La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

PETROLIO IN CAMBIO DI PRESTITI

blank
A cura di God
Il 24 Agosto 2009
94 Views

Multinazionali anglosassoni contro aziende statali cinesi

DI ALFREDO JALIFE-RAHME
La Jornada

Le multinazionali anglosassoni arrancano per il crollo della liquidità (The Financial Times 31.7.09), dovuto tanto alla diminuzione delle entrate quanto al prezzo del petrolio relativamente basso, mentre le industrie petrolifere cinesi statali fanno acquisti in giro per il mondo grazie a loro surplus monetario.

Sono rimaste senza denaro le multinazionali anglosassoni alle quali i partiti “entreguistas” e apolidi del PAN, PRI e del PRD vogliono regalare a lotti il “tesoro” del Golfo del Messico
(“entreguistas”: formula utilizzata in America Latina per definire le politiche “esageratamente generose” di alcuni governi allo scopo di un arriccihhimento personale e delle loro lobby di potere. Si veda qui http://www.morochos.org/2007/07/la-diplomacia-entreguista.html n.d.t)Ciò che accade nel mondo del petrolio riflette squisitamente l’incipiente nuovo ordine geopolitico multipolare, concomitante con lo tsunami finanziario globale per colpa del quale il G-7 e le sue multinazionali del petrolio sono rimasti all’asciutto a causa della “siccità creditizia” in un mondo in cui la liquidità è imperatrice.

Se giá è una pazzia regalare il proprio petrolio e il proprio gas al peggiore offerente ed al migliore impostore durante l’incipiente ordine multipolare, (sintesi della nostra relazione nei dibattiti al Senato) costituirebbe una peggiore follia vendere attivi energetici quando le condizioni di compravendita nel mondo sono cambiate drammaticamente a beneficio dei paesi produttori e a svantaggio degli importatori: situazione che hanno sfruttato in maniera intelligente le imprese statali cinesi per assicurarsi la propria riserva energetica nel mondo (Wenran Jiang; The Jamestown Foundation; 23.7.09).

Su questo verteva la nostra relazione su “la rinazionalizzazione e la statalizzazione del petrolio e del gas” nell’incipiente nuovo ordine multipolare, con particolare attenzione all’America Latina, lo scorso 29 luglio durante il forum internazionale “Per una Dimensione Sociale dell’Energia e l’Accesso all’Acqua” convocato dal Sindacato Messicano Combattente degli Elettricisti.

L’autore “della strategia” dei recenti acquisti eseteri di petrolio e gas da parte delle aziende statali cinesi è Wenran Jiang (WJ), docente di Scienze Politiche nell’Università di Alberta (Canada) e presidente del “Mactaggart Research” dell'”Istituto Cinese” da lui fondato.

WJ afferma che “i recenti accordi con Russia, Kazajstán, Brasile e Venezuela per un valore combinato di 50,000 milioni di dollari statunitensi di capitale cinese sta ad indicare che i paesi produttori di petrolio hanno mantenuto il controllo (letteralmente) dei propri attivi.”

Magari lo capissero quelli de PEMEX, PAN, PRI e PRD.

La Cina si è trasformata nel “secondo consumatore ed importatore di petrolio” e per questo motivo il suo Governo ha letteralmente spinto , le proprio aziende di stato ad implementare una strategia oltreconfine per assicurare la propria provvista estera di energia.”

Egli spiega che le industrie petrolifere cinesi, tutte statali, sono tre: Corporazione Nazionale di Petrolio Cinese, (CNPC, la sigla in inglese,) Corporazione Petrolchimicha di Cina (SINOPEC, la sigla in inglese), e Corporazione Petrolifera Extra-continentale Nazionale di Cina (CNOOC, la sigla in inglese).

Chiama l’attenzione il fatto che WJ non citi a Petrochina, l’impresa più ricca del mondo in termini di “capitalizzazione di mercato”, probabilmente perchè è una filiale di CNPC.

Petrochina – quotata nelle borse di Hong Kong, New York e Shanghai – sbandiera l’esorbitante valore borsistico di un milione di milioni (trilione in anglosassone), molto di più delle multinazionali anglosassoni ed equivalente al PIL dell’intero Messico.

Questo significa che il Messico ha praticamente una produzione equivalente a quella cinese, dimostrando l’evidente mediocrità della gestione petrolifera da parte degli apolidi neoliberali “messicani” di fronte al talento finanziario dei marxisti-maoisti cinesi.

Non è il momento di lamentarsi del disastroso ASPAN (Alleanza per la Sicurezza e la Protezione dell’Alleanza Nordamericana), bensì di esaltare la creatività della “nuova strategia” che ha stabilito la Cina, come importatore, con le potenze industrie petrolifere produttrici ed esportatrici – essenzialmente Russia, Brasile e Venezuela – sotto la formula di “petrolio in cambio di prestiti.”

La Cina ha dato in prestito denaro che gli eccede, più di due milioni di milioni in riserve monetarie, alle imprese dei paesi che hanno bisogno di capitali freschi, Russia, Brasile e Venezuela, affinché, in cambio, loro continuino a produrre l’energia di cui la Cina ha bisogno.

