E così Trump ha vinto.
I presunti grandi rivolgimenti mi vedono sempre tiepido.
Brexit, Trump, referendum scozzesi, elezioni spagnole.
Il tifo (che si riassume nel motto: il nemico del mio nemico è un amico) non è mai stato nelle mie corde.
E ormai son divenuto troppo disincantato per prestar fede a queste brevi ubriacature.
L’unico mio interesse è osservare le nervature del potere che si muovono sottopelle.
Esse acconsentono a un movimento contrario al montante feudalesimo basato sul censo e il familismo?
Acconsentono, inoltre, a un ritorno alla normalità, dove il sì è sì, il no è no, e una perversione è una perversione e non un inno alla libertà?
Vedremo.
Vedremo se, con Trump, la Finanza internazionale e l’economia basata sul nulla cederanno lentamente il passo al lavoro, al problema dei salari, alla vera libertà imprenditoriale e all’umanità.
E vedremo se, con il buon Donald, il mondo occidentale comincerà a guardare se stesso e il prossimo con le lenti della normalità e i piedi per terra; e non all’incontrario.
Perché di questo sono sicuro: Hillary, i Clinton, la UE, gli USA, i potentati economici ci hanno imposto un mondo dove ogni parola e gesto, filtrati dal finto progresso del politicamente corretto, hanno assunto il significato diametralmente opposto.
Un mondo in cui:
una riforma è un sistematico peggioramento per la vita dei cittadini.
Il lavoro non è retribuito.
Il diverso, il folle, il pervertito han preso il posto della rettitudine, della ragionevolezza e della misura di sé.
La guerra è pace.
Il denaro si è dissolto in numeri digitali plasmabili a piacimento.
L’irrazionale e l’uterino conducono gli affari di Stato.
Il presente eterno ha abolito il passato e, perciò, il futuro.
Lo scatenamento insensato prevale sulla morale quale norma e limite per gli istinti bruti.
La democrazia consiste nell’assecondare i disegni di pochi.
L’ultima trovata sostituisce una tradizione millenaria.
Il fanatico è il vero credente e ogni credente un fanatico.
L’ignoranza è libertà.
Il lercio, l’abietto, l’occulto, il catatonico tengono il posto dell’ordine, della nobiltà d’animo, della lealtà, della solarità, del buon senso.
Hillary Clinton aderiva pienamente a tale concezione luciferina per cui il basso era in alto e l’alto in basso.
Era davvero una delle streghe del Macbeth che ingannano il sincero condottiero esalando le formule all’incontrario:
“Il bello è brutto e il brutto è bello
traverso la nebbia e l’aria infetta ci libriamo”.
“Fair is foul, and foul is fair
hover through the fog and filthy air”
La sua sconfitta è una buona notizia, comunque la si pensi. |
Non so se, in conseguenza di ciò, il mondo cambierà, pur simbolicamente, direzione di marcia.
Al solito sono scettico.
Per ora mi faccio qualche sghignazzo a vedere le facce appese delle Botteri, dei Platero, dei Riotta, del kapó Schulz e degli altri insulsi valvassini mandati allo sbaraglio dai padroni (che, in quanto padroni, possono uscire temporaneamente di scena per smaltire la delusione, fra una tartina e l’altra).
Da Trump non mi aspetto riforme, per carità, ma una potente Restaurazione.
The best is yet to come?
Alceste
Fonte: http://pauperclass.myblog.it/
Link: http://pauperclass.myblog.it/2016/11/10/donald-i-have-dream-alceste/
10.11.2016