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Decessi in Israele da lanci di mortaio dalla Striscia di Gaza, dal 2001 ad oggi (dati aggiornati al 15 luglio 2014)

Questa pagina fornisce un elenco aggiornato dei decessi totali derivanti dai razzi di Gaza e dai colpi di mortaio verso Israele e verrà aggiornata al bisogno

Nel corso degli ultimi dieci anni ci sono stati 28 caduti Israeliani contro gli oltre 200 morti Palestinesi delle ultime 2-3 settimane..

(M. Ch. GR Editor)

Fai riferimento alla parte inferiore della pagina per le note e le fonti.

In tutta la copertura di notizie di attacchi israeliani a Gaza e razzi su Israele, certi numeri e infografiche vengono sbandierati frequentemente:

– decessi totali lungo la durata dell’operazione militare israeliana

– numero di razzi di Gaza e di colpi di mortaio sparati in Israele

tipo di razzi e colpi di mortaio sparati da Gaza contro Israele, il tutto spesso accoppiato a dimensioni, carico utile gittata

– grafica della potenziale gittata dei proiettili sovrapposta a una mappa di Israele

– numero di proiettili presumibilmenye intercettati da Iron Dome

spiegazioni sul funzionamento di Iron Dome

Tuttavia, si nota poca attenzione riguardo la descrizione di altri dati ugualmente rilevanti:

– quantità di ordigni sparati da Israele contro Gaza

– tipi di armi utilizzate da Israele, con relativa potenza di fuoco e gittata

– grafica della gittata potenziale degli armamenti israeliani sovrapposti a una cartina della Striscia di Gaza

E ancor più sorprendentemente:

– numero totale di persone uccise da razzi e mortai di Gaza contro Israele

L’ultimo conteggio è particolarmente importante a causa della retorica che si basa sul livello di minaccia di razzi e mortai di Gaza.

Inoltre, la discussione sull’efficacia di Iron Dome [Cupola di Ferro, il sistema israeliano di intercettazione ed esplosione in volo degli ordigni NdT] è stata relegata quasi esclusivamente al numero di proiettili intercettati, ma non al numero di vite salvate, che è presumibilmente l’obiettivo finale. Quando viene effettuata una correlazione tra l’efficacia di Iron Dome e il numero di vite salvate, ci si esprime spesso in termini vaghi o non plausibili, come “innumerevoli vite salvate”, “centinaia di vite salvate” e perfino “migliaia di vite salvate”. Tuttavia, Iron Dome è stato dispiegato a partire dal 27 marzo 2011. Nei dieci anni ad esso precedenti, ci sono stati solo 17 decessi [pur riconoscendo la sproporzione dei morti tra le due parti, anche un morto è comunque un morto di troppo, non si condivide quindi l’uso del termine “solo” NdT].

Al di fuori di questo sito, non si raggiunge facilmente l’elenco dei decessi derivanti da razzi e mortai di Gaza lanciati contro Israele. Un elenco precedente preparato da me prima della conclusione delle operazioni del novembre 2012 offensivo è al momento non aggiornato.

Perciò mi sforzo di mantenere una lista aggiornata su questa pagina, a beneficio di giornalisti e analisti.

Numeri viziati su Internett

Come ho sottolineato nel mio precedente, brutale conteggio dei caduti, le cifre distribuite dalle agenzie israeliane sono imprecise e spesso contraddittorie. Ciò è proposto da fonti come Wikipedia, che al momento della stesura di questo articolo ripete numeri screditati e privi di giustificazioni forniti dalle agenzie israeliane.

Come ho anche riferito, le lesioni derivanti da razzi e colpi di mortai sono esagerate. La conta delle vittime israeliane incorpora sempre un certo numero di persone che sono state trattate per “shock e ansia”, così come per “lesioni lievi”
risultanti dal correre per mettersi in salvo, come ad esempio “cadere giù per le scale”.

Questa pratica non è impiegata a Gaza, né per qualsiasi altro conflitto.

I giornalisti sono invitati a prendere in considerazione questi fattori quando riportano i numeri.

Cambiamenti dalla tabella precedente

Oltre ad aggiungere i tre incidenti mortali che si sono verificati dopo la pubblicazione della mia precedente lista, ho riformattato la tabella per indicare il numero di decessi derivanti da ogni colpo.

Al fine di evitare confusione, ho anche separato le due vittime che hanno manipolato ordigni inesplosi.

