente i mercati cercheranno di vendicarsi dell’uscita dall’euro e ci sarà il crollo dei BTP e della lira, per cui occorre difendersi con delle riserve valutarie. Per trovare soldi c’è solo la vendita di terreni immobili dello stato per 150 miliardi, accoppiata a una patrimoniale da 100 miliardi (concentrata su chi ha più di 10 milioni). Si da un colpo a destra e uno a sinistra, un provvedimento liberista e uno socialista. Oltre a questo non bisogna preoccuparsi troppo perchè al fine avremo le lire per ripagare il debito e ce ne infischiamo. Ma la patrimoniale più vendita di immobili, sommate ad un inflazione temporanea del 10% e alla svalutazione del -40% rilancerà l’economia e ci libererà da 400 miliardi di debito. (Se non fai una patrimoniale pesante sarebbe ingiusto socialmente, la patrimoniale è assolutamente necessaria per pagare pensioni e sussidi ai chi è colpito dall’inflazione. Se non vendi però anche immobili dello Stato la patrimoniale non basta)
3) NAZIONALIZZAZIONE E FRAZIONAMENTO DELLE 4 BANCHE MAGGIORI
nazionalizzazione delle 4 maggiori banche anche perchè dopo l’uscita dall’euro e il crollo dei BTP sono fallite. Successivamente frazionamento di questi mostri bancari ognuno in cinque banche regionali più piccole con proibizione di speculare e fare pasticci all’estero, che prestino soldi in Italia e basta e non speculino in titoli, CDO, derivati, cartolarizzazioni e altre porcherie. Divieto alle banche di gestire il risparmio, di vendere fondi comuni, gestioni patrimonali e messa fuori legge di Covered Warrant, bonus certificates, dei prodotti a capitale garantito, di ogni prodotto finanziario (eccetto i future e opzioni) creato dopo il 1990 e che non sia possibile spiegare in più di 30 secondi. Uso delle truppe e dei carabinieri per reprimere la rivolta dei banchieri e dei loro amici, se necessario. Messa al confino a Pantelleria dei più pericolosi (Ennio Doris, Corrado Passera..)
4) DAZI E TARIFFE VERSO LA CINA
Mettere subito dazi verso la Cina e l’Asia in genere, tornando alla situazione del 2001, prima che si ammettesse la Cina nel WTO facendoci invadere di “made in China”. Oppure (se non lo puoi fare legalmente subito per i trattati) rimborso dell’IVA a chi esporta dall’Italia. Penalizzazione fiscale invece di chi, pur essendo legalmente residente in Italia come azienda, produce fuori dall’Italia
5) DEREGOLAMENTAZIONE DELLA VITA DEGLI ITALIANI
abolizione di tutte le regolamentazioni di ogni genere, sanitarie e pseudo-sanitarie, del lavoro, urbanistiche… introdotte dal 1970 in poi in modo da ridurre i costi di chi lavora e ha un impresa e in generale le complicazioni asfissianti della vita degli italiani. Prima del 1970 non eravamo un paese di selvaggi solo perchè la burocrazia era meno asfissiante. Questa deregolamentazione avrebbe un effetto enorme sulla fiducia degli imprenditori, artigiani, commerciani e in genere degli italiani
5) METANO PER CAMION ED AUTO
nuova politica energetica puntando sulla riconversione di camion e poi auto all’uso del metano, che costa meno e inquina un poco meno. Il solare costa troppo, aspettare che altri paesi si svenino a sovvenzionarlo abbassandone i costi. Sfruttamento invece intanto delle nostre riserve di gas in Adriatico e Petrolio in Basilicata (bisogna fare tesoro di tutto ora)
6) PROTEZIONISMO AGRICOLO
protezionismo in agricoltura, chi vuole frutta, verdure, carni prodotte a 20 mila km di distanza prende l’aereo e va a mangiarseli sul posto. Divieto dell’allevamento industriale di vitelli e polli, pascoli ed erba per tutti.
