Simplicius
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Stiamo iniziando a intravedere i contorni del piano dello Stato profondo europeo per impedire alla Russia di conquistare l’Ucraina. Macron e Starmer stanno cercando disperatamente di far passare l’iniziativa “scarponi sul terreno” in modo deliberatamente offuscante. Stanno parlando come se si trattasse di un’iniziativa destinata a verificarsi solo nel momento in cui si raggiungerà un accordo sulla completa cessazione del conflitto. Ma, in realtà, sembra sempre più che intendano inserire le truppe al più presto, per “mettere sotto scacco” la Russia e impedirle di avanzare ulteriormente.
In questo modo, si vuole far credere che il tanto sbandierato “cessate il fuoco di 30 giorni” sia una sorta di test di purezza in buona fede per la Russia, per “dimostrare” il suo impegno a porre fine al conflitto. In realtà, sembra essere un trucco progettato per spingere le truppe europee a mettere immediatamente in sicurezza le zone più sensibili dell’Ucraina e dissuadere la Russia da ulteriori progressi.
Starmer ha iniziato la settimana annunciando che l’accordo sulle truppe ha raggiunto una “fase operativa” di discussione:
Someone should tell 008 Starmer that his “coalition of the willing” theatrics could land him in a world of hurt.
Via Telegraph: “Military planning for Ukraine peace deal entering ‘operational phase’, says Starmer.”
Planning for a peacekeeping force for Ukraine will move to an… pic.twitter.com/mTdFTCY0MU— Alex Christoforou (@AXChristoforou) March 15, 2025
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che i leader militari e della difesa europei si incontreranno a Londra giovedì, mentre i piani per una missione di pace in Ucraina entrano in una “fase operativa” con oltre una dozzina di Paesi che hanno accettato di partecipare a tale missione.
Macron ha poi colto la palla al balzo per lanciare una minaccia impossibile:
I Paesi europei che accetteranno di inviare un contingente militare in Ucraina, presumibilmente per una missione di osservazione, potranno farlo senza il consenso della Russia, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a Le Parisien.
“L’Ucraina è un Paese sovrano. Se chiede la presenza di truppe alleate sul suo territorio, non spetta alla Russia decidere se acconsentire o meno”, ha dichiarato.
Secondo il giornale, il piano franco-britannico per l’invio in Ucraina delle cosiddette truppe di pace è in fase finale di accordo.
In un’intervista a Le Parisien, Macron è sembrato dare per scontato che piccoli contingenti di truppe verrebbero inseriti in città chiave con o senza il permesso della Russia, purché l’Ucraina “li richieda”:
Macron ha dichiarato a Le Parisien che l’Europa potrebbe inviare truppe in Ucraina senza il consenso della Russia. Il piano franco-britannico interessa già diversi Paesi. L’obiettivo non è una massa di soldati, ma qualche migliaio di addestratori a Kiev, Odesa, Leopoli. È il nostro sostegno. L’Ucraina è sovrana e Putin non ha voce in capitolo, ha sottolineato.
Si noti la deliberata ambiguità: né Starmer né Macron indicano esplicitamente durante quale “cessate il fuoco”, precisamente, questa coalizione verrebbe attivata. Macron si limita a sottintendere che scenderebbe in campo se “l’Ucraina lo chiedesse”. L’implicazione è che se l’Ucraina dovesse “chiedere in buona fede” queste truppe anche durante il cessate il fuoco iniziale di 30 giorni, gli europei hanno in programma di avere dei contingenti pronti ad essere inviati. Questo sembra assai probabile, dato che ieri Zelensky ha dichiarato che i 30 giorni sono in realtà troppo pochi e che, a causa del coinvolgimento di altre nazioni europee, sarebbe ideale un “cessate il fuoco” iniziale più lungo.
Ancora una volta, è chiaro che il falso cessate il fuoco di 30 giorni è una trappola per la Russia, progettato per rifornire immediatamente l’Ucraina di armi e potenzialmente di truppe europee – se si riuscirà a raggiungere un consenso in tempo.
Per i lettori di vecchia data tutto ciò è scontato, visto che, già nel 2023, avevamo previsto che la conclusione della guerra sarebbe avvenuta proprio in questo modo. Ma l’improvvisa urgenza offre un’angolazione interessante, in quanto sembra suggerire che la situazione dell’Ucraina sia più grave di quanto si voglia far credere. Ricordiamo tutti i discorsi sul collasso estivo: è possibile che gli europei sappiano che un nuovo ciclo di offensive russe dalla primavera all’estate potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso per l’esausta Ucraina.