Note

Le fonti comprendono, ma non sono limitate a, il Ministero israeliano degli Affari Esteri, l‘Ufficio del primo ministro israeliano, il Progetto Israele, the Jerusalem Post, B’Tselem, e numerosi articoli di stampa. Ho messo in atto la metodologia di far riferimento a fonti israeliane e filo-israeliane ufficiali (che meno probabilmente sottostimavano), e ho quindi controllato il tutto incrociando l’una con l’altra fonte. Qualche età ed ortografia dei nomi variano tra i report. Le date si riferiscono a quando la vittima è stata colpita, non necessariamente a quando la vittima è morta per le lesioni.

* Sei delle vittime erano non-ebrei: Salam Ziadin, Khalid Ziadin, Hani al Mahdi, e Eliyan Salem el Nabari erano beduini; Lutfi Nasraladin era drusi; Manee Singueanphon era cittadino tailandese.

† Tre delle vittime erano militari, mentre un quarto era un civile ucciso in un’installazione militare. Il Sergente Maggiore Lutfi Nasraladin è stato ucciso in un attacco di mortaio su una base dell’IDF [Israel Defence Force alias l’Esercito Israeliano NdT] vicino a Nahal Oz. Il Caporale Yosef Partok, il tenente Boris Yarmolnik e Eliyan el-Nabari sono ogni uccisi in incidenti separati in postazioni militari nel Consiglio regionale di Eshkol. El-Nabari era sotto contratto con il Ministero della Difesa israeliano per costruire tende per i soldati che erano in attesa di dispiegamento terrestre.

‡ Salam e Khalid Ziadin sono stati uccisi durante la manipolazione di un razzo Qassam inesploso al fine di recuperarlo. Il Ministero degli Affari Esteri israeliano non include i Ziadins nella sua lista di “Vittime della violenza e del terrorismo palestinesi”.


Questo elenco non comprende:

1. I Palestinesi uccisi da razzi o mancata accensione di mortaio nella Striscia di Gaza.

2. Le persone uccise da razzi e mortai di Gaza ma con obiettivi all’interno della Striscia. Prima del “disimpegno” da Gaza [si allude al ritiro israeliano del 2005 NdT], gli insediamenti illegali israeliani all’interno della Striscia furono presi di mira da razzi e mortai. Questi non erano diretti all’interno di Israele. Inoltre non fanno parte della retorica che afferma come razzi e mortai costituiscano una “minaccia esistenziale” per Israele.
Negli insediamenti di Gaza e nella Zona Industriale di Erez, razzi e mortai inflessero perdite pari a otto vittime civili: tre ebrei israelian, tre operai stranieri provenienti da Thailandia e Cina e due operai palestinesi di Khan Younis.
Inoltre, ci sono stati due morti israeliani negli insediamenti di Gaza, tra cui un soldato ucciso mentre si recava a fare la guardia a Kfar Darom e un soldato ucciso in un avamposto israeliano nell’insediamento Morag.
Tutte le altre vittime di razzi e di mortaio all’interno di Gaza furono diretti contro soldati israeliani impegnati in operazioni militari al di fuori degli insediamenti.

3. Un morto in Israele causato da un missile anticarro. La retorica razzi-e-mortai si riferisce alla ordigni ad alta traiettoria schierati con le seguenti caratteristiche:

– fuoco indiretto, che accoppiato con un alto tasso di imprecisione risulta in un prendere di mira obiettivi con logica non discriminatoria

– una vasta porzione di territorio che comprende porzioni significative del sud di Israele

– alta frequenza di dispiegamento

I missili anti-carro sono ordigni a fuoco diretto con una gittata più limitata e sono stati utilizzati raramente contro obiettivi civili da parte dei gruppi armati di Gaza. C’è stato un civile ucciso da un missile anticarro sparato dalla Striscia di Gaza verso Israele (Daniele Viflic, 16 anni, ucciso il 7 aprile 2011, nei pressi di Kibbutz Sa’ad, da un missile anticarro che ha colpito il bus che lo trasportava). B’Tselem non include questa istanza nel suo conteggio di vittime da razzi e mortai.

Phan Nguyen

Fonte: www.globalresearch.ca

Link: http://www.globalresearch.ca/how-many-people-have-died-from-gaza-rockets-into-israel/5391457

14.07.2014

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura della redazione

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