Archivi Giornalieri

25 Febbraio 2014

IL VENEZUELA OLTRE LE PROTESTE (LA RIVOLUZIONE E' QUI PER RIMANERE)

DI EVA GOLINGERcounterpunch.org La rivoluzione è qui per rimanere Per coloro di voi che non hanno familiarità con la questione Venezuelana, non permettete che il titolo dell'articolo vi inganni. La rivoluzione alla quale ci riferiamo, non è quella che la maggior parte degli organi di stampa mostrano stia accadendo a Caracas, con in protestanti che richiedono l'espulsione del Presidente Nicolas Maduro. La rivoluzione che è qui per rimanere è la Rivoluzione…

PREPARATEVI ALLA GRANDE TOSATURA, IL GOVERNO DEI CURATORI FALLIMENTARI E’ QUI PER QUESTO. BOT, PATRIMONIALE, CONTI CORRENTI: COSI’ RENZI CI TASSERA’

DI MAURO BOTTARELLIilsussidiario.net Non fate l’errore, cari lettori, di credere davvero che quella di Graziano Delrio sia stata la classica scivolata su una buccia di banana frutto dell’inesperienza. Non è così. Perché il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è tutto tranne che un politico inesperto: è furbo, preparato e naviga a vari livelli nei marosi della politica attiva da qualche decennio. Se parla, sa cosa dice. E quando ha…

LA NATO SI ANNETTERA' L'UCRAINA ?

DI PEPE ESCOBARrt.com/op-edge Chiunque creda che Washington sia profondamente innamorata della «democrazia» in Ucraina dovrebbe andare su e-Bay, dove stanno ancora mettendo all'asta i video di Saddam Hussein. Li compra chi offre di più. Oppure dovrebbe stare a sentire le ufficiose-registrazioni-ufficiali dell'amministrazione Obama, che giura quasi ogni giorno che non c'è nessuna "guerra per procura", che non si sta replicando nessuna Guerra Fredda in Ucraina. In…

IL MINISTRO DELLE EQUAZIONI (NEL GOVERNO DI PEPPA PIG)

DI CLAUDIO MARTINIil-main-stream.blogspot.it La composizione del nuovo governo non ha suscitato grandi entusiasmi, neanche tra i renzini più affezionati. È di tutta evidenza che si tratta di un'accozzaglia di "mezze figure", alcune delle quali della statura necessaria per far parte di un Governo; ed è altrettanto evidente che lo scarso peso dei "nomi" ministeriali fa da pendant alla centralità assoluta e preponderante del premier, sulle cui esili spalle…