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di Maurizio Martucci
Ormai è chiaro: siamo sotto attacco!
L’umanità, anzi il genere umano è sotto attacco. Per mano di teorie sotto mentite spoglie spacciate per ineludibile progresso, futuro e tecnologia forzata a cui non ci si può sottrarre se non si vuol tornare al medioevo o all’età della pietra, teorie deliranti d’onnipotenza che prefigurano l’ascesa di una vera e propria mutazione antropologia della specie, complice la connivenza di chi ripete all’ossessione che “tanto il progresso è questo e non lo si può fermare”.
Accorgersene non è difficile. E non basta più leggere le previsioni messe nero su bianco dall’ottima Enrica Perrucchietti nel libro Cyber-Uomo. Così come non basta più l’inchiesta televisiva di Report sul Transumanesimo. La disumanizzazione avanza spedita senza remore né freni etici o sanitari d’inibizione, e ce la buttano ormai davanti agli occhi e pure sotto al naso, cercando di sommergerci nel quotidiano con una pseudo brodaglia futuribile che non si capisce perché dovremmo per forza tutti accettare e fare nostra, tra 5G, Intelligenza Artificiale e microchip sottocutaneo.
Già più di un anno fa i lettori de Il Mattino di Padova e Il Gazzettino nei titoli d’apertura si sono imbattuti in una notizia sconcertante: un imprenditore di Castelfranco Veneto (Treviso) s’è fatto impiantare una nano-tecnologia sotto pelle per aprire porte, fare il check-in e pagare come col bancomat attraverso la mano. Esattamente il passepartout per accedere da remoto alla casa domotica e all’Internet delle cose.
La digitalizzazione dell’anima, oltre che della propria privacy e identità, ormai passa tra pollice e indice della mano sinistra, a 13,56 Mhz. Nelle conferenze Stop 5G tenute in varie zone d’Italia, ho più volte denunciato come l’esperimento del microchip sottocutaneo – oltre ai noti primordiali casi di aziende svedesi – sia in realtà già avvenuto a Barcellona proprio nell’ambito dell’ultimo congresso mondiale del 5G, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità comincia ad interrogarsi sullo studio delle bio-nano-tecnologie.
Far finta di non capire che ci troviamo ormai ad un bivio cruciale per la storia dell’umanità, all’alba di una nuova era robotizzata e sempre più tecnocratica, dittatoriale e artificiale, far finta di non capire che 5G e Intelligenza Artificiale non siano altro che il braccio operativo del Transumanesimo che vede nel microchip il simbolo (forse) più eclatante dell’imperdonabile salto nel buio a ci stanno sottoponendo, significa girarsi dall’altra parte e far finta di nulla. Fregandosene del senso della vita. Mentre natura e madre terra piangono, esterrefatte, al tramonto dell’umanità.
Fonte: https://www.orticaweb.it/5g-e-microchip-il-salto-nel-buio/
Pubblicato il 26.03.2021