Archivi Giornalieri

31 Marzo 2012

ORA SI CHE SEMBRATE L' ARGENTINA

DI ORACIO VERBITSKY ilfattoquotidiano.it L'Italia come l'Argentina 10 anni fa Le polemiche italiane sull’articolo 18 hanno per gli argentini uno sgradevole sapore di déjà vu e lo stesso dicasi per le reazioni nei confronti del governo tecnico di Mario Monti. Se la nostra esperienza può servire a qualcosa eccone un breve resoconto. Il presidente Carlos Menem (1989-1999) abolì le leggi a tutela dei lavoratori che garantivano diritti ottenuti dopo decenni di lotte sociali, cosa…

PEPE: LA NOSTRA SPEZIA PREFERITA, MACCHIATA DA UN LASCITO LETALE

DI FREDERIK JOHANNISSON E PETER BENGTSEN The Ecologist Dall'India all'Indonesia, un'inchiesta di Frederik Johannisson e Peter Bengtsen di Danwatch rivela che i produttori di pepe sono sempre più vulnerabili ai cattivi raccolti, al crollo dei prezzi e ai cartelli. “Una mattina ci siamo svegliati e abbiamo trovato nostro padre impiccato in camera da letto, proprio qui”, dice la ventenne Neethu indicando un angolo buio della stanza impolverata.

L' OMICIDIO IN GUERRA NON E' UN' ANOMALIA

DI CHRIS HEDGES Truthdig.com La guerra in Afghanistan, dove il nemico è inafferrabile e invisibile, dove l'estraneità linguistica e culturale rende ogni viaggio fuori dall'accampamento una visita ad un territorio ostile e dov'è chiaro che tu stai perdendo nonostante la potente industria della morte a tua disposizione, alimenta la cultura dell'efferatezza. La paura e la tensione, la rabbia e l'odio traformano in nemici tutti gli afghani, inclusi le donne, i bambini e gli…

LO TSUNAMI CHE CI ASPETTA

DI FABRIZIO TRINGALI main-stream.it Ringrazio Gisella che mi ha mandato la notizia che leggete cliccando qui. Quelle poche righe ci dicono moltissime cose. In primo luogo, esse sono l'ennesima prova che la presunta "guerra" dollaro-euro semplicemente non ha senso. Con buona pace di quanti difendono l'Euro perché si illudono che prima o poi possa svolgere un ruolo di contrasto al dollaro, il mondo semplicemente guarda da altre parti, e si libera dell'uno e dell'altro. In secondo…