Martin Lichtmesz
amren.com
Tra pochi giorni in Germania si terranno le elezioni parlamentari. Si tratta delle elezioni nazionali di gran lunga più importanti, in quanto determineranno chi guiderà effettivamente il Paese (a differenza degli Stati Uniti, le elezioni presidenziali in Germania hanno poca importanza). Quest’anno c’è una novità insolita: Elon Musk e il vicepresidente JD Vance hanno espresso il loro sostegno all’Alternativa per la Germania (AfD), che tutti gli altri partiti mainstream considerano pericolosamente “di estrema destra”.
L’attuale governo è al potere dall’8 dicembre 2021. Si tratta di elezioni “anticipate” – con diversi mesi di anticipo rispetto al normale – perché lo scorso novembre il Cancelliere Olaf Scholz aveva annunciato il fallimento della “coalizione semaforo” a causa dell’uscita dal governo del Ministro delle Finanze Christian Lindner del Partito Democratico Libero (FDP).
La coalizione viene chiamata semaforo per il colore dei tre partiti coinvolti: i Socialdemocratici “rossi” (SPD), i Verdi e il partito “giallo” del libero mercato FDP (i cui colori sono giallo e nero). La coalizione era stata preceduta da 16 anni di governo dei Cristiano-Democratici (CDU) sotto la guida della cancelliera Angela Merkel.
Il “governo del semaforo” non è mai stato particolarmente popolare e ha nominato ministri il cui livello intellettuale e caratteriale rappresenta un triste minimo nella storia della Repubblica Federale. Il Ministro degli Esteri Annalena Baerbock (Partito Verde), ad esempio, è nota per la sua crassa incompetenza e per la sua incapacità (a volte esilarante) di pronunciare frasi grammaticalmente corrette.
Il Ministro federale “dell’Economia e della Protezione del Clima”, Robert Habeck, (anch’egli verde) ama denunciare i cittadini che lo “insultano” su internet: ad esempio, nel dicembre dello scorso anno, un pensionato di 64 anni si era visto perquisire la casa perché su X aveva condiviso un post in cui il signor Habek veniva chiamato “schwachkopf” (imbecille).
La signora Nancy Faeser (SPD), Ministro federale degli Interni, che mantiene contatti con una rivista chiamata “antifa”, si occupa principalmente di caccia alle streghe contro gli “estremisti di destra” ed è, tra l’altro, la responsabile della incostituzionale messa al bando della rivista Compact. (Questo divieto è stato abrogato dal Tribunale amministrativo federale). Il cancelliere Scholz, dall’occhio sfuggente, è un puro opportunista senza convinzioni personali.
All’attuale governo si oppongono la CDU, guidata dall’ex manager di Blackrock Friedrich Merz, l’Alleanza populista di sinistra di Sahra Wagenknecht (BSW) e l’Alternativa per la Germania (AfD) sotto la guida di Alice Weidel.
Sahra Wagenknecht è il caso interessante di una rara persona di sinistra che si preoccupa in qualche misura di questioni come la sovranità nazionale e l’immigrazione. In pratica, però, il suo piccolo partito (una costola del partito post-comunista Die Linke, originario della Germania dell’Est), non ha avuto altro effetto se non quello di strappare qualche voto a persone insoddisfatte dell’attuale stato della politica tedesca, che altrimenti avrebbero votato per l’AfD.
L’AfD, fondato nel 2013, è l’unico vero “outsider” e oppositore dell’attuale sistema politico, che agisce sempre in stile mafioso per tenere l’AfD fuori dal potere – anche quando è il partito più popolare.
Nelle elezioni statali del 2024 in Turingia, [l’ADF] aveva ricevuto il 32% dei voti e, in condizioniu normali, avrebbe organizzato un governo di coalizione. Invece, era stato escluso dalla partecipazione alla coalizione dei tre partiti di sinistra che ne era scaturita. Questo schema si è ripetuto più volte, dando a molti tedeschi l’impressione che quella che viene chiamata “la nostra democrazia” sia un gioco più o meno truccato per mantenere l’establishment politico al potere anche contro la volontà di milioni di elettori.
