DI MICHAEL SNYDER
theeconomiccollapseblog.com
Quando si ha troppo debito, iniziano ad accadere cose davvero brutte. Purtroppo questo è esattamente ciò che sta accadendo in Italia in questo momento. Le dure misure di austerità stanno facendo rallentare l’economia italiana ancora più di prmia. Eppure, anche con tutte le misure di austerità, il governo italiano continua solo ad accumulare più debito. Questo è esattamente lo stesso percorso che ha intrapreso la Grecia.
L’austerità provoca un calo nelle entrate pubbliche, cosa che impedisce il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del deficit, cosa che provoca ancora più misure di austerità. Ma se l’Italia crolla economicamente, sarà un affare molto più grande di quello che è stato in Grecia. L’Italia è la nona economia su tutto il pianeta. In realtà l’Italia era ottava, ma ora la Russia l’ha sorpassata.
Se l’Italia continuerà ad arrancare, anche India e Canada la sorpasseranno. E’ davvero una tragedia guardare ciò che sta accadendo in Italia, perché è davvero un posto meraviglioso. Quando ero bambino, mio padre era in marina e ho avuto l’opportunità di vivere lì per un po’. E’ una terra con un clima meraviglioso, ottimo cibo e ottimo calcio. La gente è cordiale e la cultura è assolutamente affascinante. Ma ora il paese sta cadendo a pezzi.
I seguenti sono gli 11 segni che l’Italia sta scendendo in una depressione economica in piena regola…
- Il tasso di disoccupazione in Italia è salito al 12.2%. Questa è la cifra più alta da 35 anni a questa parte.
- Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è salito al 38.5%, e nel sud Italia ha recentemente raggiunto la soglia del 50%.
- Una media di 134 punti vendita stanno chiudendo in Italia ogni singolo giorno. Nel complesso, circa 224,000 esercizi al dettaglio hanno chiuso dal 2008.
- L’economia italiana è in contrazione da sette trimestri consecutivi.
- E’ stato proiettato che il PIL in Italia si ridurrà dell’1.8% quest’anno.
- La produzione industriale in Italia è diminuita per 15 mesi di fila. Ora è scesa al livello più basso sin da 25 anni.
- Nel complesso, la produzione industriale in Italia è diminuita di circa un quarto sin dal 2008.
- A Maggio le vendite di automobili in Italia sono diminuite dell’8% rispetto all’anno precedente.
- Il numero di persone che sono considerate “gravemente povere” in Italia è raddoppiato negli ultimi due anni.
- L’Italia ora ha un rapporto tra debito/PIL del 130%.
- E’ stato proiettato che l’Italia avrà bisogno di un grande piano di salvataggio dell’UE entro sei mesi.
A questo punto, l’Italia è al verde.
E a differenza degli Stati Uniti o del Giappone, l’Italia non può più controllare una banca centrale e fargli stampare una gran quantità di nuovo denaro con cui comprare titoli di stato. L’Italia è sposata con l’euro, e questo limita fortemente le sue opzioni. Purtroppo il denaro sta finendo rapidamente. Quello che segue è un estratto da un recente articolo di Wolf Richter…
Nella maggior parte dei paesi significherebbe avere una bella faccia tosta, o forse un’ostentazione di follia politica, ma in Italia lascia il tempo che trova: un funzionario del governo, nondimeno un ministro, può dichiarare tranquillamente che il paese non può saldare i suoi conti di lunga data, e non per un mese o due ma per il resto di quest’anno! A causa di problemi “tecnici.”
Il governo italiano è senza soldi. Non che il governo degli Stati Uniti o quello giapponese stiano meglio, ma hanno le banche centrali che stampano denaro a tavoletta. L’Italia no. Ha la BCE che è gestita da un italiano il quale l’anno scorso ha promesso che stamperà soldi per tenere l’Italia a galla. Ma questa promessa non è la stessa cosa dell’avere una banca centrale propria.
Il 4 Luglio in Italia è venuto alla luce l’ennesimo fiasco per quanto riguarda il bilancio. Devastata dalla falsa austerità, le spese sono aumentate dell’1.3% nel primo trimestre, mentre le entrate sono rimasti invariate. Quindi il deficit è salito al 7.3% del PIL, rispetto al 6.6% dello scorso anno, portando il debito pubblico al 130% del PIL. Debito e deficit da capogiro in un’economia in avvizzimento — l’Italia è in recessione sin dal quarto trimestre del 2011 — è una combinazione tossica nell’Eurozona.
Anche se questi numeri possono sembrare davvero brutti, la realtà è che le persone che soffrono di più sono i cittadini medi. Molti italiani sono stati completamente devastati da questa depressione economica ed i suicidi sono alle stelle…
In Italia le tragiche storie di suicidi legati alla profonda recessione stanno diventando troppo frequenti. Il mese scorso vicino a Torino si è impiccato un ex-operaio perché non riusciva a trovare lavoro. A Maggio un giovane di Roma si è suicidato poco dopo aver perso il lavoro. Il giorno successivo il presidente Giorgio Napolitano ha pregato il governo affinché presti “la massima attenzione per le situazioni di maggior disagio e necessità” in modo da aiutare a fermare l’ondata di suicidi.
E’ assolutamente tragico.
Ma sapete una cosa?
Gli Stati Uniti sono diretti lungo lo stesso percorso dell’Italia.
Nei prossimi anni anche qui la disoccupazione ed i suicidi saliranno alle stelle.
Quelli che stanno mettendo la testa sotto la sabbia in questo momento saranno colti di sorpresa da quello che sta arrivando. Ma quelli che capiscono ciò che si staglia all’orizzonte, e si preparano, avranno migliori possibilità per uscirne con meno danni possibili.
L’Italia è un po’ come la Torre di Pisa. Tutti sanno che cadrà alla fine, e quando accadrà sarà una vera catastrofe.
Quando il sistema finanziario dell’Italia imploderà, questo sarà il segno che la situazione inizierà a deteriorarsi più rapidamente. Aspettatevi che i vari pezzi del domino inizino a cadere molto più rapidamente in seguito.
Versione originale:
Michael Snyder
Fonte: http://theeconomiccollapseblog.com
Link: http://theeconomiccollapseblog.com/archives/11-signs-that-italy-is-descending-into-a-full-blown-economic-depression
7.07.2013
Versione italiana:
Fonte: www.rischiocalcolato.it
Link: http://www.rischiocalcolato.it/2013/07/11-segni-che-litalia-sta-finendo-in-una-depressione-economica.html
12.07.2013
Traduzione a cura di FRANCESCO SIMONCELLI