Donald Trump e “Lo Stato profondo” – Brogli da entrambe le parti … Nomine chiave

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DI PETER KOENIG

globalresearch.ca

Le elezioni potrebbero essere state truccate, probabilmente da entrambe le parti, dato che l’élite sfuggente, o quello che viene anche chiamato lo ‘Stato profondo’, potrebbe essere stata in contrasto (n.d.T. al suo interno). Sembra che il miglior ‘maneggione’ si sia rivelato vincitore. Il conteggio finale del voto popolare indica un leggero vantaggio di Hillary su Trump. Non importa, il sistema è stato volutamente progettato in modo non-democratico nel 18° secolo dai Padri Fondatori, che non hanno mai avuto davvero l’intenzione di creare dei veri e democratici Stati Uniti d’America sulla base di diritti uguali per tutti.

L’attuale sistema elettorale favorisce la manipolazione del voto soprattutto negli Swing States, dove i voti popolari possono essere abbastanza facilmente soppressi o scambiati per un ‘difetto’ elettronico.Tali frodi elettorali, ora sappiamo, sono successe nel 2000, quando George Bush ‘ha vinto’ in Florida su Al Gore – alla fine per mezzo di una decisione della Corte Suprema – e lo stesso è avvenuto nel 2004 (Ohio), quando ancora una volta George Bush ha vinto su John Kerry, mediante la frode elettronica e la soppressione della predominanza degli elettori neri. Dopo 8 anni di Bush – se ne aveva già abbastanza.

Lo stato profondo aveva bisogno di un nuovo candidato – uno che avrebbe avuto la fiducia del popolo americano, uno che si sarebbe dimostrato intelligente e di colore e che avrebbe avuto carisma – ma non spina dorsale. Quest’ultimo punto non è importante.

Le persone non ne erano a conoscenza fino a quando è stato troppo tardi. Il mandato di Obama è stato rafforzato con l’attribuzione del premio Nobel per la pace, perfino prima che lui sapesse quante guerre supplementari erano già previste per lui e che dovevano essere portate a termine, a parte l’Afghanistan e l’Iraq. Oggi si vanta letteralmente di essere coinvolto in sette guerre in tutto il mondo e di aver venduto più armi rispetto a qualsiasi precedente presidente ai cosiddetti alleati e combattenti per procura come l’Arabia Saudita e gli Stati del Golfo. Più guerre e conflitti sono nella pentola, di sicuro. Ma sarà Trump colui che rispetterà tali piani?

I media mainstream stanno facendo un ottimo lavoro nel manipolare le menti delle persone con bugie, bugie e bugie. Le guerre in cui Washington è coinvolta sono tutte ‘buone’ per la ‘sicurezza nazionale’; stanno distogliendo una minaccia per gli Stati Uniti di America e difendendo gli interessi americani, qualsiasi essi siano. Nessuno se lo chiede. Ma se Washington, il New York Times e il WashPost dicono così, deve essere vero.

Le elezioni del 2016 sono state truccate a favore di Donald Trump, come illustrato da Greg Palast, giornalista investigativo per Rolling Stone e BBC. ().

D’altra parte, la frode elettorale si è verificata mediante la cricca Clinton contro Sanders nelle primarie democratiche, fino al punto in cui la presidente del Comitato Nazionale del Partito Democratico, Debbie Wasserman Schultz, ha dovuto dimettersi. Senza quel voto-truffa, il signor Sanders sarebbe stato il candidato democratico a confronto con Donald Trump. Tra le molte asserzioni che le elezioni sono state truccate a favore di Hillary vi è uno studio della Stanford University.

Ma non importa, la frode elettorale è diventata un gioco comune nel nostro ‘sistema’ occidentale spudoratamente corrotto, e rimarrà in questo modo, fino a quando ‘qualcuno’ lo cambierà.

Dal momento che il sistema funziona in favore dell’establishment, e soprattutto a favore dello Stato profondo – ci sono poche possibilità che qualcosa di significativo cambierà, per rendere gli Stati Uniti una vera democrazia nel prossimo futuro.

