TYLER DURDEN
Zero Hedge
Mentre gli alti funzionari in Germania aspettano il vertice dell’Unione Europea per discutere di un secondo giro di sanzioni contro la Russia (e avvertono che “devono evitare una spirale di sanzioni”), abbiamo pensato che valesse la pena analizzare quanto sono reciprocamente dipendenti queste due regioni. Come indica Pater Tenebrarum di Acting-man.com, le seguenti infografiche suggeriscono che un botta e risposta di sanzioni potrebbe essere un gran bel problema per l’Europa, e forse il motivo per cui i dirigenti europei stanno pregando in silenzio affinché questa crisi svanisca.
Scambi commerciali tra Russia e Germania (Russia Today)
Scambi tra Russia e Germania (Der Spiegel)
La Russia è l’undicesimo partner commerciale della Germania
Una lista di imprese tedesche che hanno una forte esposizione con la Russia (Der Spiegel)
Esposizione internazionale verso il debito russo (Reuters)
Questi sono i dettagli di queste esposizioni bancarie:
SOCIETE’ GENERALE
Secondo l’Autorità Bancaria Europea (EBA), la seconda banca di Francia aveva alla fine di giugno un’esposizione pari a 22.4 miliardi con la Russia. Che equivaleva a 15,7 miliardi di euro in risk-weighted asset.
SG Russia, che include Rosbank e altre strutture assicurative e finanziarie, l’anno scorso ha avuto un utile operativo di 239 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al 2012, malgrado un aumento del 41% delle perdite da crediti inesigibili. La banca ha dichiarato di avere alla fine del 2013 13,5 miliardi di euro di prestiti ancora esistenti e depositi per 8.5 miliardi.
Morgan Stanley stima che il patrimonio netto di Société Générale impiegato in Russia sia il 7,7% del totale del gruppo.
UNICREDIT:
I dati dell’EBA hanno evidenziato che la maggiore banca italiana aveva a fine giugno un’esposizione di 18.6 miliardi di euro verso la Russia.
Unicredit ha dichiarato che i suoi ricavi dalla Russia sono stati di 372 milioni di euro nel quarto trimestre del 2013, con un aumento dell’l’80% rispetto all’anno precedente.
Morgan Stanley ha stimato che il capitale di Unicredit impiegato in Russia rappresenti il 2,7% del totale del gruppo.
RAIFFEISEN BANK INTERNATIONAL:
L’istituto di credito austriaco ha riferito di essere la decima banca in Russia, con prestiti per 10,2 miliardi di euro, due milioni e mezzo di clienti e 192 filiali. I suoi asset in Russia rappresentano il 12% del totale del gruppo, e la branca russa ha ricavato 507 milioni di euro nei primi nove mesi dello scorso anno, la gran parte del totale del gruppo.
I dati dell’EBA mostrano che Raiffeisen alla fine di giugno aveva un’esposizione di 13,2 miliardi di euro verso la Russia.
Morgan Stanley ha stimato che il patrimonio netto di Raiffeisen impiegato in Russia rappresenta il 15,6% del totale del gruppo.
OTP BANK:
I dati dell’EBA mostrano che a fine giugno la banca ungherese aveva un’esposizione verso la Russia di 4,4 miliardi di euro.
BANK OF CYPRUS:
I dati dell’EBA hanno indicato che a fine giugno la banca cipriota aveva un’esposizione verso la Russia pari a 1,6 miliardi di euro.
Ma, comunque, tutto questo non dovrebbe essere una cosa positiva?
E quando l’Ucraina appare voler ripiegare da ogni nuova iniziativa, ciò ci suggerisce che le potenze occidentali abbiano oramai oltrepassato la linea rossa che porta alla mutua distruzione assicurata (MAD, che in inglese significa anche pazzo, ndt).
TYLER DURDEN
Zero Hedge
Link: Mapping Europe’s Mutually Assured Economic Destruction As EU Plans More Sanctions
20.03.2014
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da SUPERVICE