La manifestazione di piazza san Giovanni a Roma di ieri Sabato 10 ottobre è andata così, per come l’ho vista assieme agli altri di Comedonchisciotte presenti:
Mentre ci si avvicinava alla piazza, ci si chiedeva quanti si sarebbero presentati senza mascherina. Poi ci si chiedeva quanti avrebbero presenziato in generale.
Poi si arriva alla piazza. Le persone non sono molte, soprattutto avendo visto Berlino il 29 Agosto. Un’altra scala. Quasi tutti hanno la mascherina, una parte la tiene sotto il mento. Perchè? probabilmente credono sia giusto non tenerla, ma non vogliono prendersi la multa. La piazza di oggi aveva sicuramente più paura delle forze dell’ordine che dei virus. Anche se qualcuno delle forza dell’ordine, ovvero un sindacato di vigili molto criticato nei giorni scorsi, ha partecipato alla protesta. Lo abbiamo anche incontrato, pubblicheremo al più presto l’intervista. Fondamentalmente ci ha detto una cosa che tutti li in piazza sicuramente condividevamo: la mascherina all’aperto è una misura esagerata.
Comunque la polizia stava a distanza ed era chiaro che la situazione fosse pacifica. Alla fine abbiamo capito che cosa erano venute a fare: controllare che non fossimo troppi, o troppo spaventosi, o troppi senza mascherina, dare un occhio alle distanze.
Una volta certificato che la situazione era tranquilla, l’ultimo compito della polizia sembra essere stato dare un misero osso da succhiare ai giornalisti che non possono vendere su un giornale una manifestazione senza qualcuno che si fa arrestare, o si mena, o provoca, o per lo meno stia senza mascherina. Soprattutto dopo le promesse di pugno duro da parte del capo della polizia e del ministro degli interni. Ci voleva un tributo ai cittadini che aspettano spaventati davanti allo schermo: se proprio oggi non succede un cazzo, bisogna fare la multa a qualcuno.
Ed ecco il teatrino: ne scegli uno tra i tanti che ha la mascherina sotto il mento, o ancora meglio uno di quelli senza mascherina, e gli fai la multa. Se la accetta, i giornalisti che devono far vendere giornali sono comunque un po’ tristi, perchè non è una notizia che piace al capo. Se invece non la accetta, e si incazza, ancora meglio. Si porta a casa la giornata. E se poi fotografi e cameramen hanno una bella foto di qualcuno senza mascherina il servizio si fa, e sicuramente abbiamo titolo e immagine per l’articolo. Come questo del Secolo XIX, ma se ne trovano altri simili
Che senza foto e un bel titolone che mostri lo scontro quelle poche notizie su di loro non se le legge nessuno. Senza storielle da raccontare finisce che devono riportare interventi dal palco, anzichè liquidare 4 ore di interventi con una breve lista sganghrata tipo “«il neoliberismo imperante», «i tentativi di colonizzarci», «l’emergenza inventata».“.
Tra l’altro c’è da notare che con la loro multa i poliziotti hanno creato la maggiore è quindi la più pericolosa situazione da assembramento della giornata, ma di gran lunga. Basta guardare la foto. E per questo dovrebbero essere presi dei provvedimenti a riguardo. Fare le multe è molto pericoloso per l’aumento dei contagi.
Comunque le persone in piazza tenevano la mascherina, magari po’ abbassata. Pochi stavano senza mascherina sereni. Una su tutte, la star della giornata. È arrivata per ultima ed è andata via per prima: Sara Cunial, che tira dritto, ed è una delle poche che respirava tranquilla.
Non ha rilasciato dichiarazioni fuori dal palco. L’abbiamo inseguita, volevamo farle un paio di domande, e c’erano altri giornalisti che cercavano di tirarle fuori qualche bella frase per poterla farla insultare un po’ sulle testate per cui lavorano. Ma Cunial non apre bocca. Una ragazza che insisteva alza un po’ la posta sperando in una risposta folle della Cunial, chiedendole “e le migliaia di morti?’. Bel modo di iniziare un’intervista.. È difficile immaginare un dialogo pacifico con questo clima. I media polarizzano lo scontro, non si può stare nel mezzo. O si è terrorizzati completamente, o si è negazionisti. E no, diamoci una calmata. La mascherina obbligatoria fuori non l’avevamo messa quando passavano i carri dell’esercito pieni di bare a bergamo. E la mettiamo ora? E se diciamo che non siamo d’accordo ci chiamate negazionisti del covid? O non sapete ragionare o non volete che comunichiamo.
Comunque la giornata passa bene, a parte per chi è stato preso di mira dalla polizia. La piazza è mezza vuota. Ma se mi permettete l’ottimismo è mezza più piena di come siamo abituati a vedere le piazze da febbraio a oggi.
PS. Abbiamo intervistato diversi personaggi legati al mondo dell’informazione indipendente italiana che hanno partecipato e sono intervenuti sul palco. Pubblicheremo il materiale nei prossimi giorni.
PPS. Scusate pessima imagine di copertina, ma esattamente come quando siamo andati a Berlino, abbiamo dimenticato i cavi per collegare la camera al computer, e perciò non possiamo scaricare le nostre immagini esclusive fino a domani. Questa è ritagliata malamente dal video fatto in diretta su facebook