Non è solo la frode elettorale che ha fatto di Trump il vincitore. E’ il popolo, che ancora una volta si è dimostrato stufo marcio di ricevere menzogne, promesse non mantenute, del declino del potere d’acquisto dei loro stipendi, della disoccupazione, che, in realtà, si aggira intorno al 22% – 25%, quando le statistiche del governo ufficiale parlano del 5% , dell’esternalizzazione dei posti di lavoro americani, delle entrate delle loro tasse spese in guerre all’estero, invece di fermare il declino delle infrastrutture degli Stati Uniti, del salvataggio delle grandi banche che hanno speculato in bancarotta grazie a Bill Clinton (marito di Hillary) e la deregulation bancaria del 1990, di un’assicurazione sanitaria falsa, chiamata Obama-Care, dal nome del suo creatore, che è insostenibile per circa 40 milioni di persone e serve solo alla farmaceutica e all’industria medica, e dell’indebitamento che continua a montare mai pagato degli studenti.

Oltre a ciò a loro, il 99,99%, di cui fa parte sempre crescente di lavoratori privati dei loro diritti, viene detto dall’MSM che:

–  Cina e India stanno rubando i loro posti di lavoro, quando in realtà, le aziende statunitensi stanno spudoratamente aumentando i loro margini di profitto nell’esternalizzazione dei posti di lavoro americani in Cina e l’India – e in molti altri luoghi in tutto il mondo;
–  Russia e Venezuela sono le minacce alla sicurezza nazionale, quindi il coinvolgimento degli Stati Uniti, che mira al ‘cambio di regime’, è   necessario;
– un costoso accumulo delle forze NATO in Europa è necessario per affrontare la minaccia russa – e così via.

Sì, la sicurezza ha un costo e voi, popolo americano lo dovete sapere. Le basi NATO sono raddoppiate da 14 a 28, nel computo totale, dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, nonostante le promesse contrarie degli Stati Uniti alla Russia nel 1991. Nessuno parla della non necessità della NATO in Europa, dalla fine della guerra fredda nel 1991 – solo il vostro nuovo Presidente, il signor Trump. Il signor Trump non ha messo in discussione solo il finanziamento concesso dagli Stati Uniti alla NATO, ma ha messo in discussione il senso generale della NATO. Il signor Trump vuole partner non nemici, che Washington ‘deve’ combattere per motivi di sicurezza. La pace è la migliore sicurezza – e la pace è anche il miglior approccio per il commercio internazionale.

Il Presidente eletto ha parlato di rinegoziazione o anche di infrazione del NAFTA, il malvagio accordo commerciale USA-Messico-Canada che è stato imposto da Bill Clinton nel 1994 e ha reso centinaia di migliaia di agricoltori messicani senza lavoro, ha comportato la chiusura di decine di migliaia di piccole aziende agricole in Messico, poiché non potevano più competere con il mais, il grano e le altre colture agricole altamente sovvenzionate provenienti dagli Stati Uniti. Ma non è questo il motivo per cui Trump vuole rottamare l’accordo. Ha visto che il Messico ha adattato la sua economia intorno all’accordo NAFTA con manodopera a basso costo di produzione, presumibilmente togliendo posti di lavoro americani.

Il nuovo Presidente ha inoltre garantito di voler fare un passo indietro dagli accordi commerciali trans-Atlantici (TTIP, TiSA), e trans-Pacifico (TPP). Che sollievo sarebbe per le centinaia di milioni se non miliardi di persone nel mondo, liberarsi (per ora) dalle fauci del polpo delle corporation e del sistema bancario del NWO (n.d.T. New World Order).
Naturalmente, non per l’élite di vassalli dittatori di Bruxelles. Ma chi se ne frega di loro. Questo sistema dovrà cadere comunque, prima o poi. BREXIT è forse il detonatore – e altri possono seguire nel prossimo anno, con le elezioni nel 2017 in Francia e Germania, le quali si prevede portino cambiamenti radicali; se non vengono derubate dal nuovo metodo di scelta, un colpo di stato parlamentare, come quello avvenuto di recente in Spagna. E all’inizio di quest’anno in Brasile.
La sovranità dei soci alla pari è prospera per tutti, non solo per un’élite. Il nuovo presidente vuole portare posti di lavoro in America, mettendo un freno alla globalizzazione. Vuole ricostruire le infrastrutture americane e creare 25 milioni di posti di lavoro in 10 anni, e applicare tasse sui manufatti importati dall’estero, quando potrebbero essere prodotti internamente.