Finora nessuna nazione ha spiegato in modo logico quale sarebbe lo scopo di un “cessate il fuoco di 30 giorni”. Qualcuno lo sa, o vuole anche solo fingere di saperlo? A Gaza, almeno, queste cose hanno seguito una linea logica, visto che c’erano migliaia di civili intrappolati e senza cibo. In Ucraina, gli unici attualmente intrappolati sono presumibilmente qualche migliaio di soldati ucraini nella zona di Kursk, e questo, ancora una volta, ci fa capire che lo scopo del cessate il fuoco è quello di salvare l’Ucraina.
In generale, il bellicoso tintinnar di spade e le minacce sono al massimo, mentre i Paesi europei fanno di tutto per incutere timore ai loro cittadini e spingerli a firmare per la Terza Guerra Mondiale:
Starmer ha amplificato la retorica inondando la plebe di assurde bugie sul fatto che la Russia starebbe già “minacciando i cieli, le acque e le strade del Regno Unito“:
🇷🇺🇬🇧 UK PM Starmer: “Russia is already menacing our skies, our water, our streets”
How is Russia menacing Landon’s streets?
WTF is he talking about? pic.twitter.com/zVU4fazVLt— Lord Bebo (@MyLordBebo) March 14, 2025
Ma io sostengo, ancora una volta, che queste non sono altro che “effimere posture” di globalisti in preda al panico e privi di potere reale, desiderosi di mantenere un’immagine di “controllo” e di iniziativa per cercare di tenere in piedi i loro regimi in crisi.
Un esempio su tutti:
Si tratta del classico “fingi finché non ce la fai”: stanno semplicemente cercando di far autoavverare la “profezia”, trattandola come se fosse reale. Ma non c’è un vero consenso e il loro piano ha poche possibilità di evocarlo dal nulla, soprattutto se si considera che gli Stati Uniti si sono già tirati fuori da qualsiasi coinvolgimento con truppe sul terreno.
Sia i francesi che i britannici sanno quanto la mossa sia politicamente rischiosa: se le loro truppe cominciassero a tornare a casa in sacchi da cadaveri a causa degli attacchi russi e non ci fosse Mamma USA a sostenerli, i loro fragili regimi politici si sgretolerebbero a causa dell’indignazione dell’opinione pubblica, soprattutto perché sono già appesi a un tenue filo.
L’Occidente ha un problema di costi sommersi: ha investito tutto non solo nella guerra in Ucraina, ma anche nell’immagine della propria forza e nella capacità di imporre la pace a piacimento. In altre parole, hanno detto al mondo che la Russia era debole e che avevano il potere globale di portare Putin al tavolo delle trattative ogni volta che lo avrebbero ritenuto opportuno.
Invece, l’orso furioso non ha rallentato e i leader fantoccio dell’Occidente stanno combattendo in preda al panico contro la narrativa corrente, andando avanti per inerzia a segnalare una finta forza e una finta leadership sulle questioni globali. Continuano a fingere che i negoziati si stiano avvicinando sempre di più, in una comica interpretazione del paradosso di Zenone, intanto la Russia li blandisce facendo beffardamente l’occhiolino, mentre continua ad avanzare inesorabilmente.
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E, a proposito di avanzate, i funzionari ucraini riferiscono che l’esercito russo ha ripreso a muoversi lungo tutto il fronte:
‼️🇺🇦😱 “La situazione sta diventando sempre più minacciosa” – le Forze armate ucraine lanciano l’allarme sull’intensificarsi degli attacchi dell’esercito russo nel sud.
In diretta a Telethon, un rappresentante delle “Forze di Difesa del Sud” ucraine ha riferito che gli attacchi si intensificano ogni giorno di più. Le truppe russe stanno iniziando a diventare più attive in direzione di Kherson. La situazione sta peggiorando anche nelle direzioni di Zaporizhzhya, Gulyai-Pole e Orekhov.
