Categoria

Medio Oriente

Il genocidio di Gaza come politica esplicita: Michael Hudson fa tutti i nomi

Pepe Escobar - Strategic Culture Foundation - 15 aprile 2024 In quello che può essere considerato fino ad oggi il podcast più cruciale del 2024 , il professor Michael Hudson – autore di opere fondamentali come Super-Imperialism e il recente The Collapse of Antiquity, tra gli altri – stabilisce clinicamente il contesto essenziale per comprendere l’impensabile: un genocidio del 21° secolo trasmesso in diretta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in tutto il pianeta. In uno…

La gestione del dilemma

Alastair Crooke english.almayadeen.net In mezzo al turbinio di immagini sganciate dalla realtà che vengono diffuse dagli schermi occidentali, è necessario concentrarsi su ciò che è veramente "reale". In primo luogo, a prescindere dalle trionfanti affermazioni avanzate dagli israeliani e dai loro amici sui successi della loro difesa aerea (ad esempio un tasso di "abbattimento del 99%"), Israele e gli Stati Uniti conoscono la verità: i missili iraniani sono stati in grado di penetrare…

Il Convegno sulla Palestina

CJ Hopkins consentfactory.org Grazie a Dio c'è la Polizia dell'odio tedesca! Heil ... o qualunque sia il saluto appropriato per questi oscuri eroi. Ci hanno appena salvato dall'"odio", di nuovo! Sì, è vero, ancora una volta qui nella Berlino Nuova Normale e in tutto il Mondo Nuovo Normale le persone che amano la democrazia erano proprio sul punto di essere esposte all'"odio", e lo sarebbero state se la Polizia dell'Odio non fosse entrata in azione. Probabilmente non avete idea di cosa…

L’Iran cambia tutto

L’attacco iraniano, o più correttamente il contro-attacco, avvenuto mediante il lancio di droni diversivi (UAV) prima e missili Cruise e balistici a seguire ha per il momento causato danni molto circoscritti e complessivamente lievi, ma tatticamente sensati. Soprattutto, viene a seguito di una ennesima ultima goccia del vaso di Teheran traboccante da decenni di sofferenze ed ingiustizie provocate dal potere sionista-atlantico. Tuttavia, le modalità, le tempistiche, ed alcuni dettagli ambigui…

Perché lo slogan “2 popoli 2 Stati” è una fallacia pericolosa

Di Flavia Lepre, 07/04/2024 contropiano.org É una fallacia, una conclusione falsa a seguito di un implicito ragionamento fallace, ingannevole: “se facciamo un po’ per uno, è più facile ottenerlo, perché è una soluzione più moderata ed equa”. Innanzitutto, è una “soluzione equa”? Bisogna considerare le cause storiche del presente. Né vale l’esortazione ad attenersi solo all’oggi: secondo quale soppesato criterio generale dovremmo, in questo caso, lasciare alle spalle il passato…

Il progetto coloniale di Netanyahu: appropriarsi di tutta la Palestina. Il piano di Israele di espansione a “Stato più grande”

Di Philip Giraldi, unz.com Il fatto che quasi tutti coloro che si considerano palestinesi debbano essere uccisi o rimossi in altro modo è forse riducibile a un aforisma, per esempio “Israele ha il diritto di difendersi”, per assolvere lo Stato israeliano e il suo esercito fuori controllo da qualsiasi colpa nel processo. In effetti, la capacità del primo ministro Benjamin Netanyahu di evitare gravi conseguenze per il suo comportamento è notevole, e genera ulteriori atrocità non immaginabili…

Si può fermare Bibi?