Naturalmente, l’AfD è stato etichettato dai media e dallo Stato come partito “estremista di destra”. Sembrerebbe un pericolo così grande per l’establishment che si è discusso apertamente di metterlo al bando. Non sarebbe una cosa facile con un partito di queste dimensioni, per non parlare degli ostacoli legali che dovrebbero essere superati. Inoltre, il solo tentativo di mettere al bando il più grande partito di opposizione metterebbe in cattiva luce i sedicenti paladini della “democrazia”.
Alice Weidel, che vive apertamente in un “matrimonio” lesbico, ha rifiutato la categorizzazione del suo partito come “di destra”. Ciò è ovviamente assurdo e non solo contraddice il posizionamento esplicito di molti dei suoi elettori, ma anche quello di molti dei politici di spicco del partito, come Björn Höcke o Maximillian Krah. Tuttavia, l’etichetta “di destra” in Germania ha una connotazione negativa, ed è probabilmente per questo che l’AfD afferma nel suo programma politico: “Siamo liberali e conservatori” (si noti che “liberale” in Germania non ha lo stesso significato che ha in America e non significa “di sinistra”).
Qualunque cosa si possa pensare di questo partito, esso ha migliorato notevolmente la situazione dei conservatori nazionali, dei patrioti, dei destrorsi, degli identitari, dei nazionalisti (o comunque li si voglia chiamare), creando strutture e reti politiche stabili e anche molti posti di lavoro. È molto lontano da qualsiasi estremismo: come altri partiti “populisti di destra” in Europa, non cerca di abolire il sistema costituzionale, ma di ottenere una vera sovranità nazionale per la Germania attraverso mezzi perfettamente legali e democratici.
Il problema, naturalmente, è chi definisce cosa sia “estremista” o “di estrema destra”. Secondo l’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione, [per essere definiti estremisti] è sufficiente sostenere una concezione etnica della nazione o, in alcuni casi, affermare concretamente che esiste una differenza tra tedeschi etnici e tedeschi semplicemente “all’anagrafe”.
L’AfD ha ottenuto un successo particolare nella Germania orientale, che è la patria della sua ala più “nazionalista”. Le ragioni sono molteplici. In primo luogo, a differenza delle loro controparti occidentali, i tedeschi dell’Est avevano già vissuto sotto un governo autoritario, bugiardo e autodichiarato “democratico”, che, alla fine, aveva dovuto piegarsi alla volontà del popolo. In secondo luogo, la DDR non praticava il senso di colpa collettivo. Secondo la dottrina comunista, la colpa del nazionalsocialismo non era dell’intero popolo tedesco, ma solo dei “fascisti”. Il regime aveva mantenuto un notevole rispetto per il retaggio della nazione. Di conseguenza, il sentimento nazionale si è preservato meglio a est che a ovest.
Nonostante anni di campagne diffamatorie, l’AfD è ora più popolare che mai; negli ultimi sondaggi d’opinione ha ottenuto circa il 21 o 22% dei voti, secondo dietro la CDU, che può arrivare al 29%. L’AfD sta ottenendo risultati sorprendenti tra gli “Zoomers” [la Generazione Z, i nati tra il 1995 e il 2010, N.D.T.]. Gran parte del suo successo è dovuto all’insoddisfazione di molti cittadini nei confronti della politica tedesca sull’immigrazione. L’AfD colma una chiara lacuna nel panorama politico tedesco ed è l’unico schieramento ad aver esplicitamente assunto posizioni che sono un anatema per tutti gli altri partiti: la conservazione della “lingua, cultura e identità” tedesca invece del “multiculturalismo”, “più bambini invece dell’immigrazione di massa”, “l’Islam non appartiene alla Germania”, ecc. Nel suo ultimo programma elettorale, l’AfD ha persino inserito esplicitamente la parola “remigrazione”.