‼️🇺🇦😱 “The situation is getting more and more dangerous” – Ukrainian armed forces sound the alarm over increasing attacks in the south
During a charity fundraiser, a representative of the Ukrainian “Southern Defense Forces” reported that there are more airstrikes and attacks… pic.twitter.com/VEyhnfZcVb
— Uncensored News (@uncensorednews9) March 15, 2025
A testimonianza di ciò ci sono state nuove conferme da parte dei migliori cartografi di piccole avanzate russe a Zaporozhye, Velyka Novosilka, ecc. Vediamone alcune con l’aiuto delle mappe di Suriyak:
▪️Ci sono state piccole avanzate a nord-ovest di Soledar a Vasykovka, Grygorovka e Sacco e Vanzetti:
▪️A Zaporozhye, i russi hanno conquistato posizioni a Kamyanske e sono avanzati verso Mali Shcherbaky, dopo aver conquistato Pyatikatky la settimana scorsa:
Un rapporto afferma che:
Sette giorni fa le forze russe hanno inviato rinforzi alla linea del fronte di Zaporizhia da dove hanno iniziato una nuova avanzata per la prima volta dalla fine del 2022. L’obiettivo di questa operazione è limitato alle linee di rifornimento a ovest di Orykhiv, fino a raggiungere la prima linea di difesa ucraina e le alture di questa zona.
▪️Sul fronte di Kremmina, al confine tra Donetsk e Lugansk, le forze russe sono avanzate a nord-ovest di Ivanovka e a nord di Novolyubovka:
▪️Anche più a nord sul fronte di Kupyansk, le forze russe avrebbero attraversato nuovamente il fiume Oskil su due nuovi assi a est di Krasne Pershe e Kamyanka:
Ecco una visione più ampia per capire davvero cosa sta accadendo; nei prossimi mesi questo fronte potrebbe rivestire un’importanza primaria, perché è qui che la Russia potrebbe impegnare grandi risorse per la prossima serie di offensive:
I cerchi gialli rappresentano le vecchie teste di ponte al di là del fiume che si sono trasformate in vere e proprie prime linee a nord di Kupyansk, cerchiata in bianco. I cerchi rossi mostrano le nuove teste di ponte al di là del fiume, probabilmente in aree in cui le forze ucraine sono particolarmente scarse, al fine di costruire le retrovie logistiche dell’area avanzata più a sud e iniziare a circondare la città di Kamyanka nelle vicinanze.
Inoltre, si notino le aree cerchiate in giallo: sono cresciute enormemente in dimensioni dall’ultima volta che avevo riferito su di esse, i russi continuano a catturare lentamente nuovo territorio mentre si avvicinano a sud verso Kupyansk.
▪️Ci sono state piccole avanzate più a sud, verso Seversk e intorno a Belogorovka, e intorno a Skudne, a nord di Velyka Novosilka.
▪️A Toretsk, dove le unità ucraine hanno riconquistato molte posizioni nelle ultime due settimane, i russi sono tornati all’offensiva e stanno per riconquistare tutto ciò che avevano perso. In realtà, si è scoperto che gran parte della metà settentrionale della città era in una zona grigia, che era stata semplicemente rioccupata dall’AFU. Avevo suggerito che Zelensky avesse usato Toretsk come distrazione dal disastro di Kursk, inviando unità per catturare un’ampia zona grigia a scopo di pubbliche relazioni, e ora sembra che sia stato proprio così, dato che Toretsk ha iniziato a disgregarsi subito dopo la caduta di Kursk.
DeepState chiarisce:
Toretsk ha ora un aspetto simile a questo:
▪️Infine, a Kursk agli ucraini è rimasta una piccola porzione dell’ultimo villaggio di Gogolevka, dove Kiev sta inviando rinforzi:
Il checkpoint al confine tra Ucraina e Russia è cerchiato in bianco come riferimento.
Vista più ampia:
In giallo è cerchiato Guevo, che è stato catturato – tutto ciò che rimane è un po’ di terreno vuoto a ovest di esso fino al confine. Sudzha è visibile in alto come riferimento.
Ora ci sono ripetute affermazioni che migliaia di truppe AFU sarebbero circondate da qualche parte a Kursk, insieme ai loro responsabili della NATO:
Non specificano dove potrebbero essere, dato che non esiste alcun calderone o sacca evidente. Ma Putin stesso ha riferito di aver lanciato un ultimatum affinché le forze ucraine rimanenti si arrendano perchè, in caso contrario, verrebbero eliminate. Apparentemente, la Russia sembra pensare che qualche contingente ucraino sia ancora accerchiato.