Mike Whitney unz.com I recenti sviluppi suggeriscono che l'offensiva di terra su larga scala di Israele a Rafah potrebbe aver luogo in qualsiasi momento. Quello che ci è stato detto dai funzionari israeliani è che l'operazione richiederà l'evacuazione della città, presumibilmente in modo che l'IDF possa infliggere a Rafah lo stesso livello di distruzione di Khan Yunis e Gaza City. Una volta dispiegate le forze di terra, i palestinesi saranno costretti a fuggire verso il confine egiziano,…

UE e FMI salvano l’Egitto in cambio di servizi a Israele e alla sua guerra genocida

Di Jean Shaoul, wsws.org Lo scorso fine settimana, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si è recata al Cairo, accompagnata dai leader austriaco, belga, cipriota, greco e italiano, per firmare un accordo con il macellaio del Cairo Abdel Fattah al-Sisi. Presentato come un "pacchetto di aiuti" da 8,1 miliardi di dollari, l'accordo mira a sostenere l'economia del Paese più grande del mondo arabo, il cui collasso destabilizzerebbe la regione e farebbe precipitare massicci…

Dove va a parare Israele con Gaza?

Philip Giraldi – The Unz Review - 22 marzo 2024 La scorsa settimana ho avuto un'interessante discussione con un opinionista politico di Washington che ha espresso alcune opinioni, a mio avviso eccentriche, sui possibili sviluppi della campagna presidenziale nei prossimi sei mesi. Ha detto che quello strano ometto di Jared Kushner è di nuovo impegnato in incontri segreti, ma questa volta viene promosso come possibile candidato alla vicepresidenza per correre a fianco del…

Bye bye LaVerità! Un addio disincantato al quotidiano

https://youtu.be/Q1nXtBLxesc Di Francesco Pisanu. Il video si ispira alla lettera che il 4 marzo di quest'anno ho scritto a LaVerità. Una lettera intrisa di scoramento e delusione. Da assiduo lettore di quel quotidiano infatti non mi davo pace nel constatare quanto certe posizioni di geopolitica, ma anche di pura etica, fossero non solo distanti dal mio sentire ma anche semplicemente disinformative. In fondo si trattava dello stesso giornale che aveva condotto in solitaria una coraggiosa…

La dirompente innovazione militare della Resistenza può determinare il destino di Israele

Alastair Crooke – Strategic Culture Foundation - 18 marzo 2024 Ripensando a quanto scrivevo nel 2012, nel bel mezzo della cosiddetta Primavera araba e delle sue conseguenze, è sorprendente quanto la regione sia cambiata. Ora ha mutato rotta di quasi 180°. A quel tempo sostenevo che, "Il 'risveglio' della primavera araba sta prendendo una piega molto diversa dall'entusiasmo e dalle promesse con cui era stato salutato all'inizio. Nato da un iniziale, ampio impulso…

La guerra degli Stati Uniti contro il Tik-Tok è al 100% ebraica

Larry Romanoff – Blue Moon of Shangai – 15 marzo 2024 L'attuale guerra contro Tik-Tok non ha nulla a che fare con gli Stati Uniti o gli americani. Sono gli ebrei che vogliono Tik-Tok morto o sotto il loro controllo. Vi spiegherò, ma prima fatemi fare un passo indietro. Nel 2023 è stata lanciata una prima guerra contro Tik-Tok, e quella guerra era americana. Il motivo era semplice: la Cina si stava mangiando il pranzo dell'America e gli americani erano infuriati. Il sito…

“Fuori contatto con la realtà”

Alastair Crooke – Strategic Culture Foundation - 11 marzo 2024 La disattenzione per la realtà non è un problema elettoralmente "incidentale" e fastidioso che richiede una migliore gestione delle pubbliche relazioni da parte del team della campagna. Alon Pinkas, ex diplomatico israeliano di alto livello, ben collegato a Washington, ci dice che una Casa Bianca frustrata ne ha infine "abbastanza". La rottura con Netanyahu è completa: Il Primo Ministro non si…

Perché i regimi arabi sono così impotenti di fronte alla barbarie sionista?