Questo concetto comprende misure che potrebbero essere facilmente attuate nell’ambito dell’attuale quadro giuridico, come la deportazione nei Paesi d’origine di clandestini, estremisti e criminali, nonché “l’ampliamento degli incentivi per il rimpatrio volontario”. Queste politiche perfettamente ragionevoli sono state oggetto di una campagna diffamatoria a partire dal gennaio 2024, dopo le notizie di un presunto “incontro segreto di estrema destra” a Potsdam, assurdamente paragonato alla famigerata “conferenza di Wannsee”.
In realtà, quella svoltasi nel novembre 2023 era stata una conferenza privata tenuta dall’attivista identitario austriaco Martin Sellner sulla “remigrazione”, alla quale avevano partecipato alcuni membri dell’AfD. Il presunto piano “segreto”, su come si potrebbe ottenere una remigrazione pacifica, può essere letto in un libro del signor Sellner dallo stesso titolo. Il tentativo dei media di demonizzare la “remigrazione” si è ritorto contro, infatti il termine è diventato mainstream ed è stato utilizzato anche da Donald Trump.
Il problema dell’immigrazione di massa e dei suoi danni collaterali è, ovviamente, un problema urgente in tutti i Paesi dell’Europa occidentale. Anche il signor Merz, in quanto presunto “conservatore”, riconosce di dover assumere una posizione restrittiva, sebbene, nel 2015, fosse stato il suo stesso partito, allora guidato dalla signora Merkel, ad aprire le frontiere a quasi un milione di “rifugiati”.
A fine gennaio 2025, lo sbarramento dei partiti consolidati nei confronti dell’AfD, giustificato con un “mai più” riferito alla storia tedesca, ha mostrato una crepa quando il signor Merz ha accettato i voti dell’AfD a sostegno di un piano non vincolante in “cinque punti” “per frontiere sicure e la fine dell’immigrazione illegale”. Merz era sotto pressione a causa di un accoltellamento ad Aschaffenburg da parte di un afghano, che aveva ucciso un uomo e un bambino e ferito altre due persone.
Questa atrocità fa parte di una lunga serie di violenze commesse dai migranti: il 31 maggio 2024, un afgano aveva accoltellato a morte un agente di polizia a Mannheim; il 23 agosto, un siriano, sempre con un coltello, aveva ucciso tre persone a Solingen e il 20 dicembre un richiedente asilo saudita si era lanciato con un’auto contro la folla di un mercatino di Natale, uccidendo sei persone e ferendone quasi 300.
Avendo accettato il sostegno dell’AfD al suo piano in cinque punti, lo stesso Merz è diventato bersaglio di manifestazioni antifasciste e di una “ribellione dei decenti” – il nome rivendicato da una manifestazione “contro la destra” a Berlino. Infine, ha perso ciò che restava della sua credibilità quando ha dichiarato con rammarico che non avrebbe mai più lavorato con l’AfD.
Nel frattempo, [Merz] ha annunciato con chi avrebbe formato una coalizione in caso di vittoria elettorale: “forse i Socialdemocratici, forse i Verdi”. In altre parole, sempre la stessa cosa: nessuna collaborazione con l’AfD, a prescindere dal numero di voti ottenuti. Nel frattempo, continua la serie di omicidi commessi dai migranti: Il 13 febbraio, un bodybuilder afghano, apparentemente “integrato” e di matrice islamica, si è lanciato con la sua auto contro una manifestazione di sinistra, uccidendo una madre e il suo bambino di due anni. Il 15 febbraio, a Villach, in Austria, un giovane siriano ha ucciso con un coltello un ragazzo di 14 anni e ha ferito gravemente altre cinque persone. Come al solito, si trattava di un richiedente asilo che non aveva alcun motivo di trovarsi in Germania e che era noto alla polizia per una serie di reati.