Questo ci porta a un punto importante. Ci sono voci di quinte colonne e simili che sostengono che Putin abbia “fatto un accordo con Trump” per sgomberare Kursk, e che la ritirata “improvvisa” dell’AFU sia, in realtà, dovuta al fatto che gli Stati Uniti hanno interrotto la condivisione delle loro informazioni, il che ha portato la Russia ad avanzare rapidamente. Si sostiene addirittura che gli Stati Uniti abbiano fornito alla Russia informazioni sulle unità ucraine nella regione, poiché alcune fonti dell’AFU sostengono che le loro posizioni segrete e i loro quartieri generali sono stati colpiti all’improvviso.
Ma questo ignora completamente la realtà della situazione, ovvero che le forze russe si erano lentamente avvicinate alle uniche linee di rifornimento dell’AFU. Soprattutto dopo la cattura di Sverdlokovo, a metà febbraio, la posizione dell’Ucraina si era notevolmente aggravata, poiché la strada principale Yunakovka-Sudzha era entrata sotto il controllo di fuoco russo. Poi, quando le forze russe erano avanzate dal lato opposto e avevano messo sotto tiro l’ultima via di rifornimento, l’Ucraina non aveva avuto altra scelta se non quella di pensare a una rapida ritirata.
I propagandisti usano il fatto che Sudzha sia stata conquistata senza una grande battaglia come “prova” del fatto che è stato raggiunto un qualche accordo dietro le quinte e che all’Ucraina è stato permesso di ritirarsi. Ma se così fosse, perché la Russia avrebbe avuto bisogno di allestire l’Operazione Pipeline, pianificata ed eseguita nel corso di quattro lunghi mesi, per assestare il colpo finale infiltrando 300 uomini dietro le linee ucraine?
L’ultima “prova” di questa teoria del complotto è un video che circola e che mostra un soldato russo che afferma che la sua unità aveva ricevuto l’ordine di cessare il fuoco di artiglieria e di permettere alle unità ucraine di ritirarsi da Sudzha. Ma il principale canale russo dei corrispondenti di guerra ha smentito il video:
La propaganda ucraina ha diffuso un video: si sostiene che ai soldati russi sia stato vietato di attaccare le forze armate ucraine in fuga dalla regione di Kursk
Questo è falso al 100%.
Per rassicurare i nostri lettori, abbiamo intervistato i nostri compagni – ufficiali del fronte di Kursk provenienti da diversi reggimenti e brigate.
“È un’assurdità, stiamo distruggendo i tedeschi [sic] giorno e notte senza sosta”, dicono i militari.
Presto arriveranno nuovi filmati sulla distruzione delle attrezzature e dei militanti delle Forze Armate dell’Ucraina.
Rvvoenkor
Come ho detto, chiunque abbia seguito i movimenti sulla mappa del campo di battaglia sa che l’AFU non aveva altra scelta se non quella di ritirarsi rapidamente dopo che le sue uniche vie di rifornimento erano effettivamente state tagliate. Se non si fossero ritirati “senza combattere”, l’intero gruppo, forte di migliaia di uomini, sarebbe rimasto completamente intrappolato in un calderone. Senza contare che, se fosse stato dato davvero l’ordine di non sparare, le truppe ucraine non avrebbero dovuto cercare di sgattaiolare fuori da Kursk vestite da civili.
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Qualche ultima notizia:
L’europarlamentare francese Raphael Glucksmann ha chiesto agli Stati Uniti di restituire [alla Francia] la Statua della Libertà, perché non è più il rifugio dei valori europei, o qualcosa del genere:
French MEP Demands the US ‘Give Back’ the Statue of Liberty, Says America Has Betrayed Its Values!
French MEP Raphaël Glucksmann has made a striking demand: the U.S. should return the Statue of Liberty, as it no longer represents the values for which France gifted.
Speaking at… pic.twitter.com/eLK3J55VQn
— The Asian Chronicle (@AsianChronicle) March 17, 2025
NOTIZIA DELL’ULTIMORA: Il deputato francese chiede agli Stati Uniti di restituire immediatamente la Statua della Libertà alla Francia. Raphaël Glucksmann sostiene che gli Stati Uniti non rappresentano più i valori di cui erano in possesso quando avevano avuto in dono la statua.
“Gli Stati Uniti non rappresentano più i valori per i quali la Francia aveva donato la statua agli USA”, ha dichiarato Raphaël Glucksmann, membro francese del Parlamento europeo”.