Il signor Trump è anche molto controverso quando parla di costruzione di un muro di confine tra il Messico e gli Stati Uniti per tenere fuori i ‘criminali immigrati ispanici illegali ‘, quando progetta di trasferire l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, o quando dice che vuole tenere i musulmani fuori dal Paese. Molte delle sue dichiarazioni razziste mettono i bastoni tra le ruote, a quelle che altrimenti sarebbero progressiste.

Tuttavia, le accuse audaci e senza paura di Trump allo stato profondo, attirano il disilluso cittadino medio a votare per i cambiamenti che lui proclama.
È forse possibile che questo linguaggio forte, contro un establishment ben radicato facesse parte di uno stratagemma dell’establishment, per indurre le persone a credere che il ‘cambiamento sta arrivando’?
(Si veda https://www.youtube.com/watch?v=EYozWHBIf8g)
“Mi impegno che sarò il presidente di tutti gli americani”, è stata la dichiarazione di apertura di Trump nel suo discorso di accettazione.
Come suona ingannevole, quando ci si ricorda che Obama ha detto esattamente la stessa cosa nel 2008. Ciò non è tutta campagna elettorale basata sul vuoto. Vi ricordate ancora le decine di milioni di persone che hanno pianto di gioia e di speranza per una vita e un mondo migliore (dopo il disastro di Bush), quando l’amministrazione Obama è stata inaugurata il 20 gennaio 2009 e ha proclamato svariate volte il suo slogan della campagna elettorale, ” Yes, We Can”? Oggi, è lo stesso gioco. Yes, We Can, è diventato lo slogan di Trump “We will make America Great Again”.
Entrambi gli slogan suggeriscono grandi ma non specificati ‘cambiamenti’; l’illusione che le cose possono girare per il meglio. È immaginabile che gli stessi padroni dell’universo abbiano congeniato un nuovo slogan, che ha come significato anche un non specificato cambiamento – e nuove illusioni che le cose possono cambiare in meglio, per tutte quelle persone che sono sul punto di rinunciare a ogni piccolo rimasuglio di speranza? È concepibile che lo stesso Stato profondo abbia inventato due slogan, in modo da rinnovare la fede del popolo smemorati in un mondo migliore, in un governo più reattivo, almeno per i primi due anni o giù di lì, fino a quando la realtà irromperà di nuovo sulla scena? Sì, è un qualcosa che sta interamente nel regno del possibile, e che in realtà, è molto probabile.

E così, gli oligarchi hanno guadagnato un po’ più di tempo per perseguire il Pieno Spettro di Dominazione del Mondo, come è chiaramente indicato nell’altamente attivo e attuale Piano per un Nuovo Secolo Americano, chiamato Pax Americana, nome derivato dalla Pax Romana di cui sappiamo, in retrospettiva, che ha coperto dai 300 ai 400 anni di guerra più sanguinosi dell’Impero Romano, prima del crollo dall’interno.

I burattinai dell’universo, lo Stato Profondo, stanno solo diffondendo nuove speranze, nuove illusioni per ingannare di continuo la gente per farle credere ciò che non è, mentre in parallelo vi è l’allarmismo delle false flag e il pagamento degli presstitute (n.d.T. parola composta da press e prostitute – una persona o entità dei media che confeziona le notizie su misura in modo ingannevole per soddisfare una particolare agenda di parte) dell’MSM. In realtà, essi, la gente comune sempre più povera, il crescente numero di vittime di un’economia neo-fascista, devono essere tenuti in equilibrio instabile, tra speranza e disperazione. Era Hillary ad essere utilizzata come catalizzatore dell’impulso pubblico, come un mero fantoccio di finzione; finzione che stiamo vivendo nella più grande democrazia che il denaro non può comprare?

