La sezione ferroviaria Rasht – Astara in Iran si farà e sarà costruita in partenariato con la Russia. Sono questi i termini dell’accordo firmato mercoledì 16 maggio dai rappresentanti dei due Paesi: il Ministro dei Trasporti della Federazione russa Vitaly Savelyev e il Ministro delle Strade e dell’Urbanistica dell’Iran Mehrdad Bazrpash, alla presenza (video) dei rispettivi Capi di Stato.
Un progetto, quello dell’International North – South Transport Corridor (INSTC), che interessa non solo la Russia e l’Iran, ma anche tutti i partecipanti al commercio mondiale, poiché dal punto di vista della logistica “si tratta di un’aggiunta significativa al Canale di Suez e allo stretto del Mar Nero” ha osservato Putin, sottolineando che il percorso su rotaie ridurrà sia i tempi di consegna che i costi “e quindi il prezzo finale delle merci sarà inferiore”.
Raisi a sua volta ha definito l’accordo “un grande e significativo passo” nella cooperazione tra Teheran e Mosca, osservando che il corridoio ferroviario funzionerà nell’interesse di tutti i Paesi della Regione: “dopo il completamento della costruzione della ferrovia Rasht-Astara, ci saranno tre rami operativi lungo i quali potranno essere spostate le merci”.
Secondo il documento, Mosca e Teheran finanzieranno congiuntamente la progettazione e la costruzione della linea Rasht – Astara, che avrà una lunghezza di circa 170 km, con un investimento di 1,6 miliardi di dollari nei prossimi 4 anni. A tale tratta sarà poi necessario aggiungere il collegamento con l’Azerbaigian sul quale Mosca sta già lavorando diplomaticamente, prevedendo presto la stipulazione di un trilaterale con Teheran e Baku.
Il completamento dell’intero percorso ferroviario potrebbe modificare totalmente gli equilibri commerciali non solo della Regione ma dell’intero continente asiatico, garantendo una linea diretta tra Russia e India.
Massimo A. Cascone, 18.05.2023