AVEVANO PRESENTATO UNA SEMPLICE DOMANDA, SCOPERTI DALLA FINANZA
È di oggi la notizia che 30 carcerati condannati per mafia, tutt’ora detenuti, stavano ricevendo lo stipendio di cittadinanza. Alcuni di loro erano riusciti a inviare le domande direttamente dal carcere riuscendo a ottenere i benefici dell’inps.
Per altri invece erano stati i famigliari a chiedere per sè il reddito, e avere un membro della famiglia in carcere diminuisce l’importo concesso. In questi casi, individuati dalla guardia di finanza di Foggia, era stata omessa l’informazione.
L’indagine evidenza la mancanza di comunicazione tra le banche dati degli istituti dello stato, il danno è stato calcolato per 200 mila euro, che in qualche modo lo stato cercherà di recuperare.