SIRIA: CONSIDERAZIONI SUL SUPPORTO AEREO RUSSO

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FONTE: MOON OF ALABAMA (BLOG)

Alcuni degli eventi successi oggi:

  • Il governo siriano ha chiesto alla Federazione Russa supporto aereo per sostenere i propri sforzi contro l’insurrezione alimentata dall’estero.
  • Il parlamento russo ha concesso il mandato legale al governo russo per agire.
  • Ufficiali russi in Iraq hanno informato l’ambasciata americana a Baghdad gli imminenti raid e hanno consigliato agli USA di tenere lontano dall’area interessata i propri jet e rimuovere i propri uomini.
  • I jet russi hanno iniziato a colpire le posizioni dove i ribelli si erano fortificati a Homs e nella provincia di Hama nell’ovest della Siria. Entrambe le provincie sono adiacenti a Latakia, dove le forza russe sono state dislocate.

Immediatamente dopo la notizia dei primi raid russi l’organizzazione per la difesa dei diritti civili in Siria finanziata dagli USA, chiamata White Helmets, ha pubblicato materiale propagandistico in cui si afferma che dei bambini siano stati uccisi nei bombardamenti. L’immagine usata per provare le loro affermazioni era già stata usata il 25 settembre, prima ancora che i Russi iniziassero a colpire.

Subito dopo i russi sono stati accusati di aver colpito i “ribelli moderati” che gli USA sostengono essere i buoni.

Al che Mark Adomanis scrive ironicamente:

Gli USA non sono riusciti a trovare ribelli “moderati” in 3 anni. A quanto pare i Russi ce l’hanno fatta in 24 ore.

Infatti, già nel 2012 la US Defense Intelligence Agency aveva scoperto:

I salafisti, i fratelli musulmani e i qaedisti sono i maggiori attori dell’insurrezione in Siria.

“Moderati” un corno.

Il neocon Istitute for the Study of War identifica correttamente i bersagli colpiti dagli aerei russi:

Un raid russo ha colpito la città in mano ai ribelli di Talbisah, a nord di Homs. Talbish è nel territorio di Jahbat al-Nusra, un’affiliata di al-Qaeda in Siria, degli estremisti islamici di Alrar al-Sham e di molti altri gruppi di ribelli locali, tutti attivi nella gestione del potere nell’area. Sia Jahbat al-Nusra che l’Islamic State of Iraq and al-Sham (ISIS) hanno rivendicato di avere un certo numero di veicoli IED (l’acronimo identifica qualsiasi mezzo armato con ordigni rudimentali, NdT) a Homs, situata soltanto 12 chilometri a sud di Talbish.”

I russi stessi hanno annunciato di aver colpito 8 bersagli dell’ISIS rendendo così chiaro che loro non fanno molta differenza fra i vari gruppi delle organizzazioni jihadiste estremiste.

Gli USA e i loro cagnolini europei adesso sono indignati, INDIGNATI che i russi non abbiano colpito l’ISIS ma Al-Qaeda. “I russi sostenevano di combattere l’ISIS. Come possono aver colpito i nostri ribelli moderati e i loro amichevoli partner di al-Qaeda?”

Uno degli otto obiettivi dei russi era a Rastan nella provincia di Homs. Nessuna traccia dell’ISIS lì, a sentire la propaganda “occidentale”. Peccato che solo nove giorni fa a Rastan l’ISIS ha giustiziato sette uomini accusati di essere gay.

Human Rights Watch e il suo bugiardo capo sostenitore dell’ISIS Kenneth Roth non si sono ancora lamentati che i russi NON stiano usando le loro amate “bombe-barile” (durante la guerra civile l’esercito siriano era stato accusato di usare questi ordigni rudimentali ricavati da barili riempiti di ogni tipo di esplosivo, NdT). Ma siamo certi che quanto prima si faranno di nuovo vivi con qualche altra noiosa stronzata di questo tipo

I russi per prima cosa ripuliranno, il più possibile, l’area fra la loro base a Latakia e il confine turco. Si può considerare una misura difensiva dato che alcuni gruppi di ribelli hanno già provato a colpire la loro base con razzi improvvisati. Inoltre presenta il vantaggio che i bersagli sono soltanto a qualche minuto di volo.

Il punto cruciale qui è l’intelligence: i russi hanno droni spia così come aerei da ricognizione con equipaggio e li useranno per trovare bersagli. Il governo siriano farà la sua parte con intelligence direttamente sul campo.

I russi hanno almeno 24 cacciabombardieri nella loro base. Ognuno di questi può eseguire almeno 6 raid al giorno (e a notte), con gli equipaggi raddoppiati perfino di più. Quando i russi si saranno stanziati per bene possiamo aspettarci di regola 100-150 attacchi aerei al giorno sui “ribelli moderati” che potrebbe salire fino a 250. Più o meno lo stesso numero di quelli condotti dall’aviazione siriana allo stato attuale ma i jet russi sono meglio equipaggiati e più precisi. Per questi “ribelli moderati” al soldo della CIA armati di missili anticarro e i loro alleati di al-Qaeda presto la vita diventerà molto dura. Soltanto dopo che verrà allontanato ogni immediato pericolo alla loro base e alle importanti posizioni del governo siriano nell’ovest della Siria, la Russia comincerà a colpire l’ISIS più a est. Questo potrebbe significare muovere i propri aerei in un’altra base militare più vicina ai nuovi obiettivi.

Mi aspetto inoltre che i russi faranno molto di più che bombardare qualche quartier generale dei ribelli o altri bersagli di questo tipo. Uno dei principali obiettivi sarà il supporto diretto a terra all’esercito siriano quando dovrà cominciare a riconquistare i territori in mano ai ribelli. I russi avranno dei ricognitori di supporto all’aviazione direttamente fra le fila della fanteria siriana. Diretto a dovere, il supporto aereo garantito con ogni condizione climatica renderà l’imminente campagna di terra molto più facile.

I governi “occidentali” anti-siriani continueranno a recitare la parte degli indignati contro i russi per il loro aiuto al governo siriano. Ma non mi aspetto che loro prendano nessuna seria contromisura. Cosa potrebbero fare? Dare missili anti-aerei ai loro “ribelli moderati” così che possano tranquillamente essere passati ad al-Qaeda?

Tuttavia, un errore così grave potrebbe essere commesso dalle dittature del Golfo.

Adel al-Jubeir, ministro degli esteri dell’Arabia Saudita, ha detto martedì che non esiste nessuna circostanza per cui il suo paese accetterà gli sforzi dei russi per mantenere Assad al potere.

Al-Jubeir ha lasciato intendere che se non sarà trovata una soluzione politica che porti alla sua deposizione, l’invio di armi e altri mezzi di supporto ai gruppi di ribelli siriani sarà aumentato.

Fonte: www.moonofalabama.org/

Link: http://www.moonofalabama.org/2015/09/syria-thoughts-on-the-russian-air-support.html

30.09.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DOSTOJEVSKIJ

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