IL PEGGIOR DISASTRO AMBIENTALE AUTOINFLITTO DELLA CINA: LA CAMPAGNA PER L’ELIMINAZIONE DEL PASSERO COMUNE

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DI GEORGE DVORSKY

io9.gizmodo.com

Già nel 1950 la Cina stava compiendo il suo grande salto in avanti, uno sforzo per trasformarsi da nazione prevalentemente agricola a una fiorente potenza industriale marxista. Quell’ondata (spesso brutale) di riforme, toccò praticamente ogni aspetto della vita cinese – e considerando un particolare episodio della sua storia, il regno animale non fu risparmiato. Nel 1958, in Cina fu ordinato lo sterminio di molti parassiti, tra cui i passeri – una campagna sfortunata che sfociò in una catastrofe.

LA CAMPAGNA ‘QUATTRO PARASSITI’

Il leader Mao Zedong diede inizio alla Campagna Quattro Parassiti dopo aver raggiunto la conclusione che bisognava necessariamente eliminare diverse piaghe: zanzare, mosche, topi e passeri. Mentre oggi molte persone considererebbero una tale radicale manomissione dell’ecosistema un’azione del tutto irresponsabile, a quel tempo fu considerata un’ottima idea.

E secondo l’attivista ambientale Dai Qing, “Mao non sapeva niente di animali. Non voleva neanche discutere il suo piano con degli esperti. Decise e basta: bisognava sterminare quei quattro parassiti”.

Inoltre, l’idea era in perfetta sintonia con la linea dura totalitaria dell’ ideologia comunista di Mao. Marx stesso era tutt’altro che un ambientalista, proclamando che la natura doveva essere pienamente sfruttata dagli esseri umani a scopo di produzione (una tradizione che oggi spiega i bassi livelli di tutela dell’ambiente in Cina).

Ora, mentre i cittadini cinesi furono chiamati a combattere tutti e quattro quei parassiti, il governo si mostrò particolarmente infastidito dal passero, o più specificamente, la Passera mattugia euroasiatica. I cinesi del tempo erano sottoposti ad una forte pressione per adattarsi alla collettivizzazione e re-inventare l’agricoltura, e si sentirono particolarmente infastiditi da questo volatile che aveva una predilezione per i semi del grano. Gli scienziati cinesi calcolarono che ogni passero consumava ogni anno circa 4,5 kg. di grano – e che ogni milione di passeri uccisi avrebbe significato cibo per 60.000 persone. Sulla base di queste informazioni, per risolvere il problema, Mao lanciò la Grande Campagna contro il Passero.

“GUERRA TOTALE”

Per portare a termine l’operazione, i cittadini cinesi furono mobilitati in massa per sterminare i passeri, costringendoli a volare fino a che non cadessero giù dalla stanchezza. I cinesi scesero nelle piazze sbattendo pentole, padelle e tamburi per terrorizzarli e impedirne l’atterraggio. Furono distrutti i nidi, le uova, i piccoli già nati e i passeri in volo. Gli esperti stimano che nel corso di questa Campagna furono eliminati centinaia di milioni di passeri.

Un articolo da un quotidiano di Shanghai riporta così l’avvenimento:

All’alba del 13 Dicembre iniziò la battaglia cittadina contro il passero. Per le vie piccole e grandi sventolavano bandiere rosse. Sugli edifici, nei cortili, negli spazi aperti, per le strade e nei campi coltivati c’erano degli spaventapasseri; picchetti di studenti delle scuole elementari e medie, impiegati pubblici, operai delle fabbriche e soldati dell’Esercito per la Liberazione del Popolo elevavano urli di guerra. Nel Distretto di Xincheng furono prodotti da un giorno all’altro più di 80,000 spaventapasseri e 100,000 bandiere. Anche gli abitanti della Xietu road del Distretto Xuhui e della Yangpu road del Distretto Yulin produssero un gran numero di spaventapasseri. Nelle città e nelle periferie, quasi metà dell’intera forza lavoro fu mobilitata nella guerra ai passeri.

Ai giovani fu dato il compito di intrappolarli, avvelenarli e attaccarli, mentre bambini e anziani furono organizzati per guardia e picchetti.

Le fabbriche della città s’impegnarono a contribuire a tale sforzo comune pur mantenendo invariati i livelli di produzione.

Nei parchi, nei cimiteri e nelle serre furono istituite in totale 150 zone di tiro libero per poter sparare ai passeri. La squadra di tiro della Scuola Media Femminile Nanyang fu addestrata per abbattere i passeri.

Fu una guerra totale a cui parteciparono tutti i cittadini. Alle 8 della sera, si stima che furono abbattuti circa 194,432 passeri.

Risultato di questa campagna: la quasi totale estinzione del passero in Cina. Ed è qui che iniziarono i problemi.

CARESTIA

Per l’Aprile del 1960, i leader cinesi si resero conto che i passeri, oltre a mangiare grano, mangiavano anche insetti, tanti, tanti insetti.

E senza i passeri a contenere la popolazione degli insetti, i raccolti furono decimati in modo molto peggiore di quanto lo sarebbero stati con la presenza degli uccelli. Di conseguenza, le rese agricole quell’anno furono a livelli disastrosi, in particolare quelle del riso.   Su consiglio dell’Accademia Cinese delle Scienze, Mao diede ordine di interrompere immediatamente la Campagna contro il Passero e di dare subito inizio a quella contro gli altri parassiti sulla lista nera.

Ma ormai il danno era fatto e la situazione continuò a peggiorare. La popolazione delle locuste invase il paese ormai senza passeri. La situazione divenne così grave che il Governo Cinese iniziò ad importare passeri dall’Unione Sovietica.

L’invasione degli insetti, gli effetti della selvaggia deforestazione selvaggia e l’uso incontrollato di pesticidi, provocarono la Grande Carestia Cinese (1958-1961), durante la quale circa 30 milioni di persone morirono di fame.

La vicenda fu una dura lezione su ciò che potrebbe accadere quando si apportano cambiamenti radicali all’ecosistema. Tuttavia, nel 2004, la Cina si è impegnata in una campagna molto simile a quella del passero, sterminando 10,000 zibetti, nel tentativo di sradicare la SARS.

E secondo Tim Luard della BBC, hanno anche dato il via ad una “campagna patriottica di sterminio” contro tassi, procioni, topi e scarafaggi. Sembra la dura lezione non gli abbia ancora insegnato niente.

 

George Dvorsky

Fonte: http://io9.gizmodo.com

Link: http://io9.gizmodo.com/you-do-know-about-the-great-famine-in-china-caused-by-m-281018455

18.7.2012

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63

 

Fonti: BBC, NYT, Independent (1) (2), video “Great Sparrow Campaign“, China: A New History, ThinkQuest.

 

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