Kevin Barrett – per Crescent international - 5 marzo 2024 Nel momento in cui scrivo, alla fine di febbraio 2024 CE (metà dello Shaban, anno 1445 dall’Egira), il numero ufficiale dei palestinesi uccisi dall'aggressione sionista nella guerra della Tempesta di al-Aqsa è salito a quasi 30.000. Il numero reale è notevolmente più alto, poiché molte vittime sono ancora sepolte sotto strati di macerie. Quasi 70.000 sono i feriti. La maggior parte delle vittime e dei mutilati sono…

Gli Stati Uniti cercano di limitare la violenza in Medio Oriente; in questo l’Iran è una sorta di “alleato”

Alastair Crooke strategic-culture.su La duplice strategia israeliana per il Libano consiste nell'instillare la paura tra la popolazione tramite incursioni aeree e, al contempo, usare la diplomazia per cercare di allontanare Hizbullah, non solo dal confine, ma anche dalle regioni oltre il fiume Litani (circa 23 km a nord). Solo che Hizballah non si muove. Rimane irremovibile: non accetterà di essere sfollato dalle sue terre d'origine storiche nel sud e si rifiuta di discutere la…

Si è dimesso il Governo Palestinese

di Fabrizio Bertolami per comedonchisciotte.org Il governo palestinese presieduto dal Primo Ministro Mohammad Shtayyeh ha rassegnato le proprie dimissioni oggi, Lunedì 26 Febbraio. A partire dal 7 Ottobre, le pressioni sul Presidente Mahmoud Abbas sono state enormi, sia dall'interno che dall'estero, e le contraddizioni in seno alla politica interna alla fine hanno avuto la meglio. Internamente, l'azione di Hamas ha messo in imbarazzo l'ANP che, ricordiamolo, non governa a Gaza ma non ha più…

Benjamin Netanyahu in bilico

Le provocazioni di Benjamin Netanyahu hanno suscitato reazioni che il massacro di 29.000 civili a Gaza non ha causato. Tutti i protagonisti del Medio Oriente Allargato e dell’Occidente, che di solito sono in contrasto permanente, improvvisamente si sono coalizzati contro Netanyahu. Ciascuno immagina un futuro diverso per Gaza, ma tutti concordano nel ritenere che Israele non possa continuare ad avere un governo ove siedono suprematisti ebrei. Ci si avvia a uno spostamento provvisorio degli…

L’era dello Zugzwang

Big Serge bigserge.substack.com Sono un grande appassionato di scacchi. Sebbene sia solo un giocatore di medio livello, sono affascinato dalle innumerevoli varianti e dagli stratagemmi strategici che i grandi giocatori riescono a creare partendo dalla stessa, familiare apertura. Nonostante sia un gioco antico (le regole attuali erano nate nel XV secolo in Europa), ha resistito all'enorme quantità di potenza di calcolo che gli è stata dedicata negli ultimi anni. Anche con i potenti motori…

Il vortice mondiale

Alastair Crooke strategic-culture.su Gli Stati Uniti si stanno avvicinando alla guerra con le Forze di Mobilitazione Popolare irachene, un'agenzia di sicurezza statale composta da gruppi armati, alcuni dei quali vicini all'Iran, ma soprattutto da nazionalisti iracheni. Mercoledi scorso, a Baghdad, gli Stati Uniti hanno ucciso con un drone tre membri della forza Kataeb Hizbullah, tra cui un comandante anziano. Uno dei tre, al-Saadi, è il funzionario più alto in grado assassinato in Iraq dopo…

L’Asse della Resistenza sta guadagnando consensi nel CCG?

Giorgio Cafiero – The Cradle - 5 febbraio 2024 Per decenni, l'Arabia Saudita e gli altri Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) hanno considerato gli attori non statali dell'Asse della Resistenza dell'Asia occidentale, guidato dall'Iran, come una grave minaccia. In quanto Stati controrivoluzionari, i governanti di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein hanno percepito gruppi come Hamas, Hezbollah in Libano e Ansarallah in Yemen come entità che…