Costerà di più produrre cibo ? Balle, il 20% del costo oggi è pubblicità. Basta vietarla che per mele, salsiccie, formaggi e tagliatelle è inutile, tutti sanno cosa sono. Inoltre grazie alla svalutazione, alla patrimoniale, alla vendita di immobili di stato e alla ripresa economica si potrà abolire l’IVA sugli alimentari prodotti in Italia. Senza IVA e senza costi di pubblicità costeranno meno anche se prodotti in Italia
7) DEREGOLAMENTAZIONE DELLA CASA. ELIMINAZIONE DELLA SPECULAZIONE IMMOBILIARE
deregolamentazione urbanistica: chi ha un pezzo di terra o una casa, purchè si tratti di case unifamigliari a due piani al massimo, fa quello che vuole in casa sua, non paga oneri urbanistici, non presenta piani, progetti e relazioni con tre tecnici allucinanti da migliaia di euro… E’ casa sua e della sua famiglia, costruisce e ristruttura come pare a lui e basta.
Inoltre divieto dei mutui famigliari per la casa superiori al 50% del valore dell’immobile. Queste cose faranno scendere del -30% il costo degli immobili di fascia medio-bassa. Alla fine il costo di una normale casa di 100 mq con 300 mq di spazio intorno, per una famiglia di impiegati media, costerà 100 mila euro invece di 200 mila euro. Una casa deve costare 4-5 anni di stipendio netto al massimo. Chi vuole arricchirsi dovrà lavorare e non contare “sul passaggio ad area fabbricabile…” e sulla speculazione sugli immobili che salgono di prezzo.
8) BLOCCO DELL’IMMIGRAZIONE extra-comunitaria
blocco totale dell’immigrazione da paesi extra-comunitari, inclusi i ricongiungimenti. Restrizione dell’immigrazione dai paesi comunitari o nordamerica a 50 mila persone l’anno. Esenzione dall’Irpef per le famiglie (sotto gli 80 mila euro lordi di imponibile) con tre figli, purchè dimostrino di avere bisnonna italiana. Per non discriminare verso tunisini e marocchini che hanno tre figli gli si versa la stessa somma vincolata a comprare casa nel loro nel loro paese (così quando invecchiano ci tornano e col blocco dei ricongiungimenti dopo due generazioni torniamo tra italiani e basta)
Opposizione dell’Italia ad ogni allargamento della UE a Cipro, Turchia, Kurdistan, Libano, Iraq…. Amendamento della Costituzione per vietare ogni missione militare all’estero non motivata dalla difesa dell’Italia (in alternativa referendum popolare per approvare le missioni militari)
9) DEMOCRAZIA DIRETTA, REFERENDUM AL POSTO DEL PARLAMENTO
sostituzione del voto parlamentare con il voto diretto tramite cellulare, telecomando TV o via internet, del tipo referendum, su tutte le leggi importanti. Tutti gli italiani votano da casa le leggi che li riguardano. Come in Svizzera dove ogni domenica fanno tre referendum, ma usando le nuove tecnologie, cellulare, telecomando TV (che già lo usano per votare al Grande Fratello) e internet. Democrazia diretta, referendum ogni domenica, i deputati si limitano a scrivere proposte di legge e discutere, ma a votare sono solo agli italiani. Nelle situazioni più difficile da risolvere si fa un eccezione al blocco dell’immigrazione e si importano politici scandinavi e giapponesi come sindaci e amministratori ad esempio a Castellamare o Catanzaro, ma a pensarci bene anche a Milano, dove si importano amministratori e sindaco austriaco. Divieto di ricoprire cariche pubbliche per i locali, solo scandinavi, austriaci e giapponesi. Se funziona bene si estende il sistema a tutta l’Italia
10) SOSTITUIRE I MAGISTRATI CON GIURIE, GIUDICI DI PACE E AVVOCATI (ove possibile)
riforma della magistratura sostituendo i magistrati con giudici di pace ovunque possibile e giurie popolari ovunque possibile. Assunzione di 10 mila avvocati disoccupati per tre anni per smaltire i due milioni di processi arretrati. Anche qua si importano scandinavi, austriaci e giapponesi per fare i giudici, nel consiglio superiore della magistratura solo finlandesi.
GZ
Fonte: www.cobraf.com
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3.’8.2011