31 GIORNI IN IRAQ: MAPPA

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blankDI ADRIANA LINS de ALBUQUERQUE e ALICIA CHENG*

A Gennaio più di 800 persone – soldati, agenti di sicurezza e civili – sono state uccise come risultato dell’insorgenza in Iraq. Mentre il conteggio quotidiano viene riportato nei giornali e alla TV, per molti Americani è difficile vedere queste notizie isolate in un contesto più vasto. La mappa, basata sui dati forniti dai media e dai governi di Stati Uniti, Gran Bretagna ed Iraq, mostra le date, i luoghi e le circostanze delle morti durante il primo mese dell’anno.

Data la “foschia della guerra”, le informazioni potrebbero essere incomplete. Nondimeno, è nostro obbiettivo rappresentare il continuo costo di vite umane della guerra in Iraq.

Commento di Marzian (ComeDonChisciotte):

Questa mappa è interessante da due punti di vista. Da un lato, essa esprime bene le condizioni di violenza dilagante in cui versa l’Iraq; dall’altro, ci permette di capire come funzioni la propaganda bellica delle forze occupanti: le morti vengono riportate, a patto che non siano immediatamente riconducibili agli Stati Uniti e ai loro alleati.Secondo il rapporto Lancet (1), la maggior parte delle morti violente di civili iracheni è causata dai bombardamenti statunitensi. Inoltre, dobbiamo considerare che nelle ultime settimane c’è stata un’escalation della guerra aerea (2). Ma quanti sono i morti per mano Usa in questa mappa? Meno di 10. Non c’è da stupirsi, viste le fonti: governi e media filo-governativi. Per non parlare poi degli omicidi di Iracheni sunniti ad opera delle milizie sciite Badr, nel Sud del paese, e dei Peshmerga curdi a Nord (3). Stando alla mappa del New York Times, le vittime di queste forze praticamente non esistono.

Il nostro encomio va a siti come Uruknet che, a differenza del Times e compagnia bella, sono impegnati a raccontare costantemente la realtà della guerra irachena.

Questo significa stare dalla parte delle vittime.

— Marzian

Fai click sulla mappa per ingrandirla

Informazioni:

Adriana Lins de Albuquerque è una laureanda in scienze politiche alla Columbia University. Alicia Cheng è un’esperta di grafica del Brooklyn College.

Fonte: http://www.nytimes.com
Link: http://www.nytimes.com/2006/02/06/opinion/06chart.html?_r=2&oref=slogin&oref=slogin
06.02.2006

Note

1. SEPPELLENDO IL RAPPORTO LANCET… E I BAMBINI (DI NICOLAS J. DAVIES)

2. TOMGRAM: DAHR JAMAIL ON THE MISSING AIR WAR IN IRAQ

3. GLI STATI UNITI SOSTENGONO IL TERRORE FILO-IRANIANO (DI DAHR JAMAIL)

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