Hey sokoly!

Il titolo dell'articolo è preso da una canzone tradizionale folk polacco-ucraina e significa "Ehi falco!"

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di Nestor Halak

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Sono colpito dall’ossessiva insistenza del circo mediatico a proposito dell’invasione russa dell’Ucraina, insistenza seconda solo a quella, da due anni inarrestabile, sulla promozione del covidismo. Sembra che gli americani desiderino più di ogni altra cosa al mondo un’invasione russa, anche piccola, anche di seconda mano, purché sia. Non possono sopravvivere senza.

Siamo oltre la tradizionale propaganda che peraltro permea letteralmente qualsiasi cosa vada in onda in televisione: ci stiamo avvicinando ad una vera e propria fiction, siamo alle cronache a puntate dell’invasione russa che … non c’è, non è un fatto reale, nemmeno un mezzo fatto, proprio non esiste nella realtà, nonostante da mesi oramai venga attivamente raccontata dai notiziari, con tanto di cartine, fronti di avanzata, atrocità e numero dei morti, perlopiù civili, perché i russi, notoriamente, non sono come noi e amano soprattutto uccidere i civili inermi, preferibilmente donne e bambini, previo stupro, naturalmente. Le cronache sono piene da mesi di non analisi di un non fatto, un avvenimento mai avvenuto, siamo sul paradossale, il Cappellaio Matto sarebbe entusiasta, Orson Welles si sentirebbe scopiazzato, del gatto del Cheshire è rimasto solo il sorriso. Straordinario!

Ma i russi collaboreranno? La faranno davvero questa invasione? Se è così dovrebbero sbrigarsi e prendere accordi con qualche regista di Hollywood, qualcuno bravo in questo genere, tipo Lucas o Spielberg, per essere sicuri che lo spettacolo risulti di un livello veramente professionale. Perché è oramai da aprile 2020 che i russi, a ondate successive d’isteria, invadono l’Ucraina e arrivano a Kiev in poche ore. L’ultimo parossismo d’invasione è partito a novembre: siamo ormai a febbraio e qualcosa deve pur accadere, non si può mica mantenere la suspance al massimo per sempre, il pubblico pagante si stanca, comincia a sbadigliare, va in cucina a prendere qualcosa dal frigo, se non succede nulla.

Cosa vogliamo fare, di nuovo un nulla di fatto e poi riprendere lo show tra qualche mese? Mi pare poco professionale, lo sanno tutti che a forza di gridare al lupo, al lupo, alla fine la gente non ti bada più. Se questi russi, che davvero non hanno il senso dello spettacolo, non si decidono, occorrerà pure far qualcosa per smuoverli. Se la tigre non vuole entrare nella gabbia del domatore, occorre stuzzicarla col forcone o con la frusta, altrimenti qui si chiude baracca e burattini.

L’ideale è convincere gli ucraini a riprendersi il Donbass, dopo tutto è roba loro. Solo che questi scansafatiche non sembrano avere tanta voglia di fare la loro parte: Il fatto è che questi popoli inferiori sono così, si agitano tanto quando si mettono in testa le loro stupide fole, ma mai che siano pronti ad entrare in scena senza tante storie quando il regista dice loro che è il momento. Che fare allora? I russi non invadono, gli ucraini continuano a chiacchierare e sventolare croci uncinate, vogliamo farla o no questa guerra? Cosa diavolo pretendono, che ce ne occupiamo noi, che ci andiamo noi a combattere in Donbass? Ma dico, non è mica la nostra guerra, non è mica il nostro paese: è vero che come parte migliore dell’umanità abbiamo delle responsabilità e siamo sempre pronti a lottare dalla parte del bene, ma se non ci date una mano a portarvi il benessere e la democrazia, mica possiamo fare tutto da soli!

E poi il nostro è un esercito da parata, è un’industria, serve a prendere i soldi e a fare bella figura, mica possiamo sporcarci gli stivali di fango: abbiamo invaso apposta l’Iraq perché lì il terreno era asciutto! E poi quelli avevano solo le fionde: i russi qualche moschetto ce l’hanno e sarebbero persino capaci di spararci addosso! Non si potrebbe mandare gli europei? Dopotutto i tedeschi hanno sempre avuto una gran passione per fare la guerra. Purtroppo anche loro si sono rammolliti, adesso picchiano solo i manifestanti no vax. Stai fresco: ci invecchi se aspetti l’aiuto di quelli là! Con tutto quello che abbiamo fatto per loro!

Sta di fatto che questi negri del ghiaccio non si muovono. Ma cosa minchia stanno facendo i nostri a Mosca? Non avevamo il controllo del Cremlino? E Eltsin che fa? No, già, è morto. Anche Brzezinsky che di russi un poco ne capiva. Però qui occorre fare qualcosa. Non si potrebbe ricostruire tutto in studio che ci lavoriamo con più comodo? No eh? Occorre che la Russia combatta, si logori. Lo so, lo so, ci vogliono molti morti per evitare che si mettano d’accordo con gli europei , bisogna ricreare una cortina di ferro per non far passare il gas e il petrolio e meno che mai la seta dalla Cina. Se ci sfugge di mano l’Europa sono cazzi. No, no, qui o questi invadono o bisogna inventarsi qualcosa di davvero grosso, più grosso del covid!

Ma cosa?

di Nestor Halak

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