Archivi Giornalieri

8 Giugno 2013

IL COSTO DELLA VITA

DI ANGELO FERRACUTI nazioneindiana.com George Orwell nel suo saggio sui minatori inglesi La strada di Wigan Pier, una cittadina mineraria dell’Inghilterra del sud, a un certo punto scrive sgomento: ≪La media degli infortuni fra i minatori è cosi elevata, a confronto con altre attività, che le morti sono accettate come cosa normale, quasi come si farebbe in una guerra minore≫. Come succede in Italia, dove attualmente ci sono 8oo.ooo invalidi e 130.000 tra vedove e…

UN POPOLO DI SUDDITI CHE SI RIBELLA SOLO AL BAR

DI MASSIMO FINI ilfattoquotidiano.it A Istanbul, città particolarmente priva di spazi verdi, il premier Erdogan vuole togliere di mezzo il Parco Gezi, abbattendo 600 alberi, per sostituirlo con un grande centro commerciale, con tutti gli annessi e i connessi, simbolo, secondo lui, di una Turchia che corre felice verso lo sviluppo e la modernizzazione. La gente della città si è ribellata, ha occupato il parco, lo ha circondato, si è scontrata duramente con una delle polizie più…

L’ECONOMIA IN STILE 'TRUMAN SHOW'

DI RICHARD ESKOW Commondreams Questa settimana una contea dell’Irlanda del Nord ha fatto notizia per avere letteralmente creato una falsa facciata di prosperità per i dignitari arrivati per il vertice del G8. Il quotidiano The Irish Times riferisce che la contea di Fermanagh ha speso all’incirca 300.000£ (352.213€ secondo il tasso di cambio di questi giorni) per camuffare le vetrine in frantumi e gli edifici vuoti che i tagli di austerità, che hanno soffocato l’economia, si sono…

WAR OF CASH – GUERRA AL CONTANTE

FONTE: BYOBLU.COM Beppe Scienza, intervistato da Valerio Valentini In Italia allignano sentimenti antitedeschi, fomentati dai politici e dai giornalisti. È comprensibile che ai politici italiani quelli tedeschi non piacciano, dal momento che nel Parlamento tedesco non c’è un solo inquisito, un solo indagato, un solo condannato: è certamente gente antipatica. E anche ai giornalisti italiani si capisce che non possano piacere quelli tedeschi: se guardiamo Der Spiegel, c’è un mare…