Ruggero Arenella
Comedonchisciotte.org
Facebook ci ha finalmente chiusi. Ci aveva già mandato diversi avvertimenti nei mesi scorsi, la nostra attività editoriale metteva in pericolo la salute pubblica, diffondendo notizie false sulla pandemia e i vaccini. Perchè all’elite finanziaria che possiede le quote di Facebook, e di ogni altro grande gruppo editoriale al mondo, sta a cuore la nostra salute. Quella stessa elite finanziaria che ci impone l’austerità, i tagli alla sanità e all’istruzione, quella stessa elite che muove guerre d’aggressione contro stati sovrani, che bombarda scuole e ospedali, che assasina leader politici che non si allineano.
Non abbiamo mai usato davvero Facebook, se non per un periodo limitato a cavallo fra l’estate e l’autunno 2020, in cui presi personalmente il controllo e decisi di lavorarci seriamente. In circa due mesi passammo da 30mila a 40mila persone che ci seguivano. Fino a che ad un certo punto, Facebook mi rimosse da amministratore della pagina (e da tutte le altre pagine che gestivo). Non potevo più pubblicare nulla, tantomeno fare pubblicità. Ho provato a creare un altro profilo ma sono stato subito cancellato.
Così in questo ultimo anno non abbiamo praticamente pubblicato nulla, fino a che verso settembre abbiamo ripreso con una pubblicazione blanda dei nostri articoli. Ma era già troppo per Facebook, che ha iniziato a mandarci avvertimenti:
Secondo una stima a spanne, la visibilità dei nostri post è stata ridotta di parecchio più della metà. Tanto che ci chiedevamo quanto avesse ancora senso continuare a pubblicare li sopra. Soprattutto dopo che ci hanno cancellato un post dopo il fact-checking di un collaboratore “indipendente” di Facebook: Open online di Mentana:
Abbiamo così deciso di non pubblicare più articoli sul Covid e sui vaccini, e di cercare di dirottare il nostro traffico su Telegram, lanciando anche diverse pubblicità, che ci han portato qualche migliaio di iscritti in 3 settimane. Ma anche questo, ovviamente, non andava bene. Così, giovedì mattina, dopo la messa in onda di La7 di un documentario che include il servizio diffamatorio di Fanpage, Facebook ci ha definitivamente chiusi:
La chiusura della nostra pagina da parte di Facebook è per noi motivo di grande orgoglio. Vuol dire che stiam facendo un buon lavoro.
Un altro trofeo che si aggiunge al nostro palmares.
Cari lettori, cercheremo di guadagnare altri trofei in futuro. Il prossimo obbiettivo è Youtube.
Un saluto dalla redazione.