In Cina nasce un nuovo Medio Oriente

10 marzo 2023 – Iran e Arabia Saudita raggiungono la distensione in Cina

Ieri l’Arabia Saudita ha fatto una dichiarazione estremamente significativa. Ha sostenuto il controllo di Damasco – cioè del potere di Bashar al-Assad – su tutto il territorio della Siria.

“Le parti hanno sottolineato la necessità di sostenere le istituzioni statali siriane, espandere il loro controllo sul territorio siriano per fermare la presenza di gruppi armati e le interferenze esterne negli affari interni della Siria“, hanno dichiarato i ministri degli Esteri di entrambi i Paesi in un comunicato.

Si tratta di una dichiarazione [di importanza] cruciale, dal momento che l’Arabia Saudita è stata uno dei principali sponsor della guerra civile siriana iniziata nel 2011.

Per molto tempo, Riyadh ha sostenuto diversi gruppi di ribelli, tra cui la Coalizione nazionale siriana, l’Esercito siriano libero e altri gruppi armati che hanno combattuto contro il governo di Bashar al-Assad. È stato possibile sconfiggerli solo dopo l’assistenza militare della Federazione Russa.

Ricordiamo che recentemente, con la mediazione della Cina, i sauditi hanno ripreso le relazioni diplomatiche con l’Iran. Ora, la stessa storia sembra accadere in Siria. Entrambi i Paesi sono alleati non solo della Cina, ma anche della Federazione Russa su una serie di questioni.

I media occidentali temono già che l’Arabia Saudita, uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo, entri nell’orbita della Cina.

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Il ministro degli Esteri siriano arriva in Arabia Saudita per la prima volta dal 2011

Gli Stati Uniti si oppongono al rafforzamento dei legami con la Siria da parte dei Paesi della regione

Dave DeCamp – antiwar.com – 12 aprile 2023

Il ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad è arrivato in Arabia Saudita mercoledì, mentre Riyadh e Damasco stanno dando inizio ai lavori per la normalizzazione.

Il viaggio di Mekdad segna la prima visita di un ministro degli Esteri siriano in Arabia Saudita dal 2011, quando Riyadh tagliò i legami con Damasco e appoggiò il fallito tentativo di cambio di regime contro il presidente siriano Bashar al-Assad.

Il Ministero degli Esteri saudita ha dichiarato che Mekdad e il ministro degli Esteri saudita, principe Faisal bin Farhan, “terranno una sessione di colloqui sugli sforzi per raggiungere una soluzione politica alla crisi siriana che preservi l’unità, la sicurezza e la stabilità della Siria“.

La visita giunge in concomitanza con le notizie secondo cui l’Arabia Saudita starebbe lavorando per ripristinare l’appartenenza della Siria alla Lega Araba. La Reuters ha riferito martedì che Riyadh ospiterà venerdì una riunione dei ministri degli Esteri arabi per discutere del ritorno di Damasco all’interno della Lega.

L’Arabia Saudita ha intenzione di invitare [il presidente siriano] Assad al vertice della Lega Araba che si terrà il 19 maggio. Riyadh e Damasco dovrebbero anche riaprire presto le proprie ambasciate e ripristinare relazioni diplomatiche formali.

L’amministrazione Biden si oppone fermamente alla normalizzazione dei rapporti con Damasco, poiché preferisce mantenere la Siria sotto sanzioni economiche paralizzanti e vuole continuare a occupare la Siria orientale.

Secondo il The Wall Street Journal, il direttore della CIA William Burns ha recentemente visitato Riyadh ed ha dichiarato che gli Stati Uniti sono stati “colti alla sprovvista” dai passi sauditi verso la normalizzazione con Damasco e dall’accordo di normalizzazione a sorpresa tra Arabia Saudita e Iran.

Link: https://news.antiwar.com/2023/04/12/syrian-foreign-minister-arrives-in-saudi-arabia-for-the-first-time-since-2011/

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