Una cosa che rende le elezioni del 2025 diverse da tutte le altre è l’appoggio inaspettatamente forte dell’alleanza Trump-Musk. Elon Musk ha iniziato con un famoso “hangout” su X con Alice Weidel.
Where will it end? pic.twitter.com/MZMdtGzX1e
— Musk x Weidel (@MuskxWeidelcoin) January 6, 2025
Questo le ha dato molta pubblicità internazionale e ha ridotto un po’ il suo status di paria, ma è stata una conversazione per molti versi deludente. La signorina Weidel ha preferito discutere di energia nucleare e del fatto che Hitler fosse una specie di “comunista”, piuttosto che spiegare chiaramente i problemi della Germania e il motivo per cui il Paese ha bisogno dell’AfD.
Alla conferenza dell’AfD ad Halle, tuttavia, il signor Musk ha sorpreso tutti portando un messaggio in diretta in cui invitava i tedeschi a lasciarsi finalmente alle spalle il “senso di colpa” e a votare per l’AfD.
Anche il vicepresidente JD Vance ha parlato con enfasi a favore delle politiche del partito alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Ha deplorato l’immigrazione di massa in Europa e la soppressione della libertà di parola: “Credo che liquidare le persone, ignorare le loro preoccupazioni o, peggio ancora, chiudere i media, bloccara le elezioni o escludere le persone dal processo politico non protegga nulla”, ha detto. “Anzi, è il modo più sicuro per distruggere la democrazia”.
E poi, riferendosi direttamente alla pratica di boicottare l’AfD: “La democrazia si basa sul sacro principio che la voce del popolo conta. Non c’è spazio per gli sbarramenti. O si sostiene il principio o non lo si sostiene”. Naturalmente i partiti di governo e la CDU hanno reagito condannando il discorso di Vance come “inaccettabile”, dimostrando così la sua tesi. In realtà, il discorso ha spinto la CDU esattamente nella direzione opposta, a denunciare l’AfD con ancora più fervore di prima. Anche il cancelliere Scholz ha rimproverato Vance con il solito linguaggio stucchevole: “Mai più è la missione storica che la Germania, in quanto libera democrazia, deve e vuole continuare a rispettare ogni giorno”, ha detto. “Mai più fascismo, mai più razzismo, mai più guerra di aggressione”.
Quali sono le ragioni del sostegno (forse controproducente) del signor Vance? È possibile che l’obiettivo principale del discorso fosse un pubblico americano piuttosto che l’establishment tedesco? Comunque sia, molti patrioti in Germania sono sospettosi del sostegno sorprendentemente forte di Musk-Vance perché il loro obiettivo finale è quello di liberarsi dal dominio americano. A quanto pare, Musk si diverte a giocare a fare l’incoronatore e, naturalmente, Alice Weidel accoglie con entusiasmo il suo aiuto. Ma c’è il rischio che questa alleanza possa creare nuove dipendenze, e magari il signor Musk potrebbe cambiare idea sull’AfD se questa non si comportasse come lui desidera. In ogni caso, nel suo discorso televisivo alla conferenza del partito Musk ha esagerato l’importanza di queste elezioni quando ha detto: “Penso che potrebbero decidere il destino dell’intera Europa, forse il destino del mondo”. Non siamo ancora a questo punto.
L’AfD sarà fortunato se supererà il 20%, ma una partecipazione al governo è improbabile. La CDU probabilmente vincerà ma manterrà saldamente intatto lo sbarramento. Tuttavia, queste elezioni potrebbero almeno rappresentare un passo avanti verso il necessario cambiamento delle politiche tedesche ed europee, che può essere ottenuto solo attraverso l’AfD.
Martin Lichtmesz
Fonte: amren.com
Link: https://www.amren.com/commentary/2025/02/the-upcoming-german-federal-election/
18.02.2025
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org