Giovedì al via. Ankara denuncia ‘provocazione’ jet greci
ansamed.info
La Marina militare turca effettuerà da giovedì prossimo al 7 marzo una massiccia esercitazione navale nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale. Le manovre sono state ribattezzate ‘Patria Blu 2021’, secondo lo slogan ormai consolato che fa riferimento alle ambizioni di espansione marittima di Ankara.
Nelle esercitazioni verranno impiegati 87 navi da guerra, 27 aerei, 20 elicotteri e droni con unità delle forze navali, della gendarmeria e dell’aviazione, simulando scenari di conflitto.
Droni ad alta velocità saranno utilizzati come obiettivi di esercitazioni di tiro. Lo scopo delle manovre, spiega la Difesa di Ankara, è la valutazione della preparazione delle unità coinvolte.
Le attività si svolgeranno in contemporanea con l’arrivo al porto greco di Alessandropoli di soldati e mezzi americani per l’avvio dell’esercitazione Nato ‘Defender Europe 21’, che si svolgerà fino a maggio in Europa occidentale e orientale.
Intanto, il ministero della Difesa di Ankara ha denunciato oggi azioni aggressive da parte di 4 cacciabombardieri F-16 di Atene nei conforti della nave TCG Cesme, impegnata in ricerche tecniche e scientifiche nell’Egeo settentrionale.
Secondo la Turchia, l’episodio è avvenuto in acque internazionali. Uno dei jet ellenici, che volavano a circa mille metri d’altitudine, avrebbe scaricato a 2 miglia nautiche dal natante un razzo chaff, impiegato dagli aerei da guerra come strumento di disturbo dei radar nemici.
Ankara ha fatto sapere di aver dato una “risposta adeguata” ai caccia greci, senza fornirne ulteriori dettagli.
Pubblicato il 23.02.2021