SE VI E' PIACIUTO L'11 SETTEMBRE, AMERETE IL PROSSIMO
DI MIKE WHITNEY Uruknet In gran parte, la guerra al terrore è uno squallido piano promozionale per mobilitare la nazione in favore di uno stato di guerra permanente mentre si restringono le libertà civili. Non c'è nulla di originale in questa analisi, ma spiega l'importanza dei media come mezzo per la campagna di relazioni pubbliche dell'amministrazione Bush. Spiega anche perché funzionari di alto rango nell'amministrazione abbiano ancora la garanzia di uno stato di eccezione senza limiti…