Aspettare e vedere, normalmente, sarebbe un presagio di sicurezza. Date al signor Trump il beneficio del dubbio, ma state all’allerta. Per ora, diamo solo un’occhiata a quello che è successo dopo le elezioni – le concessioni da parte di Trump (mantenere parte dell’Obamacare), così come una lunga lista di potenziali incaricati di alto livello per il gabinetto di governo e per il personale, che potrebbero accompagnare la sua Presidenza.
Non sembra promettente.
Le sue scelte migliori per il ruolo di Tesoriere sono Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan, o Steve Mnuchin, il suo presidente finanziario ed ex dirigente di Goldman Sachs. Essi non fanno ben sperare nell’allontanamento dall’oligarchia bancaria, come il signor Trump ha promesso durante la sua campagna elettorale.

Altre sue migliori scelte per il gabinetto includono neocon ultra reazionari, come ad esempio, il Segretario di Stato, Newt Gingrich, l’ex speaker neocon della Camera che era anche nella scelta di Trump come compagno di corsa; e John Bolton, sionista ed ex ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite sotto George W. Bush.
L’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, potrebbe rivestire il ruolo di Procuratore Generale.

Ecco la lista completa dei migliori candidati posizione di Trump, come pubblicato oggi dal New York Times.

 

Capo di Gabinetto della Casa Bianca

Il capo di Gabinetto gestisce il lavoro e il personale della West Wing, manovra l’agenda del presidente e favorisce relazioni importanti. Il ruolo assumerà un’importanza fuori misura in una Casa Bianca gestita dal signor Trump, che non ha alcuna esperienza nella definizione della linea politica e poca in termini di contatti con gli attori cruciali a Washington.
Reince Priebus. Il signor Trump ha annunciato domenica che aveva scelto il signor Priebus, il presidente del Comitato Nazionale Repubblicano.

Responsabile della strategia

  • Stephen K. Bannon è stato preso anche in considerazione per il ruolo di capo di gabinetto, ma il signor Trump invece lo ha nominato capo della strategia e consigliere anziano alla Casa Bianca, dicendo che lui e il signor Priebus avrebbero “lavorato come partner alla pari” nell’amministrazione.

Domenica il signor Trump ha anche annunciato la nomina del signor Bannon, un dirigente dei media schierato a destra e presidente della campagna del presidente eletto. Molti hanno stigmatizzato la mossa, avvertendo che il signor Bannon rappresenta idee razziste.

Segretario di Stato

Se il signor Trump prenderà un ideologo o un aiutante stagionato in ambito di politica estera proveniente dalle amministrazioni repubblicane del passato, la sua sfida consisterà nel fatto che il Dipartimento di Stato, che il signor Trump ha detto che avrebbe smantellato, è il fulcro dell’esperimento, dopo il 1945, di costruzione di alleanze e globalismo.

  • John R. Bolton Ex ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite sotto George W. Bush
    Bob Corker Senatore del Tennessee e presidente della Commissione Esteri del Senato
    Newt Gingrich Ex speaker della Camera
    Rudolph W. Giuliani Ex sindaco di New York
    Zalmay Khalilzad Ex ambasciatore degli Stati Uniti in Afghanistan
    Stanley A. McChrystal Ex comandante militare di alto livello in Afghanistan

Segretario al Tesoro

Il segretario sarà responsabile del debito del governo nei mercati finanziari, dell’assistenza in ogni riscrittura del regolamento fiscale e della supervisione l’Internal Revenue Service. Il Dipartimento del Tesoro esegue anche l’ordine di imporre o sollevare le sanzioni finanziarie contro i nemici stranieri – le quali sono la chiave per l’accordo con l’Iran del presidente Obama e il riavvicinamento a Cuba.

