Obbligatorietà o meno, lo stato deve risarcire i danneggiati da vaccino. Così ha sentenziato la Corte Costituzionale qualche anno fa:
[…] la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 27 del 26.02.1998,con la quale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 della legge 210/1992, ha precisato che “non è costituzionalmente lecito alla stregua degli articoli 2 e 32 della Costituzione, richiedere che il singolo esponga a rischio la propria salute per un interesse collettivo, senza che la collettività stessa sia disposta a condividere, come è possibile, il peso delle eventuali conseguenze negative; non vi è ragione di differenziare, dal punto di vista del suddetto principio, il caso in cui il trattamento sanitario sia imposto per legge da quello in cui esso sia, in base ad una legge, promosso dalla pubblica autorità in vista della sua diffusione capillare nella società” (nello stesso senso vedi v.Corte Costituzionale 22.06.1990, n. 307 e 16.10.2000, n. 423).
Quindi è ragionevole ritenere che l’indennizzo previsto dalla predetta legge 16.10.1992 n.210, possa essere riconosciuto, secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata, anche nel caso di vaccinazioni non obbligatorie, ma fortemente consigliate dallo Stato, come nel caso di specie.
Da ieri rimbalza nella cloaca mainstream – come al solito, un’unica voce camuffata da pluralismo di canali – la notizia che stanno arrivando gli indennizzi da vaccino, che il “buon padre” Mario Draghi ha stanziato 150 milioni di euro per indennizzare i danneggiati da vaccino Covid. Ci dispiace per i puri di cuore che ancora credono a questi cialtroni, ma è la solita dozzinale propaganda, l’ingegneria sociale tanto cara a questi criminali al servizio della cricca globalista.
Le ragioni sono tre:
- Giochiamo un po’ con i loro numeri, quelli cioè falsati al ribasso. Ipotizzando che in Italia i vaccinati sarebbero 45 milioni e che i danneggiati da vaccino sarebbero 120 su 100mila (lo 0,12%) avremmo dunque 54mila italiani danneggiati. Dunque, se lo stato, come dicono loro, ha stanziato 150 milioni di euro di indennizzo, a ciascun danneggiato arriverebbero 2777 euro. Miocardite, pericardite, trombosi, infarto, ictus invalidanti per il resto della vita? Ok, il prezzo è giusto!
- Non c’è alcun rimborso spese che possa ripagare un danno invalidante a vita: far girare una notizia del genere è soltanto una psy-op volta a creare consensi e a calmare i dissensi trasponendo su un piano materiale quello che è invece sul piano dei diritti inalienabili dell’uomo.
- Il green pass è già una forma di obbligo, anzi peggio, è estorsione del consenso, lo stato dunque ai danni materiali sul corpo fisico dovrebbe aggiungere i danni economici dell’allontanamento dal lavoro e i danni morali di tutti i soprusi arbitrari che sta facendo subire ai cittadini che esercitano la libera scelta di non sottoporsi alla sperimentazione di massa.
In conclusione, il governo sta ammettendo candidamente che i “vaccini” Covid fanno male, e non lo fa sua sponte: come dimostrano anche gli allentamenti delle restrizioni e l’aumento delle manifestazioni contro l’obbligo in tutta Europa, la narrazione ormai fa acqua da tutte le parti, e allora è iniziata una gestione del dissenso attraverso l’ingegneria sociale.
Bisogna aspettarsi, dunque, una serie di notizie favorevoli a noi resistenti nei prossimi giorni, perché i nemici globalisti vogliono far sfiatare la pentola a pressione del popolo. Perché sanno che se scoppia, per loro crolla tutto.
MDM 23/01/2022