Questa formula ingegnosa è un classico “win-win” (“io guadagno – tu guadagni”) che garantisce in forma bidirezionale tanto l’approvigionamento quanto la produzione senza aver bisogno di vendere gli attivi delle imprese di Russia, Brasile e Venezuela – in maggioranza statali e/o in una dinamica di rinazionalizzazione e statalizzazione.

Il governo cinese preferirebbe l’acquisizione degli attivi delle imprese dei paesi produttori: una scommessa molto rischiosa che lo potrebbe lasciare senza energia quando i padroni del petrolio e del gas si renderanno conto del valore geo-strategico dell’ “oro nero” – di fatto, un grave errore commesso dalla coppia “entreguista” panista (si definiscono “panistas” in Messico i membri del Partito di Azione Nazionale n.d.t.) Fox-Calderòn, che regalarono il gas messicano alla spagnola Repsol, oggi più compromessa che mai, specialmente, dopo l’ “incidente” del suo rappresentante nella Segreteria di Governo.

I Cinesi non sono così tanto predatori come le multinazionali anglosassoni o, per lo meno, hanno inteso meglio quali sono “i crescenti sentimenti nazionalisti, evocati dai paesi produttori e l’uso dell’energia come un strumento nazionale di politica estera.”

Per qualche ragione insondabile, i neoliberisti “messicani” si ostinano a respingere il petrolio come “arma strategica” fra le più importanti.

Con la magra eccezione di alcuni acquisizioni, Kazajstán, Africa Occidentale ed Iraq, la Cina non potrà ottenere la sua sicurezza energetica assoluta attravero l’acquisizione totale degli attivi altrui. La Cina imparò in maniera umiliante che non è facile acquisire gli attivi petroliferi altrui, nemmeno nei mercati capitalisti anglosassoni di “libero mercato”, (v. il caso della statunitense UNOCAL.)

Attraverso la formula creativa del “petrolio in cambio di prestiti” la Cina potrà assicurarsi una relativa sicurezza energetica col “diritto a comprare” e non il “diritto a possedere”.

WJ enfatizza che, a dispetto delle condizioni sfavorevoli del mercato (doppio ribasso del prezzo e della produzione), Russia, Brasile e Venezuela non hanno ceduto alla tentazione di vendere sconsideratamente i propri attivi a coloro che come la Cina “offrono un’alternativa differente ai mercati anglosassoni”, cosa che conferisce loro “maggiore influenza politica, riducendo la vulnerabile dipendenza dai compratori esistenti (leggasi: gli anglosassoni)”.

Non sarebbe dannoso che PEMEX esplorasse l’applicazione di questa formula di “petrolio in cambio di prestiti” e si allegerisca degli ormeggi mentali di tipi coloniale dell'”entreguismo” catastale che soffre dalla tappa funesta di Adrián Lajous Vargas, l’utile idiota delle multinazionali britanniche, il quale sarebbe bene sottoporre ad un’audizione cittadina circa la sua “gestione” sin da quando iniziò il doppio debacle concettuale e strutturale di PEMEX.

Alfredo Jalife-Rahme
Fonte: http://www.jornada.unam.mx
Link: http://www.jornada.unam.mx/2009/08/02/index.php?section=opinion&article=010o1pol
02.09.2009

Traduzione per www.comedonchischiotte.org a cura di NASRUDDIN

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
12 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Pre e Post Patriarcato. 11 Dicembre 2024
    Prima dell'avvento del patriarcato. Dopo l'avvento del patriarcato.
    Esquivèl
  • La scommessa: geostrategia 10 Dicembre 2024
    Se abbiamo finito gli svarionamenti, alla "abbiamo vinto abbiamo perso", per questa prima "tranche" di degustazioni al massacro inutle di poveracci (al solito) potremmo forse farci la domand...
    GioCo
  • Al Jolani vero muslim ? Per niente. 10 Dicembre 2024
    Qualche dubbio dopo Al Baghdadi, criptojewish criminale tanto quanto i suoi tagliagole, mi era venuto. Adesso qualche indizio a conferma che Abu Mohammed Al Jawlani ( Al Jolani ) sia in rea...
    oriundo2006
  • Articolo del 2020: Tutti i rischi del deposito ENI di Calenzano (oggi 2 morti, 3 dispersi, 9 feriti n.d.r. ) 9 Dicembre 2024
    Tutti i rischi del deposito ENI di Calenzano DiGian Luca Garetti/Lascia un commento/3 Novembre 2020 Abbiamo intervistato Maurizio Marchi della sezione di Medicina Democrati...
    marcopa
  • Eppure... 8 Dicembre 2024
    La morte, da noi in occidente forse il timore più grande, di certo abbiamo un atteggiamento ipocrita, falsamente feticista, dove la "Signora in Nero" comanda su tutto e su tutti. La realtà ...
    GioCo
1 / 146 Pagine


blank