Jeb Hensarling Rappresentante del Texas e presidente del comitato per i servizi finanziari della Camera
Steven Mnuchin Ex dirigente di Goldman Sachs e presidente della campagna finanziaria del signor Trump
Tim Pawlenty Ex governatore del Minnesota
Segretario alla Difesa
Il segretario entrante darà forma alla lotta contro lo Stato islamico, mentre supervisionerà un esercito che sta lottando per mettere in atto due iniziative dell’era Obama: l’integrazione delle donne in ruoli di combattimento e il permesso consentito ai transgender di prestare servizio apertamente. Entrambe potrebbero essere scartate.
Kelly Ayotte Senatore uscente del New Hampshire e membro del Comitato dei Servizi Armati del Senato
Il tenente Michael T. Flynn Ex direttore della Defense Intelligence Agency (che avrebbe bisogno di un’esenzione da parte del Congresso a causa di una regola settennale per gli ufficiali in pensione)
Stephen J. Hadley Consigliere per la sicurezza nazionale sotto George W. Bush
Jon Kyl Ex senatore dell’Arizona
Jeff Sessions Senatore dell’Alabama

Procuratore generale

Alto funzionario di polizia della nazione, avrà l’autorità per la realizzazione della piattaforma “legge e ordine” del signor Trump, compresa la sua minaccia di mandare in “prigione” Hillary Clinton. Il candidato può cambiare il modo in cui vengono applicate le leggi per i diritti civili.
Chris Christie Governatore del New Jersey
Rudolph W. Giuliani Ex sindaco di New York
Jeff Sessions Senatore dell’Alabama

 
Segretario agli Interni

Il Dipartimento dell’Interno gestisce i terreni e le acque pubbliche della nazione. Il prossimo segretario deciderà il destino delle regole dell’era Obama che fermano lo sviluppo del territorio pubblico; frenano l’esplorazione di petrolio, carbone e gas; e promuovono l’energia eolica e solare sui terreni pubblici.
Jan Brewer Ex governatore dell’Arizona
Robert E. Grady Partner di Gryphon Investors
Harold G. Hamm Amministratore delegato di Continental Resources, una compagnia petrolifera e del gas
Forrest Lucas Presidente della Lucas Oil Products, che produce lubrificanti per autoveicoli, additivi e oli
Sarah Palin Ex governatore dell’Alaska

Segretario all’Agricoltura

Il Segretario all’Agricoltura sovrintende settore agricolo degli Stati Uniti, ispeziona la qualità degli alimenti e fornisce assistenza alimentare in base al reddito. Il dipartimento aiuta anche a sviluppare i mercati internazionali per i prodotti americani, dando al prossimo segretario parziale responsabilità di portare a termine le posizioni del signor Trump in merito al commercio.
Sam Brownback Governatore del Kansas
Chuck Conner Amministratore Delegato del Consiglio Nazionale delle Cooperative di Agricoltori
Sid Miller Commissario agricolo del Texas
Sonny Perdue Ex governatore della Georgia

Segretario al Commercio

Il Dipartimento del Commercio è stato un obiettivo perenne dei tagli di bilancio, ma il segretario sovrintende un portafoglio diversificato, tra cui il censimento, il Bureau of Economic Analysis e la National Oceanic and Atmospheric Administration.
Chris Christie Governatore del New Jersey
Dan DiMicco Ex amministratore delegato di Nucor Corporation, una società di produzione dell’acciaio
Lewis M. Eisenberg Capo di private equity per Granite Capital International Group

Segretario al Lavoro

Il Dipartimento del Lavoro applica le regole che proteggono i lavoratori della nazione, distribuisce benefici ai disoccupati e pubblica i dati economici come il report di occupazione mensile. Il nuovo segretario sarà responsabile di mantenere la promessa del signor Trump di smantellare molte regole dell’era Obama che coprono la vasta forza lavoro degli appaltatori federali.
Victoria A. Lipnic Commissario alle pari opportunità di impiego e membro politico del consiglio per la forza lavoro al Comitato della Camera per l’Istruzione e la Forza Lavoro

