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CHI HA ATTACCATO IL SANTUARIO A SAMARRA?

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A cura di God
Il 23 Febbraio 2006
109 Views
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blankDA BAGHDAD DWELLER (BLOG DI UN’IRACHENA)

Pensateci in modo logico: la moschea a Samarra era lì secoli fa, non era mai stata assalita, attaccata e nessun danno era stato fatto prima d’ora all’edificio.

A partire dall’occupazione, la moschea è diventata un “bersaglio possibile” ma non è successo nulla, dunque perché adesso? E come potrà qualcuno trarre beneficio da un tale attacco?

Abbiamo due sospetti:Iran

L’Iran vuole vedere una guerra civile tra Sunniti e Sciiti. Il risultato di questa guerra civile sarebbe una regione sciita indipendente che in conclusione sarebbe una regione iraniana.

Stati Uniti

Samarra è un fallimento per gli Stati Uniti, l’hanno attaccata molte volte senza risultato, la città è ancora inaccessibile agli Statunitensi. Uomini armati li attaccano quotidianamente sia a Samarra che nelle aree confinanti, così duramente che poche settimane fa ho letto su un giornale iracheno che i checkpoint americani fuori dalla città stanno sequestrando i telefoni con le video-camere ai cittadini di Samarra in modo che gli attacchi non siano filmati e diffusi via internet.

Questo è un articolo sul fallimento Usa a Samarra (punto di vista degli Stati Uniti):

Explanations for failure in Samarra vary

Le truppe Usa sono così sconfortate all’idea di entrare nella città che Rumsfeld ha detto:

Non potete permettervi dei rifugi sicuri o una quantità consistente di cattiva condotta… Dunque dovete fare qualcosa.

Commenti dei leader Usa sul riprendersi Samarra

Creare questo assalto alla moschea è solo uno dei loro tentativi. Questa volta vogliono entrare nella città ma in un modo differente, non come occupanti ma come salvatori, un vecchio trucco che funziona (qualche volta).

Se avete bisogno di qualche informazione sui fatti di Samarra, allora visitate questo link.

Data: 22 febbraio 2006

Link: http://www.roadstoiraq.com/?p=720

LA NOTTE PRIMA DELL’ATTENTATO: DUE TESTIMONI

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L’immagine sovrastante mostra dei Sunniti a Samarra che protestano condannando l’attentato al “Duomo d’oro”. L’imam nella foto è un sunnita, lo si capisce dal suo turbante bianco, mentre gli imam sciiti indossano turbanti neri.

Voglio far saperei ai lettori che per gli abitanti di Samarra la moschea non rappresenta solo un santuario sciita, ma anche l’esistenza della città ed essi ne sono molto orgogliosi, anche se i rapproti sono diventati veramente pessimi tra Sunniti e Sciiti, i pellegrini sciiti nella città non sono mai stati attaccati da alcun gruppo, è uno specie di codice di onore non scritto.

Testimonianze di due persone vicine al luogo all’attentato:

Testimone 1:

Vivo in un distretto molto vicino alla moschea e vi dirò esattamente quel che ho visto ore prima dell’attentato.

C’è un coprifuoco quotidiano nella nostra città (Samarra), che comincia alle 8.00 di sera fino alle 6.00 di mattina. Nella notte prima dell’attentato e proprio quando stava diventano scuro c’erano attività anomale della Guardia Nazionale Irachena nell’area vicino alla moschea. Ho udito le loro auto tutta la notte fino alla mattinata successiva.

Il testimone continua: dunque, vi chiedo, come potrebbero dei terroristi entrare nell’area che è solitamente circondata dalla Guardia Nazionale Irachena, entrare nella moschea e correre via senza essere presi dalla polizia?

Testimone 2:

Il secondo testimone fornisce delle informazioni più dettagliate sulla connessione degli Statunitensi agli eventi prima dell’attentato, quindi lo rendo come una timeline degli eventi:

Il mio nome è Muhammad Al-Samarrai, possiedo un internet cafè vicino alla moschea, dormo nel mio negozio perché temo che i miei computer siano rubati da ladri.

8,30 (sera) Forze Irachene (Guardia Nazionale) e Usa mi hanno chiesto di rimanere nel negozio e di non lasciare l’area.

9,00 (sera) Hanno lasciato l’area.

11,00 (sera) Sono tornati indietro ed hanno iniziato a sorvegliare l’area fino al mattino successivo.

6,00 (mattina dopo) La Guardia Nazione Irachena lascia l’area.

6,30 Gli Statunitensi lasciano l’area.

6,40 Prima esplosione.

6,41 Seconda esplosione.

Ha confermato di nuovo che il coprifuoco inizia alle 8.00 (di sera) fino alle 6.00 (di mattina) del giorno successivo e che la Guardia Nazionale Irachena insieme agli Statunitensi pattuglia la città per tutto il tempo.

Data: 23 febbraio 2006

Link: http://www.roadstoiraq.com/?p=723

Fonte: http://www.roadstoiraq.com/

Traduzione dall’inglese a cura di CARLO MARTINI per www.comedonchisciotte.org

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