Una demagogia così sorprendente e coraggiosa.
Il razzo russo Angara ha messo in orbita nuovi satelliti militari dal cosmodromo di Plesetsk:
🚨⚡️The Aerospace Forces successfully launched the Angara-1.2 rocket from Plesetsk Cosmodrome, placing the spacecraft into orbit. Ground control maintained stable communication, and students from military schools witnessed the event. pic.twitter.com/y6296h0hay
— RussiaNews 🇷🇺 (@mog_russEN) March 16, 2025
IL MOMENTO in cui il razzo russo Angara-1.2 parte dal cosmodromo di Plesetsk portando in orbita satelliti militari per il Ministero della Difesa
Il fondatore di Blackwater, Erik Prince, elogia le contromisure elettroniche russe e respinge l’idea che l’esercito russo si sia indebolito:
Here we have Blackwater’s founder, Erik Prince, talking about the Russian army.
Now compare his arguments to the nonstop bullshit propaganda shoved down our throats by Western politicians about how “weak” and “incompetent” that same Russian army supposedly is.
It’s all lies.… pic.twitter.com/b60rGtWW6k
— Richard (@ricwe123) March 15, 2025
Infine, una triste storia da Sudzha. Man mano che le truppe russe continuano a setacciare la città, si scoprono i veri orrori dell’occupazione ucraina. Una donna ha raccontato di come i mercenari polacchi avessero compiuto una serie di stupri, violentando ragazze e una donna di 73 anni. Ma per molti il racconto seguente è stato il più straziante:
Un’anziana donna di Martynovka, appena a nord di Sudzha, durante l’occupazione ha tenuto per mesi un diario che è stato appena scoperto dai liberatori russi. Scriveva del peggioramento delle condizioni mentre lentamente soccombeva al freddo e alla fame, implorando la figlia di trovare “almeno le sue ossa” dopo la guerra e di seppellirle accanto alla sorella:
Dal diario di un’anziana donna trovata morta nel villaggio di Martynovka, nella regione di Kursk, che è stata a lungo sotto l’occupazione delle forze armate ucraine. Tatyana Sergeevna Vaskova, nata il 25 luglio 1947, è morta di fame e di freddo in casa sua:
“Oggi è il 20 ottobre, la temperatura nella capanna è di 6 gradi. Sono viva”.
“Oggi è il 26 ottobre, fuori fa ancora caldo, 7 gradi, ma non si può uscire, stanno volando con la macchina fotografica, lanciano bombe… Vado a letto alle 5-6. Vivo in un vero inferno”.
“Scriverò come ho vissuto, ho dormito in un fienile sotto un tavolo… Ogni giorno chiedo la morte. Mi sono trasferita dalla stalla alla capanna, mi sdraio sul letto, non c’è orologio. Poi mi sdraio sotto il letto”.
“Non c’è stato nulla per 12 giorni”.
“Ti perdono tutto, e tu perdona me per essere così, avrei dovuto andarmene, ma sono stata una stupida e non sono andata”.
“Lena, torna dopo la guerra, trova almeno un osso, seppelliscilo accanto a Sveta, metti una croce e una fotografia”.
“Nella capanna ci sono tre gradi sopra lo zero, la fine è vicina. Ti auguro di essere vivo e vegeto. Ho vissuto molti anni, anche se non bene. Tutte le finestre sono rotte, l’ardesia cade dal capanno e il tetto della capanna perde”.
“Addio, bambini, non ci vedremo più, né io vedrò voi, né voi vedrete me, baci a tutti”.
“Lena, Dima, prendetevi cura l’uno dell’altro. Lena, non piangere, i vostri genitori e i vostri mariti stanno morendo, non ci si può fare nulla”.
“Il vento è forte, fa freddo. Penso che almeno io preferirei morire e non soffrire. Morire, visto che non ho vissuto molto bene, ma 77 anni.
“Bury me next to my sister. I kiss all of you, I hope you are alive and healthy”
Russian troops have begun evacuating the bodies of dead civilians in Martynovka, Kursk region,
They found an elderly woman’s diary about life under occupation addressed to her family pic.twitter.com/mR3qAvwIkN
— Chay Bowes (@BowesChay) March 15, 2025
Simplicius
Fonte: simplicius76.substack.com
Link: https://simplicius76.substack.com/p/boots-on-ground-theater-conceals
17.03.2025 Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org