Segretario alla Salute e ai Servizi Umani

Il segretario aiuterà il signor Trump a raggiungere una delle sue preminenti promesse elettorali: abrogare e sostituire l’Affordable Care Act. Il dipartimento approva nuovi farmaci, regola l’approvvigionamento di cibo, gestisce la ricerca biomedica, e gestisce Medicare e Medicaid, che assicurano più di 100 milioni di persone.
Il dottor Ben Carson Ex neurochirurgo e candidato presidenziale nel 2016
Mike Huckabee Ex governatore dell’Arkansas candidato presidenziale nel 2016
Bobby Jindal Ex governatore della Louisiana che ha servito come segretario del Dipartimento per la Salute e gli Ospedali della Louisiana
Rick Scott Governatore della Florida ed ex amministratore delegato di una grande catena ospedaliera
Segretario all’Energia
Nonostante il nome, la competenza primaria del Dipartimento per l’Energia è quello di proteggere e gestire l’arsenale di armi nucleari della nazione.
James L. Connaughton Amministratore delegato di Nautilus Data Technologies ed ex consigliere ambientale per il presidente George W. Bush
Robert E. Grady Partner di Gryphon Investors
Harold G. Hamm Amministratore delegato di Continental Resources, una compagnia petrolifera e del gas

Segretario all’Istruzione

Il signor Trump ha detto che vuole ridurre drasticamente il Dipartimento dell’Istruzione e spostare le responsabilità per la ricerca di curriculum, lo sviluppo e gli aiuti all’istruzione, ai governi statali e locali.
Il dottor Ben Carson Ex neurochirurgo e candidato presidenziale nel 2016
Williamson M. Evers Esperto di istruzione presso la Hoover Institution, un think tank
Segretario agli Affari dei Veterani

Il segretario dovrà affrontare il compito di migliorare l’immagine di un dipartimento che il signor Trump ha ampiamente criticato. Il signor Trump ha più volte sostenuto che l’amministrazione Obama abbia trascurato i veterani del Paese, e ha detto che il miglioramento della loro cura sarebbe stata una delle sue priorità.

Jeff Miller Presidente in pensione della Commissione degli Affari dei Veterani della Camera

Segretario alla Sicurezza Interna

L’agenzia miscuglio, formata dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, ha un ruolo chiave nella gestione Trump: il controllo delle frontiere degli Stati Uniti. Se il signor Trump manterrà veramente le sue promesse di deportazioni diffuse e di costruzione di muri, questo segretario dovrà realizzarle.
Joe Arpaio Sceriffo uscente di Maricopa County, Arizona.
David A. Clarke Jr. Sceriffo di Milwaukee County
Rudolph W. Giuliani Ex sindaco di New York
Michael McCaul Rappresentante del Texas e presidente del Comitato per la Sicurezza Interna della Camera
Jeff Sessions Senatore dell’Alabama, avversario di primo piano all’immigrazione

Amministratore dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente

L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, che propone e sovrintende le normative ambientali, è minacciata dal presidente eletto, che ha promesso di smantellare l’agenzia “in qualsiasi modo.”
Myron Ebell Un direttore presso il Competitive Enterprise Institute e un scettico prominente del cambiamento climatico
Robert E. Grady Partner di Gryphon Investors che è stato coinvolto nella stesura degli emendamenti al Clean Air Act del 1990
Jeffrey R. Holmstead Avvocato con Bracewell L.L.P. ed ex vice amministratore per l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, durante l’amministrazione di George W. Bush

Rappresentante del Commercio per gli Stati Uniti

Il capo negoziatore per il commercio del presidente avrà il ruolo bizzarro di opporsi a nuove offerte commerciali, cercando di riscrivere quelli vecchie e rafforzare l’applicazione di ciò che il signor Trump considera commercio sleale, in particolare quello con la Cina.
Dan DiMicco Ex amministratore delegato di Nucor Corporation, una società di produzione dell’acciaio e critico delle pratiche commerciali cinesi

Ambasciatore presso l’ONU

Secondo in gerarchia al Segretario di Stato, l’ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite sarà il volto primario dell’America verso il mondo, rappresentante degli interessi del Paese al Consiglio di Sicurezza su una serie di questioni, dalla pace in Medio Oriente alla proliferazione nucleare.
Kelly Ayotte Senatore uscente del New Hampshire e membro del Comitato dei Servizi Armati del Senato
Richard Grenell Ex portavoce dell’ambasciatore per gli Stati Uniti alle Nazioni Unite, durante l’amministrazione di George W. Bush
Direttore della C.I.A. / Direttore della National Intelligence

Il signor Trump prende il sopravvento in un momento di minacce diverse e complesse per la sicurezza americana. Il nuovo direttore della C.I.A. dovrà decidere se annullare un piano di “modernizzazione” della C.I.A., messo in atto quest’anno dal regista John O. Brennan, e come procedere se il presidente eletto ordinasse una ripresa delle tattiche dure di interrogatorio – che i critici hanno descritto come tortura – per sospettati di terrorismo.

