DI NICHOLAS D. KRISTOF
nytimes.com
La guerra in Afghanistan consumerà più soldi solamente questo anno di quanto abbiamo speso per la guerra Anglo-Americana del 1918, la guerra Messicano-Statiunitense (ndt: 1846-1848), la guerra civile (ndt: 1861-1865) e la guerra Ispano-Americana (ndt: 1898 ) – messe insieme.
Un recente rapporto del Servizio per le Ricerche Congressuali ha evidenziato che la “guerra al terrore” , includendo Afghanistan e Iraq, è stato, di gran lunga, la più costosa guerra della storia Americana a parte la seconda guerra mondiale. Questo, adattando all’inflazione tutte le spese per le guerre precedenti.
Questi confronti storici dovrebbero essere un campanello d’allarme per il presidente Obama, sottolineando come la nostra strategia militare, non sono sia un disastro – come suggeriscono i documenti recentemente trapelati dall’Afghanistan – ma rifletta anche, più in generale, dei grossolani errori nella distribuzione delle risorse. Una delle eredità dell’attacco dell’11 Settembre è stata la distorsione della politica Americana: rispetto agli standard della storia e dell’efficienza della spesa stiamo sovrainvestendo enormemente in attrezzature militari e sotto investendo in educazione e diplomazia.
Era ragionevole per i liberali inveire contro il Presidente George W. Bush per il suo sciovinismo. Ma è il Presidente Obama che ora sta chiedendo il 6,1 percento in più in spese militari rispetto al picco di spesa militare raggiunta sotto Mr. Bush. Ed è Mr. Obama che ha triplicato il numero di truppe Americane in Afghanistan da quando è entrato in carica. (Un conto che fornisce 35 miliardi di dollari per continuare a finanziare le due guerre americane è stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti martedì e sta aspettando la sua firma) .
Sotto Mr. Obama stiamo ora spendendo più soldi in spese militari ( si parla di cifre adattate all’inflazione ) del picco della guerra fredda, della guerra del Vietnam o di quella di Corea. La nostra flotta della marina è più grande delle successive 13 della classifica messe insieme, stando al segretario della difesa Robert Gates. Il nostro apparato di intelligence è talmente dilatato che, secondo il Washington Post, il numero di persone con accesso alle informazioni “top secret” è una volta e mezzo la popolazione del District of Columbia.
Nel frattempo, un rapporto del consiglio dei college riporta alla sobrietà dicendoci che gli Stati Uniti, che di solito erano in cima alle classifiche per proporzione di giovani laureati, sono scesi al 21° posto.
C’è di più : uno sbilanciamento dell’attenzione solamente sulle armi è controproducente, creando una forte reazione negativa contro gli “invasori” stranieri. Soprattutto, l’educazione ha un record leggermente migliore rispetto alla potenza militare nel neutralizzare gli estremismi stranieri. E lo sbilanciamento è sbalorditivo : per il costo di un solo soldato in Afghanistan per un anno, potremmo avviare lì circa 20 scuole. Hawks ribatte che è impossibile gestire scuole in Afghanistan a meno che non ci siano truppe Americane a proteggerle. Ma questo non è corretto.
CARE, una organizzazione umanitaria, gestisce circa 300 scuole in Afghanistan, e nessuna è stata bruciata dai Talebani. Greg Morteson, famoso per “Tre tazze di tè” , ha supervisionato la costruzione di 145 scuole in Afghanistan e Pakistan e ne manda avanti altre dozzine in tende o edifici affittati – e anche lui ha detto che nessuna è stata distrutta dai Talebani.
L’esperienza delle associazioni di assistenza umanitaria mostra che è alquanto possibile gestire scuole fin tanto ché esiste una rispettosa consultazione degli anziani tribali e un loro coinvolgimento guadagnandosi la loro approvazione. E la mia impressione è che CARE e Mr. Mortenson stiano facendo più per portare la pace in Afghanistan dell’ondata di truppe di Mr. Obama.
Le forze armate Americane hanno iniziato a leggere entusiasticamente ”Tre Tazze di Tè” ma non hanno assimilato la lezione centrale: per costruire la pace è meglio puntare sulla costruzione di scuole che sul lancio di missili (specialmente quando un missile cruise costa circa quanto 11 scuole).
Mr. Mortenson si lamentava con me del fatto che per il costo di soli 246 soldati inviati per un anno, gli Stati Uniti d’America potrebbero finanziare un piano di educazione secondaria per tutto l’Afghanistan. Questo contribuirebbe a costruire una economia Afghana, una società e un futuro civile … e tutto per un quarto dell’uno per cento della nostra spesa militare in Afghanistan questo anno.
Il recente tumulto sull’aiuto dei Pakistani ai Talebani Afghani sottolinea che i milioni di dollari in aiuti militari Americani semplicemente non riescono più a comprare la lealtà di un tempo. Al contrario, l’educazione può effettivamente trasformare una nazione. Questa è una ragione per cui il Banladesh è più calmo del Packistan, l’Oman mette meno paura dello Yemen.
Paradossalmente, il più eloquente sostenitore dell’equilibrio nelle priorità dei finanziamenti è stato Mr. Gates, il segretario della difesa. Ha notato che l’esercito ha più persone tra le sue bande musicali di quanti diplomatici abbia il dipartimento di stato.
Di fronte alla costante richiesta di incremento del finanziamento, Mr. Gates ha chiesto a Maggio ha chiesto a Maggio: “E’ un pericolo terribile che per il 2020 gli Stati Uniti d’America avranno solo 20 volte più caccia bombardieri stealth di nuova generazione rispetto alla Cina?”
Nella sua campagna presidenziale Mr. Obama ha promesso di investire in finanziamenti per l’educazione mondiale. Da allora, sembra aver dimenticato quell’idea – visto che sta spendendo in Afghanistan ogni cinque settimane abbastanza denaro di quanto servirebbe praticamente per assicurare una educazione elementare a ogni bambino sul nostro pianeta.
Abbiamo vinto la nostra indipendenza per 2,4 milioni di dollari (odierni) , recita un rapporto del servizio ricerche congressuali. E’ stato un buon affare, considerato che ora sprechiamo lo stesso importo ogni nove giorni in Afghanistan. Mr. Obama, non è ora di riequilibrare le nostre priorità ?
Nicholas D. Kristof
Fonte: www.nytimes.com
Link:: http://www.nytimes.com/2010/07/29/opinion/29kristof.html?_r=2
28.07.2010
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da PAOLO CASTELLETTI