1292Lascio finire a voi il testo della marcetta militare goliardica di cui tutti noi conosciamo la chiusura.
Perché, a un certo momento, capita che ti svegli al mattino, accendi la tv e vedi una scena incredibile: il Presidente degli Stati Uniti che prende letteralmente a randellate (dialetticamente parlando) il Presidente dell’Ucraina.
Eh beh, ma noi italiani non siamo mica abituati a questi continui colpi di scena della politica, e così, volenti o nolenti, due domande bisogna che ce le poniamo.
Prima di tutto, è stata una cacciata (studiata a tavolino o no, poco importa) davanti al mondo che sancisce la fine di un rapporto che ha visto il finanziamento in questi ultimi anni, di centinaia di miliardi da parte degli USA verso l’Ucraina, in soldi, armi e quant’altro. Ergo, non c’è più trippa per gatti, almeno non per Zelensky, che contava sull’appoggio statunitense come garanzia di una “pace giusta”. Insomma, questa guerra non s’ha più da fare.
Seconda cosa: in queste ore un bel po’ di paesi europei si sono affrettati a garantire il supporto all’Ucraina, senza se e senza ma. Ma, esattamente, per fare cosa? Continuare la guerra, forse? Assicurare il supporto per la ricostruzione? Fare degli accordi industriali? Insomma, sono agitati, ma di piani d’azione concreta manco a parlarne, anche perché, inutile negarlo, l’effetto sorpresa c’è stato, eccome. E quindi devono prendere tempo tutti quanti.
Ora, uno dei tormentoni degli ultimi giorni riguarda la creazione di un fantomatico esercito comune. Esercito che, visto i fatti delle ultime ore, dovrebbe in tutto e per tutto difendere l’Ucraina da ulteriori attacchi russi. Cioè, un esercito comandato da chi, non si sa, che agisce sulla base di strategie decise da chi, boh, che può contare su investimenti massicci che arrivano da dove? Che lingua parlerebbe, questo esercito? Chi lo comanderebbe: inglesi, francesi, tedeschi? Non è chiaro.
E gli italiani? Alzi la mano chi andrebbe in guerra per l’Ucraina. Anzi, alzi la mano chi andrebbe in guerra, e basta. Chi ci manderebbe i propri figli, sui campi sterminati a farsi sterminare, in nome dei valori democratici occidentali.
Fermo restando l’obbligo costituzionale di ripudiarla, la guerra. Si sa, fatta la legge trovato l’inganno. Però coi SE e coi MA non si fa la Storia. E dunque, noi del Bar ci facciamo la domanda, ora più che mai impellente, importante: “Ora, si farà l’esercito comune? Noi italiani, ne faremmo parte?”
Chi ci crede, alzi la mano. Nel frattempo, ci aspettiamo una dichiarazione ufficiale del nostro Governo, che ci chiarisca un po’ le idee.
Perché non vorremmo trovarci, in effetti, in un prossimo futuro, tutti in marcia cantando “Era meglio morire da piccoli…”
Buona visione!