Michael T. Flynn Ex direttore della Defense Intelligence Agency
Peter Hoekstra Ex presidente del Comitato Servizi Segreti della Camera
Mike Rogers Ex presidente del Comitato Servizi Segreti della Camera
Frances Townsend Ex consigliere per la sicurezza nazionale sotto George W. Bush

Consigliere per la Sicurezza Nazionale

Il Consigliere per la sicurezza nazionale, pur non essendo membro del gabinetto, è custode critico delle proposte politiche del Dipartimento di Stato, del Pentagono e di altre agenzie, una funzione che assume più importanza data la mancanza di esperienza in una carica elettiva del signor Trump.
Michael T. Flynn Ex direttore della Defense Intelligence Agency

Fonte: New York Times 

Cosa possiamo concludere riguardo alla lista di Trump?

Trump non sembra voler allontanarsi dai neoliberisti e dai sionisti, come ha fatto credere alla gente durante la sua campagna elettorale.
Poi arriva la sorpresa, il terremoto, alcuni addirittura lo chiamano lo Tsunami dell’elezione di Trump, contro tutte le aspettative. Gli intellettuali occidentali – o meglio gli intellettuali aspiranti – non riescono a raccapezzarsi riguardo al fatto che la ‘democrazia’ può aver vinto, contro le loro aspettative più profonde, naturalmente, hanno abboccato alle aspettative instillate da MSM.
Ha fatto loro uno scherzo. Che cattivo. Ha fatto in modo che gli elettori di sinistra e di destra ‘istruiti’, quelli che vivono nei loro santuari e bozzoli morbidi, quelli che fanno le statistiche e sondaggi, in realtà non abbiano avuto alcun indizio di come si sentono i medi Mr. and Mrs. Smith? Come fanno quadrare i conti ogni giorno, ogni mese? – Non c’è più destra o sinistra; lo stesso vale per il fatto che non vi è alcuna differenza reale tra repubblicani e democratici. Essi sono tutti incorporati sotto l’ombrello di una economia fascista globalizzata.
Sono le ‘persone sorprese’ così distaccate o ingenue che non riescono a vedere la maggioranza che sempre più non rimane in silenzio, subendo anno dopo anno, l’influsso della supremazia oligarchica, si arrabbiano con il ‘sistema’ che continua ad abusare di loro da quasi quattro decenni? È la stessa gente ed esperti dei media, che sembrava essere stata sorpresa per il BREXIT. Per coloro che sono ancora sorpresi per il BREXIT, raccomando il film eccezionale di Ken Loach, Io, Daniel Blake, premiato con la ‘Palma d’oro’ di Cannes nel 2016.

(trailer: https://www.theguardian.com/film/video/2016/jun/15/i-daniel-blake-trailer-ken-loach-palme-dor-winner-video
Non è mai troppo tardi per svegliarsi e mettersi in gioco.

In realtà, questo è ciò che conta per le persone e che le spinge a uscire dalla loro zona di comfort e a combattere a fianco dei 99,99%. Potremmo crescere in una massa critica che può effettivamente portare a un cambiamento epocale per la società e per la Madre Terra, con o senza il signor Trump.

Peter Koenig è un economista e analista geopolitico. Egli è anche ex membro del personale della Banca Mondiale e ha lavorato a lungo in tutto il mondo in materia di ambiente e le risorse idriche. È autore di Implosion – An Economic Thriller about War, Environmental Destruction and Corporate Greed – romanzo basato sui fatti e su 30 anni di esperienza presso la Banca Mondiale in tutto il mondo. Egli è anche un co-autore del libro The World Order and Revolution! – Essays from the Resistance.

Fonte: www.globalresearch.ca

Link: http://www.globalresearch.ca/president-elect-donald-trump-and-the-deep-state-vote-rigging-by-both-sides-key-appointments/5557040

15.11.2016

Traduzione per www.comedonchisciotte .org a cura di NICKAL88

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