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“Ieri sera, sotto la mia direzione, l’esercito degli Stati Uniti ha eseguito con successo un impeccabile attacco di precisione che ha ucciso il terrorista numero uno al mondo, Qasem Soleimani”.
Funziona così: dal più lussuoso palazzo di Palm Beach, in Florida, si può ordinare ed ottenere morte dall’altra parte del mondo, a Baghdad. Era il 3 gennaio 2020 ed il mandante, quello visibile – su tutte le TV – fu l’attuale Presidente eletto Donald J. Trump.
Ma chi era davvero il Generale iraniano Qasem Soleimani? I fatti di questi ultimi mesi, se non giorni, ci danno la dimensione del personaggio. Una personalità che ha lasciato, ovunque, un segno indelebile per chi resiste per la salvezza e la libertà della propria terra, contro l’aggressione e l’occupazione straniera.
Il Medio Oriente è in fiamme, con i massacri spudorati e le occupazioni a Gaza, in Cisgiordania e in Libano, così come le destabilizzazioni in Siria ed i bombardamenti sullo Yemen. Ma, nonostante tutto, l’asse della resistenza è attivo contro gli eserciti più potenti del mondo. E deve a Qasem Soleimani l’esempio, di lotta e di riscatto: la piena coscienza che Resistere significa innanzitutto Esistere. Come popoli, culture e civiltà.
La parola “Rivoluzione” ha molti significati. La nostra esperienza in Iran è nata reportage e si è nel tempo trasformata in un documentario, prodotto dalla redazione di ComeDonChisciotte.org e finanziato dagli autori.
Andremo insieme alla scoperta di un mondo diverso, troppo spesso conosciuto soltanto attraverso gli occhi deformati e deformanti del mainstream. Ma dove, in realtà, la spiritualità, la resistenza e la lotta contro l’oppressione sono tratti distintivi della vita reale delle persone comuni.
Tratti che accomunano tutti i popoli che vogliono essere liberi, incluso quello italiano, da decenni occupato da forze straniere che chiamiamo “alleati”.
“Rivoluzione” è un documentario che parla dell’Iran e della sua storia, passata e recente: da Nazione in mano allo Straniero a Paese sovrano; e della sua Civilità millenaria, oggi uno dei poli decisivi di ciò che i paesi non allineati cercano di costruire.
Ma c’è di più, “Rivoluzione” parla anche di noi: popoli di un Occidente che si sente giardino, ma che in realtà è ormai giungla, dove la vita quotidiana è per tanti, troppi, una lotta di precarietà e impoverimento imposto, immersi nell’eterno presente.
I nostri lettori avranno presto l’opportunità di vedere l’intero documentario e oggi, a pochi giorni dall’anniversario della morte, ripercorriamo la storia del Generale dell’asse della resistenza, con questo breve estratto dal nostro nuovo documentario:
“Rivoluzione“
La Redazione di ComeDonChisciotte.org vi augura un 2025 di resistenza e di riscatto.
Qasem Soleimani era davvero “il terrorista numero uno”, o – invece – il rivoluzionario più pericoloso per l’Occidente?
Buona visione.
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01.01.2025